Il ritorno dei Papa-boys maceratesi
“Stanchi ma cresciuti nella fede”

Caldo e maltempo, contestazioni e Indignados non sono riusciti ad intaccare il significato dell'esperienza religiosa

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Di Beatrice Cammertoni

“Quello che più mi ha colpito di queste giornata è stata la naturalezza con la quale tutti i possibili disagi e i sacrifici che abbiamo incontrato nell’arco della settimana a Madrid sono stati superati. Abbiamo dormito all’aperto perché il posto in palestra non bastava, abbiamo sofferto il grande caldo a Cuatros Vientos, le piogge e i temporali improvvisi, incontrato le contestazioni degli Indignados, ci siamo imbattuti in molti che subivano l’arrivo in massa di tutti questi ragazzi senza averne compreso veramente il senso. gmg-madrid-2-224x300Ma se penso a queste giornate e all’esperienza di fede che ho vissuto insieme a tutti i miei coetanei, niente può intaccarne l’essenza. Tutto oggi, mi sembra un percorso di preparazione e di avvicinamento all’incontro con il Papa ed alle giornate della catechesi”. Così Ludovica Cammertoni, una della pellegrine maceratesi che hanno partecipato alla Giornata Mondiale della Gioventù a Madrid, descrive quello che ha vissuto nella capitale spagnola. Emerge con chiarezza da questa testimonianza, così come da tutte quelle che vi riportiamo, il clima teso che ha accolto “La Gioventù del Papa” la scorsa settimana. E’ altrettanto evidente, però, come da questo viaggio tutti i partecipanti abbiano riportato a casa tanti insegnamenti, come si sentano cresciuti e come tutto quello che ha ostacolato il cammino sia già caduto nel dimenticatoio. 

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Ce ne hanno parlato i giornali nel corso di tutta la settimana scorsa. L’accoglienza di Madrid non è stata delle migliori: gli “Indignados” spagnoli hanno protestato contro l’intera organizzazione della GMG e di riflesso contro i partecipanti, contestandone l’invasione e i costi che comportava. La Spagna è un paese al momento in forte crisi politica ed economica e sicuramente meno cattolico rispetto all’Italia. Anche dei manifestanti omosessuali hanno atteso l’arrivo del Papa per poter dimostrare la loro opposizione alla linea di intransigenza della Chiesa Cattolica nei loro confronti. In alcuni casi si è arrivati allo scontro diretto tra pellegrini e protestanti: la linea del gruppo maceratese è stata invece quella del silenzio, anche quando si sono trovati di fronte alle accuse di alcuni di loro all’interno di un vagone della metropolitana della città. Il diacono Luca Beccacece, nel coordinamento della Diocesi racconta: “Ai loro insulti abbiamo scelto di non rispondere: ci accusavano di essere stati ospitati a spese dello stato spagnolo, cosa non vera e frutto di incomprensioni, visto che ogni partecipante ha pagato la sua quota di iscrizione e per l’alloggio”. Ma non sono questi gli episodi che rimarranno più vivi nella mente dei ragazzi:
gmg-madrid-3-300x225“E’ stata un’esperienza bellissima. La prima settimana siamo stati ospitati a Toledo, da famiglie delle parrocchie della diocesi locale. L’ospitalità è stata meravigliosa, ci hanno fatto conoscere le loro tradizioni, sia religiose che più in generale culturali, permettendoci di partecipare a cerimonie e processioni. La sistemazione è stata fantastica: non è paragonabile alla settimana a Madrid, ma anche perché la formula era diversa, sono convinto che anche le famiglie della capitale ci avrebbero accolto allo stesso modo. La GMG invece è stata dal punto di vista fisico molto faticosa, ma nel corso del viaggio di ritorno in traghetto ho potuto riscontrare dal racconto di tutti i ragazzi come questa esperienza li abbia colpiti nel profondo: un incontro con il Signore e con la “chiesa giovane” proveniente da ogni parte del mondo. Ho sentito testimonianze davvero toccanti.” Il gruppo di Luca Beccacece, partito prima per il gemellaggio, aveva tra i suoi membri anche il Vescovo che ha preso parte a tutte le iniziative con i ragazzi, dalla preghiera alle attività più ludiche, come per esempio una partita di calcetto. A Madrid, Giuliodori ha lasciato i maceratesi per seguire la catechesi di delegazioni di altre provenienze come previsto dal programma.
gmg-madrid-5-300x225I membri della sua Diocesi sono invece stati affidati alle parole, veramente molto apprezzate, del Vescovo di Livorno Don Simone Giusti e di quello di Ancona Edoardo Menichelli. “Sono stato profondamente colpito dalla catechesi di questi personaggi che hanno vissuto una piena esperienza di fede. Un discorso che rimane dentro e di cui si è continuato a parlare per tutte le giornate successive” dice Marco Petracci, di Collevario, arrivato a Madrid con il gruppo che ha raggiunto gli altri partecipanti con l’aereo a inizio settimana. “Era dall’appuntamento di Roma del 2000 che non partecipavo più ad una GMG: sono partito felice, con tanta adrenalina addosso. Questo genere di esperienza va vissuta con lo spirito giusto così da poter superare tutti i disagi.” Un’organizzazione forse poco efficiente quella della città spagnola. “In mezzo a tutta quella gente i volontari facevano fatica anche a soccorrere chi si sentiva male perché non c’erano percorsi per raggiungere i vari punti di Cuatros Vientos, i bagni erano distanti e difficilmente raggiungibili per non parlare di quando è scoppiato il brutto temporale nel corso della Veglia e sembrava l’apocalisse.
GMG-8-300x225Anche per quanto riguarda gli alloggi, abbiamo scoperto che era stato predisposto un metro quadrato a persona per i sacchi a pelo, decisamente troppo poco spazio. Tutto questo però ha perso importanza quando abbiamo sentito l’omelia del Papa, che ci invitava con forza a non aver paura di testimoniare la nostra fede. A fine viaggio sono convinto del fatto che dovevo fare questa esperienza. Ringrazio il nostro Vescovo, che ha fatto di tutto per rendere migliore il nostro soggiorno: si è speso molto per tutti noi della diocesi di Macerata”
. Anche per Lorena Pinciaroli non si è trattato della prima volta ad una GMG ma: “Ho provato delle emozioni fortissime, sono cresciuta rispetto agli altri appuntamenti e questa volta l’impatto è stato veramente molto grande. All’arrivo, vedendo tanta gente disabile che nonostante la malattia era lì in prima linea ho sentito che avveniva un vero incontro con il Signore. Anche noi abbiamo dormito all’aperto, la nostra struttura disponeva di pochi bagni e poche docce ma non è stato nulla rispetto a quello che abbiamo provato nei giorni conclusivi. Ho pianto durante tutta la messa del Papa, l’ho sentita veramente nel cuore. Ora che torno in parrocchia cercherò di portare tutta questa esperienza a tutti i frequentatori.”

GMG-9-300x225Laura Grisogani ha invece accompagnato i giovani dell’oratorio di Sambucheto (Montecassiano). “Un’esperienza fisicamente molto impegnativa, ma estremamente profonda dal punto di vista della fede. Dopo Toledo, ci siamo spostati a Madrid per la settimana effettiva della GMG: oltre alle catechesi di martedì, giovedì e venerdì c’erano molte attività per i pellegrini, come musical, mostre, adorazioni e confessioni, ma noi non siamo riusciti ad andare perchè ci piaceva stare tutti insieme e muoversi in tanti non è semplice e richiede tempo quindi abbiamo preferito fare poche cose ma fatte bene e in gruppo.” Laura aggiunge sull’atmosfera tesa delle urla e dei fischi frequenti: “Noi abbiamo fatto la scelta di fare comunque quello che avevamo pensato di fare: indipendentemente dalle manifestazioni abbiamo pensato che il tema della GMG era “saldi nella fede” e che sarebbe stato triste se eravamo i primi a mollare”.
Viaggio diverso quello di alcuni ragazzi delle parrocchie di Montecassiano e Recanati: racconta uno di loro, Marco Antinori: “Durante il nostro tragitto verso Madrid abbiamo toccato varie città come Burgos, Segovia, Avila e soprattutto Lourdes, dove abbiamo affidato il nostro pellegrinaggio a Maria, Madre di Dio.

GMG-6-224x300L’arrivo a Madrid ci ha lasciato intendere fin da subito come la nostra esperienza sarebbe stata tutta in salita: docce fredde e spazi per pernottare al coperto già stracolmi. Ci siamo adattati in silenzio con un forte spirito di collaborazione. Il mercoledì è stato il giorno della “protesta”, ci siamo trovati a contatto con una manifestazione anticlericale e antiPapa, dove ragazzi nostri coetanei ci insultavano e insultavano la Chiesa. L’emozione più grande è stato vedere la calma e la pacatezza dei giovani della GMG che non hanno risposto con provocazioni, ma con un coro che ha scosso nei giorni a seguire ogni via della capitale spagnola “ESTA ES LA JOVENTUD DEL PAPA”.
Tra le esperienze più toccanti, e vi assicuro che sono stati molte, ricordo quando durante la veglia è arrivata la pioggia, un temporale forte che ha provato anche la tempra del Papa (visibilmente stanco…ma con gli occhi ricchi di gratitudine): il nostro pontefice non si è arreso, e nonostante il suo entourage volesse portarlo al coperto, lui è rimasto lì abbracciando spiritualmente ognuno di noi ragazzi e non ha fatto un passo indietro di fronte all’ennesima intemperia. Dopo quest’esperienza resta una grande forza in me: capisco che non sono l’unico ragazzo cristiano che vive difficoltà e gioia nelle propria esperienza di testimone di Cristo, ma che in tutto il mondo ci sono ragazzi che mi appoggiano, che faticano come me. Cito la frase del Papa che mi ha colpito più delle altre, e che lascio a tutti voi “Cari amici, che nessuna avversità vi paralizzi! Non abbiate paura del mondo, né del futuro, né della vostra debolezza. Il Signore vi ha concesso di vivere in questo momento della storia, perché grazie alla vostra fede continui a risuonare il suo Nome in tutta la terra.”

GMG-2-300x225Dello stesso avviso anche Francesca Cipolloni: “E’ stata un’esperienza unica, faticosa ma al tempo stesso emozionante: percorrere tanti chilometri sotto il sole, sopportare la fatica e i disagi, “combattere” pioggia e vento arrivati all’improvviso non è stato affatto semplice e, nonostante sia la mia quarta Gmg, stavolta la prova si è rivelata piuttosto impegnativa... Nonostante tutto, però, siamo tornati carichi di un entusiasmo inconfondibile e di una speranza che non delude. Sì, ancora una volta la “gioventù del Papa” ha dimostrato che credere rappresenta una vera “rivoluzione” al mondo d’oggi, ma che non dobbiamo mai vergognarci del Signore.”

 (Foto di Francesca Cipolloni – Emmaus)

 

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