di Beatrice Cammertoni
L’intervento più sostanzioso di Poste Italiane nell’intera regione. 500.000 euro e sei mesi di lavoro secondo l’appalto destinati ad ampliare lo spazio al pubblico nel rispetto delle norme imposte dalla Sovrintendenza. Possibili i disagi per i clienti che dovranno servirsi nella sede mobile ai Giardini Diaz (leggi articolo), ma nel complesso l’impegno della Direzione Provinciale di Poste Italiane è volto a ridurne il più possibile la portata. Mentre lo staff della filiale del centro storico è pronto a trasferire la sua attività nella nuova sede provvisoria e ad un giorno dall’avvio dei lavori che avranno inizio domani, il Direttore Provinciale di Poste Italiane Antonio Grisostomi Travaglini, il Responsabile dei lavori di Ingegneria Area Centro Nord Massimo Mammoli e la direttrice della filiale del centro storico Pisana Vecchiotti hanno così presentato il progetto di ristrutturazione dei locali ora adibiti alla missione postale nel corso di una conferenza stampa svoltasi negli uffici direzionali di Poste Italiane. Dopo i lavori compiuti già negli scorsi anni nella sede che si affaccia in Piazza Oberdan, da domani prenderanno il via gli interventi tanto discussi che trasformeranno la sede attuale nel modello di ufficio aperto a cui già sono approdate molte filiali. Via ingresso e sportelli blindati, tre nuove sale d’accoglienza e più in generale più spazio per la clientela e per la fruibilità al pubblico. La sicurezza sarà comunque garantita da allarmi e da casseforti blindate con aperture ritardate, sia a livello centrale sia nei singoli sportelli. I 500 metri quadrati, attualmente occupati da uffici per gli impiegati e da una più ristretta parte destinata ai servizi al cliente, saranno restaurati e resi un salone aperto al pubblico con un guadagno del 50% dello spazio. Interventi approvati ma anche concertati con Sovrintendenza, come nel caso della colorazione, che sarà discussa dai tecnici di Poste Italiane e dalla stessa istituzione demandata alla tutela dei beni culturali. “Un’azione qualificante che la clientela ha capito e anche appoggiato. La struttura era pensata per i servizi che venivano svolti vent’anni fa, sulla base di una nuova razionalizzazione si potrà ripensare lo spazio sulla base dei nuovi compiti e delle nuove funzioni”, ha detto la direttrice Pisana Vecchiotti che ha messo in evidenza oltre alla necessità dei lavori anche la predisposizione dei clienti verso un miglioramento della struttura: “Il ricorso ad una nuova sede e la possibilità che si verificassero dei disagi è stata compresa dal pubblico, che chiedeva migliorie. Già questa mattina prima dell’apertura ufficiale sono iniziate le prime operazioni ai Giardini Diaz e non si sono verificati problemi”.
Entrando nei dettagli del progetto, l’ing. Mammoli parla anche dello sportello Postamat che diventerà fruibile 24 ore su 24. “Non riuscendo a portare all’esterno lo sportello per le caratteristiche architettoniche dell’edificio, verrà posto all’ingresso proteggendo l’interno e i clienti potranno accedervi in qualsiasi momento. Si tratta di un importante servizio in più che prima non era possibile, visto che al momento bisogna entrare nell’edificio per prelevale.”
“A questo punto il nostro impegno è volto a rendere l’ufficio mobile più visibile con insegne e cartellonistica e prevenire gli eventuali disagi che i clienti potrebbero incontrare. Chiedo uno sforzo alla clientela ma anche e soprattutto allo staff in prospettiva di quello che sarà un servizio decisamente migliore”, ha detto il Direttore Provinciale Grisostomi, continuando: “Il nostro è un ufficio che attira molta gente in centro e vogliamo investire su di esso. Sappiamo quanto sia difficile di questi tempi ottenere un finanziamento per il centro storico e noi abbiamo voluto crederci. Si tratta di una sede che facendo una media delle visite giornaliere nei vari periodi dell’anno e del mese riceve e si fa punto di riferimento per le transazioni più importanti per circa duecento persone al giorno, il più frequentato della provincia.”
Si torna a parlare anche della scelta dei Giardini Diaz: “La priorità in questi casi è di non allontanarsi troppo dalla sede originaria per non creare troppi disagi. Abbiamo consultato l’amministrazione comunale ma il centro storico ed i suoi locali presentavano vincoli evidenti per dimensioni e per le destinazioni che vengono loro assegnate con la stagione estiva ed in particolare con quella lirica. A noi sarebbe andata bene anche Piazza San Giovanni, ma siamo arrivati a quest’altra soluzione. Credo che per i clienti sarà ugualmente comodo. Io questa mattina ho parcheggiato al ParkSì e con una rampa di scale e venti metri a piedi sono arrivato.” Per facilitare la fruibilità dell’Ufficio il Direttore Grisostomi ha fatto richiesta al Comune di Macerata per l’apertura del traffico ai Giardini per lo meno in alcune fasce orarie della giornata. “Abbiamo già notato come quando il centro storico era aperto i clienti fossero più numerosi, era molto comodo anche per chi viene da fuori le mura raggiungerci ed usufruire dei servizi. Attendiamo una risposta. Alla città verrà restituito un monumento di grande prestigio, molte delle discussioni che sono state fatte sono legate ad altre logiche di natura politica.”
Da domani l’ufficio mobile sarà aperto al pubblico negli stessi orari svolti nella sede originaria, così come sarà chiuso nel pomeriggio per tutto il mese di agosto come di consueto avviene per con l’orario estivo.
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Se non aprono i Giardini Diaz alle auto sarebbe una coglion@ta galattica.
Per evitare che i Giardini Diaz diventino un parcheggio gratuito (per chi va poi a farsi i cavoli propri) basterebbe che ci fosse qualcuno (esempio un vigile) che controlli che chi parcheggia nei pressi dell’ufficio postale provvisorio poi vada nell’ufficio e non in giro a farsi gli affari propri…
Non dovrebbe essere una cosa molto difficile, credo, controllare che chi parcheggi vada poi all’ufficio postale
Caro Antonio Grisostomi,
mi auguro di cuore che il restyling comprenda l’abbattimento delle barriere architettoniche: intendiamoci, già c’era l’ascensore sulla porta nel retro, ma raggiungerlo e prenderlo non sempre era impresa semplice: vuoi per i cartoni davanti alla porta, vuoi per il portone chiuso o socchiuso, vuoi per i furgoni parcheggiati proprio in prossimità dello scivolo d’accesso.
Siccome ti so da sempre persona di animo nobile e gentile, sono certo che non mancherai a questo importante appuntamento, segno di civiltà, come purtroppo in tante altre circostanze recenti restyling cittadini non hanno saputo fare.
Madonna stamattina c’era una fila che ho desistito… però tutto il mese d’Agosto è stato sempre chiuso negli anni scorsi? a me non risulta…cmq una bella scomodità che il pom le poste siano sempre chiuse, per fortuna c’è la libera concorrenza e i corrieri ancora funzionano… :/
Per non “allontanarsi troppo dalla sede originaria” bastava utilizzare uno dei tanti locali liberi nel centro storico: gli ampi locali ex Upim, la sede della Banca d’Italia chiusa da quasi due anni, i numerosi locali liberi della Galleria del Commercio, gli ambienti già utilizzati dalla Polizia Municipale, ecc.
Quanto ai costi, che hanno fatto cadere la scelta sui containers, perché i proprietari dei locali sfitti del centro non adeguano i prezzi alla scarsa domanda? Ne trarrebbero vantaggi economici sia loro che gli utilizzatori e crescerebbe anche la vitalità del centro storico.