Proprio in questi giorni questo DNA treiese ha modo di esprimersi ancora una volta grazie alla lungimiranza dell’Amministrazione Comunale che ha attivato una fondamentale sinergia con la Comunità Montana di San Severino per l’estensione di copertura della banda larga a tutto il territorio cittadino, in particolare alle zone di Camporota e Santa Maria in Selva non raggiunte dal segnale commerciale.
Firmato nel 2010, il protocollo d’intesa tra Comune e Comunità montana prevedeva la costruzione di un traliccio nell’area di pertinenza del serbatoio dell’acquedotto di Santa Maria in Selva per il collegamento wireless con le antenne installate sul traliccio di Rocchetta e quello di Monte d’Aria ciò al fine di garantire l’estensione di copertura della banda larga per le aree di Santa Maria in Selva e Camporota.
“Un importante step per l’ampliamento della rete wireless comunitaria – dice il presidente della Comunità Montana Ambito 4 Gian Luca Chiappa – Siamo da tempo orientati a colmare i gap infrastrutturali di questo nostro territorio L’ obiettivo è di favorirne crescita e sviluppo rendendolo il più possibile aperto e raggiungibile sotto ogni forma. Diciamo che non potendo contare su grandi infrastrutture viarie di collegamento, abbiamo da tempo avviato un progetto di “autostrade” informatiche che è il nostro fiore all’occhiello perché ha anticipato i tempi e, diversamente da altri, concretamente risposto ad un bisogno del territorio espresso sia a livello di cittadini che di attività imprenditoriali.
Nell’Amministrazione Comunale di Treia abbiamo trovato un partner molto motivato e collaborativo”. Ecco allora che la Città del gioco del Pallone col Bracciale taglia il nastro “pilota” di un progetto di rete wireless banda larga che anticipa e bypassa i tempi della burocrazia e le logiche commerciali che escludono importanti porzioni del territorio da un servizio essenziale per favorire, scambi, conoscenza e sviluppo culturale attraverso internet. “Un progetto all’avanguardia a livello italiano – dice l’assessore alla Cultura del Comune di Treia Tullio Patassini – che per ruolo e sensibilità personale ho lungamente e fermamente promosso e sostenuto. Rileggendo la storia si vede come la città ha sempre guardato avanti precorrendo i tempi: penso alla scienza con Altobelli e gli studi agrari dell’ Accademia Georgica, ma anche alla straordinaria creatività imprenditoriale cittadina.
Con questo progetto l’ Amministrazione Comunale di Treia ha lavorato per abbattere ogni ostacolo logistico e tecnologico favorendo non solo la fruizione turistico-culturale del territorio da parte di terzi, ma anche lo sviluppo armonico di quell’ humus culturale in cui è immersa la città che è di una fertilità decisamente fuori dal comune e che vede i giovani in prima fila”.
Sindaco ed amministratori treiesi e il presidente della Comunità Montana Chiappa illustreranno ai cittadini i dettagli dell’intervento e le modalità di fruizione della rete nel corso di un incontro pubblico che si terrà lunedì 20 giugno prossimo alle 21.15 presso il Salone Parrocchiale di Santa Maria in Selva.
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Forse mi sono perso qualche passaggio.
Nei mesi scorsi a Treia sono stati scavati km di strade per far passare la fibra ottica a s.m. in selva e sulla provinciale treiese. Sono state riasfaltate in modo approssimativo ed ora stanno per crearsi delle buche.
Molto bene il fatto che la banda larga venga resa subito (in tempi brevi, diciamo) disponibile laddove manca attraverso la rete wireless , ma dove è andata a finire la fibra ottica ??
Non vorrei che ci sia stato un sacrificio richiesto ai cittadini (disagi , attese, strade buchate, ecc ecc ) che poi non si trasformerà in un reale beneficio, o peggio ancora un investimento morto.
Siamo d’accordo la linea adsl è fondamentale per le attività produttive e per tutta la comunità, ma la salute delle persone lo sia ancora di più, e per questo che ritengo che le varie amministrazioni impegnate in prima linea in questo progetto di antenne che sparano segnali adsl a chilometri di distanza, si debbano innanzitutto preoccupare della pericolosità di tali strutture. Recentemente anche l’OMS ha messo in guardia il mondo intero sugli effetti di telefonini e impianti wifi, ne vale la pena? La realtà è che si cercano delle scorciatoie , ma la vera ed unica soluzione è la diffusione del cavo adsl.