di Lucia Paciaroni
Questi sono i nomi dei più votati all’interno delle liste che andranno a comporre il Consiglio provinciale oltre al candidato presidente Francesco Acquaroli e allo sconfitto del ballottaggio.
IDV: Giovanni Battista Torresi (Castelraimondo) 453 voti; David Foresi (Morrovalle) 478; Alessandro Curzi (Matelica) 467.
UDC: Leonardo Lippi (Cingoli) 1497 voti; Rosalba Ubaldi (Recanati III) 817; Tarcisio Antognozzi (San Severino) 526.
LA NOSTRA PROVINCIA: Massimo Zerani (Camerino) 455; Marco Poeta (Civitanova III) 440.
PD: Paolo Cartechini (Corridonia I) 1970; Gustavo Postacchini (Civitanova III) 1676; Gabriella Winni Mazzoli (Camerino) 1686; Massimo Montesi (Matelica) 1662; Daniele Salvi (Castelraimondo) 1585; Giorgio Palombini (Civitanova II) 1556; Roberto Broccolo (San Ginesio) 1551; Massimo Vesprini (Potenza Picena) 1437.
FEDERAZIONE DELLA SINISTRA: Mauro Romoli (Tolentino I) 428; Maurizio Giorgini (Morrovalle) 390.
SEL: Alessandra Aronne (San Severino) 433; Esildo Candria (Corridonia II) 380.
PDL: Pietro Cruciani (San Severino) 2256; Patrizio Gagliardi (Matelica) 2039; Noemi Tartabini (Potenza Picena) 1729; Giuseppe Pezzanesi (Tolentino I) 1713; Nazareno Agostini (Recanati II) 1611; Luigi Bonifazi (Castelraimondo) 1604; Mariano Palmieri (Morrovalle) 1556; Isabella Parrucci (San Ginesio) 1539.
NUOVO POLO PER CAPPONI: Gianfranco Pascucci (Treia) 1103; Enzo Casadidio (Camerino) 542.
LA DESTRA: Simone Livi (Sarnano) 518; Pierpaolo Simonelli Paccacerqua (Macerata I) 347;
LEGA NORD: Luigi Zura Puntaroni (San Severino) 597; Attilio Fiaschetti (Recanati III) 385.
Clicca qui per guardare i voti di tutti i candidati consiglieri
ANTONIO PETTINARI 62.114 voti- 43,11%
FRANCO CAPPONI 61.610 voti – 42,76%
FRANCESCO ACQUAROLI 14.313 voti – 9,93%
ENZO MARANGONI – 3034voti – 2,10%
LUIGI GENTILUCCI – 2996 voti – 2,07%
SCHEDE BIANCHE – 3.975 – 2,59%
SCHEDE NULLE – 5.296 – 3,45 %
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Alcune considerazioni “volanti”.
1) L’astensionismo ha vinto. il 55% e spiccioli di votanti sono davvero pochissima cosa, un tracollo rispetto al 70.7% delle precedenti consultazioni, che già allora avevano fatto registrare un calo rispetto a quelle del 2004 (dove votò il 75.9%). Probabilmente la differenza al ballottaggio la farà chi saprà motivare il proprio elettorato e lo spingerà a votare.
2) A proposito dell’elettorato: quello della sinistra, storicamente “militante”, è stato decisivo per andare al ballottaggio, ma la performance di Sel (su cui c’era molta curiosità ed aspettativa) è stata molto deludente. In una regione “rossa” come le Marche fare meno della Lega Nord è quantomeno preoccupante.
3) L’Udc perde elettori (il che era prevedibile), ma probabilmente non ha votato per Capponi quella metà che il candidato del centrodestra si aspettava. Rispetto alle scorse elezioni amm.ve l’Udc ha perso il 3.6% (aveva chiuso a 11.5% nel 2009).
4) Sorprendemente, Pettinari non è un candidato da 38-39% come molti si attendevano. Il fatto che abbia soprassato Capponi, seppur di poco, e nonostante una campagna elettorale in tono assolutamente minore rispetto a quello aggressiva e personalistica improntata dal suo avversario, è significativo. Pettinari al primo turno è avanti di 504 voti. Non male, per uno che doveva essere indietro di qualche migliaio, e che si scontrava col presidente uscente, che aveva battuto Silenzi di quasi 7000 voti…
Concordo sostanzialmente su tutto. L’ottimo risultato di Pettinari, nonostante non sia un candidato brillante e forse nemmeno il più adatto, dimostra che l’elettorato maceratese non ama l’estremismo nè di destra nè di sinistra, ma preferisce formazioni politiche riformiste e moderate.
L’UDC ha tenuto pur con qualche prevedibile perdita, ma con un po’ di buona volonta potrebbe recuperare l’astensionismo che mi sembra l’abbia penalizzato più di altri.
Ammesso che rimanga tutto cosi’ : qualcuno puo’ dire come potra’ essere la ripartizione dei seggi ?
Grazie
La mia percezione non era dunque sbagliata, c’erano tutte le intenzioni della SEL di fare l’accordo con Pettinari e ora i fatti mi danno ragione e ” a cadavere ancora caldo” ; sono perciò schifata, ma insieme felicissima di non essermici immischiata affatto con loro e di aver preso le dovute distanze per tempo. La mia idiosincrasia per molti dei componenti locali di quello che è il mio partito nazionale, la SEL, con Calzolaio in testa, è nota, ma ora finita la prima fase elettorale, voglio esplicitarla perbene e quindi :
Calzolaio, fai il sottosegratario all’ambiente e stattene a Roma, che fai meno danni qui a Macerata.
Sei, siete tutti così prevedibili, tanto che avete preso un magro 4 % come SEl, un risultato della metà della media nazionale, sotto la soglia della dignità , quando si poteva dare filo da torcere ad entrambe i favoriti Capponi- Pettinari ,se solo si avessero avute idee più sostanziose, una comunicazione all’altezza , ma soprattutto più aderenza alla vera Sinistra Ecologia e Libertà con ‘espressione di un candidato ” puro” e credibile , vedi Milano con Pisapia,
Alla luce dei risultati, ammetto di avere sbagliato l’analisi nel pensare che Capponi avrebbe distanziato in vantaggio Pettinari e con diversi punti percentuali, cosa che stento ancora a crederci sia andata così, ma tant’è, però ho preso appieno e da subito le intenzioni della SEL di accordarsi da questo momento in poi con chi riteneva fino a ieri improponibile . Spero dunque che gli elettori di sinistra veraci, con la testa a posto ,, non vi seguano, ma perseguano con caparbietà l’unica strada da fare che porta a sinistra., quella che quando c’è ed è vera, si fa sentire e batte ogni concorrenza.
Bravi, ma bravi, aiutate la DC a ritornare in sella, illusi così che a vincere sarebbe invece la sinistra. Come il dopo Berlusconi che si prospetta infatti, dai risultati generali, mi pare di capire che il massimo che ci aspetti come era ideologica, sarà quella del ritorno della Democrazia Cristiana, dato che come ha detto Secchi, che una volta tanto condivido, il PD ha subito quasi ovunque i suoi candidati.
Calzolaio e chi con lui, farebbero bene perciò a riformarsi al Partito di Vendola, dismettendo i loro abiti veterocomunisti, prima di esprimerne l’essenza, ma purtroppo anche loro sono vittime della smania di potere e di allocazioni poltronifere: Hai voglia a smentire Calzolaio che non lo fate per le poltrone, rispondi:
perchè non l’avete fatto prima allora l’accordo?
E’ chiaro a tutti perciò, che è stata una omissione di intenti – anzi, non disse Acquaroli in un’intervista a un giornale che mai l’avrebbe fatto o sbaglio? – per fare bottino di voti e poi spenderseli per qualche posto in provincia. Ma che volete battere voi il centro destra, con che? Con 100 km di piste ciclabili o i mulini a vento ? Che idee genuine ,forti, innovative , avete voi sul lavoro, per supportare la piccola impresa e il commercio , come farina del vostro sacco, per esempio?
La mia idea che chi minimizza e misconosce la figura centrale e di riferimento di Nichi Vendola come fa ripetutamente Calzolaio, porta a questo e mi conferma che chi lo fa, lo fa a tutto vantaggio del Partito che rappresenta e quindi lo fa per sistemarsi e sistemare i suoi. Come fanno tutti, nè più, nè meno.
E, altra domanda, dopo 5 anni di governo misto con l’UDC, che farete poi, ditemi ? Come ha fatto Marconi 24 ore prima che scadesse il mandato di Meschini, andando via sbattendo la porta dopo avergli retto il moccolo per 10 anni come vice sindaco e assessore al bilancio?
Ma fate un’altra cosa e subito piuttosto come direttivo, come avevo preannunciato che avrei chiesto come iscritta, in caso di risultato scadente come quello raggiunto da SEL in provincia: SI DIMETTA .
Sarebbe l’unica cosa onorevole da fare, con un 4 % o giù di lì ottenuto come Sinistra Ecologia e Libertà, nelle condizioni di vantaggio che si erano create per la disposizione delle forze politiche qui a Macerata.
Due settimane mai sentito uno dire “voto Pettinari” poi scopro che 62114 persone hanno avuto il corgaggio di mettere una croce su Pettinari!!! Oddio col SEL è già il nuovo presidente della provincia… mi fate vergognare… io un presidente così nn lo voglio!!!!!!!!!!!
Interessi contro buon governo 1-0
Bel discorso, ma qual’è la soluzione per battere il “Capponismo-Berlusconiano”. Forse è quello che è successo nelle ultime elezioni nazionali che pur di non voler cambiare il modo di fare politica con accordi programmatici veri tra partiti, qualcuno della “estrema sinistra” ha preferito far vincere Berlusconi!! Complimenti! C’è sempre l’idea che bisogna assolutamente “farsi notare” e “contarsi” e “distinguersi” dagli alleati. Perchè? O l’accordo sui programmi si fa. (ed allora si è già daccordo) o non si fa. Perchè non è normale che si facciano programmi di governo e poi quando c’è da attuarli ci si devono mettere sempre i se ed i ma. Ci si chiede”Ma non eravamo daccordo?”
Largo ad idee e “teste” nuove e ad alleanze apparentemente anomale. Basta con politiche di chi non guarda più in là del proprio orticello.
Vi ricordate lo spettacolo dei nostri politici del governo Prodi che in riunione decidevano una cosa e dopo 5 minuti andavano in tv a dire le cose che non si erano detti qualche minuto prima insieme.
Bel modo di fare coalizione. Forse non è il caso che il SEL e la Fed di Sinistra faccino un partito unico con i Verdi per contare percentualmente qualcosa?
O pensate che 2-3 partiti al 3% contino più del 7-8%. Forse non stavate fuori dal Parlamento.
(Dov’è finita la cara vecchia Rifondazione comunista)
E’ ora di cambiare testa. Infine, per assurdo, forse è meglio un’alleanza con una pseudo DC che votare contro.
E’ un’abitudine della estrema sinistra “tagliarseli per far dispetto alla moglie” e far contento il Berlusca!!
Ricordate il detto latino “Dividi et impera” ciò che la destra sa fare bene tutti i giorni in quanto a sinistra si “abbocca l’amo” come pesci.
Meditate gente, che l’ora di meditare è passata da un pezzo.
@kaimano
perfettamente d’accordo con lei!
kaimano,
a me elettore di sinistra in generale, Sel o Federazione, essere preso in giro proprio no. Calzolaio o Acquaroli o chi per loro, dovevano dirlo da subito, no puntualmente all’apertura delle urne come ci si aspettava tutti che sarebbe avvenuto, tanto si era capito dove andavano a parare, dalla scelta del candidato in primis, che avrebbero fatto l’apparentamento.
E se guardo più in là come consigli, vedo lo scenario che si profila all’orizzonte, dove è ” il terzo polo” che decide tutto, che polarizza a destra o a sinistra: ma che terzo polo è? Siamo al punto che al ballottaggio, a partire da Milano, tutti i più grossi schieramenti, ora stanno appesi a FLI; UDC; API , tutti partiti sotto al 3% eccetto l’UDC: Va bene così? Cioè, questi mediani decidono ogni partita, se a governare va l’una o l’altra ? Io preferisco l’alternanza di una coalizione identitaria o di centro destra o di centrosinistra, purchè determinata dalle forze in gioco, tutte lì schierate, senza tanti trastullamenti in divenire. Ma questo naturalmente obbliga alla chiarezza , alla trasparenza e no agli accordi sottobanco e obbliga al rispetto dell’elettore, che dev’essere messo in condizione di valutare il suo peso elettorale sempre.
Quindi non c’entra niente fare i bertinottiani, riferendosi all’imputamento sull’. art.18 dello Statuto dei lavoratori, il che alla fine, è anche comprensibile sia successo da parte di Rifondazione, come si dice, Parigi val bene una Messa, pagato caro certo, ma poi, ci sono momenti nella storia che servono a riorganizzarsi, cosa che la sinistra non vuole capire e si lascia portare da tutte le correnti. Questo è il vero errore della sinistra, questo! No quello di sapere qual’è il suo limite, dove fermarsi per riuscire ad andare avanti nella sua direzione. Ma inutile discuterne, La logica consumistica prevale sempre, anche in politica: tutto e subito. Il che, non ha mai portato a niente di buono nel tempo.
* Rispondo a lei Nicola anche, visto che ho pubblicato ,ma ho fatto in tempo a leggere gli interventi successivi.
Guardi, se la parola non conta niente, si può tutto. Se dire fino a ieri ” andiamo soli perchè è una cosa abominevole quella fatta dal PD che ci ha esclusi non facendo le primarie e ha preferito su tutti un uomo dell’UDC ” ;
Se fino a ieri orgogliosamente hanno detto ” Con Pettinari? Mai! Abbiamo rifiutato tutto, persino rifiutato la vicepresidenza alla Provincia! Figuriamoci! Mai! ; Se, infine, quegli elettori tra ieri e oggi che hanno votato Acquaroli, lo hanno fatto come diversivo per non darlo subito a Pettinari, allora sta bene tutto, ma non mettiamoci di mezzo l’intelligenza in tutto questo ” ragionare”, perchè si offende. Parliamo semplicemente di opportunità o opportunismo politico, è meglio.
@ Filippo Ciccarelli
Sono d’accordo sul fatto che, purtroppo, l’astensionismo sia stato – direi io – uno dei vincitori – e comunque uno finale di vincitore naturalmente ancora non c’è… Astenionismo, ancora, che secondo me avrebbe colpito di più il centrosinistra, per la storia che Pettinari era fino all’anno scorso dall’altra parte, per di più come vice, e che invece quest’anno… invece, riguardando i numeri, sembra proprio che abbia colpito Capponi! L’unica spiegazione che mi viene in mente è l’effetto negativo del governo nazionale… A questo punto penso che sia favorito proprio Pettinari, perchè non vedo perchè, chi non è andato a votar Capponi ieri o oggi, debba andarci tra due settimane; nel caso di Pettinari invece, quelli che appunto non lo avevano votato perchè… [vedi sopra, e mi ci metto anche io come elettore del centro-sinistra in quanto arrabbiato per non aver potuto usufruire delle elezioni primarie] a questo punto, vista l’investitura popolare che Pettinari ha ricevuto in questa prima tornata elettorale, una mano alla propria parte penso che la daranno volentieri! Senza aggiungere che i voti di Acquaroli dovrebbero andare (giustamente ritengo io) a Pettinari, e con questo mi sposto a rispondere alla Sig. Moroni.
@ Tamara Moroni:
Salve, non la conosco e non conosco le motivazioni che l’ha portata a scrivere il suo commento; evidentemente deve avere delle buone ragioni, probabilmente c’è sete di poltrone nel partito in cui lei a livello nazionale ma non più locale si riconosce e io non voglio farle cambiare idea, anche perchè non ne sarei in grado; però, visto che il suo commento è pubblico, allora anche io mi prendo la libertà di pubblicare qualcosa, che forse a lei non interesserà perchè vede le cose da un altro punto di vista, tuttavia… Allora, quello che io vorrei dirle è che io son contento dei risultati di queste elezioni, sia a livello nazionale che locale. Ho la sensazione – per quanto riguardo il livello nazionale – che un incubo stia per finire… a livello locale, come sopra detto, avevo criticato la candidatura di Pettinari e non sono andato a votare. Adesso però, a cose fatte, visto che la gente l’ha votato, non vedo perchè la sua area di riferimento (di lei, cioè SEL) non dovrebbe appoggiarlo! Io credo che i valori siano simili… SEL ha preso le sue decisioni e ha fatto la sua lista, è andata come è andata, e adesso sarebbe anche un segno di umiltà (e rispetto (reciproco)) e intelligenza riunirsi agli altri… Poi se invece si tratta solo di convenienza, beh, allora ha ragione lei… Comunque si ricordi che la politica è l’arte del compromesso, non nel senso di compromesso dei valori, i quali dovrebbero essere gli stessi per tutti e i quali dovrebbero essere a fondamento della nostra convivenza, ma nel senso di trovare un compromesso tra diciamo idee diverse ma appunto fondate sugli stessi valori, per poter fare in modo che la convivenza vada avanti (lo so che quello che dico è molto retorico, però io ci credo…)…
Saluti
PS
@ Filippo Ciccarelli: scusi, ma la Toscana, l’Emilia-Romagna e l’Umbria sono regioni storicamente “rosse”. Le Marche son storicamente “bianche”! Al massimo rosa nel senso dei Popolari dopo la fine della DC, ma non “rosse”!! Al livello di province poi può dire che che Pesaro-Fano sia “rossa”, ma Macerata Civitas Mariae comunista??? E Ascoli Piceno nera dove la mettiamo???
Gentile Nicola,
in realtà le Marche sono una regione molto più “rossa” di quel che possa sembrare. Dal 1970 al 1978 ha governato la Democrazia Cristiana, con i presidenti Serrini, Tiberi e Ciaffi. Poi 12 anni di Psi, con Massi, l’intermezzo del “bianco” Giampaoli dal 1990 al 1993, e quindi sempre amministrazioni di colore tendente al rosso, con Recchi, D’Ambrosio e Spacca. Nel complesso io conto 11 anni di governo democristiano e 30 anni di governo di sinistra e centrosinistra. Non ci sarà stato un monolite comunista al comando della regione, ma quello lasciamolo alle ossessioni del presidente del consiglio.
Sulla città di Macerata lei ha ragione, tant’è che un sindaco di area Margherita bianco-moderata come Meschini ha certamente avuto vita più facile (anche al momento dell’elezione) di uno, per dire, come Carancini. Ma questo riguarda solo il capoluogo.
La presidenza della provincia, tranne l’esperienza di Capponi che per le note vicende amministrativo-giudiziare ha la durata di una parentesi, è stata negli ultimi anni conquistata da Pigliapoco e Silenzi, candidati che correvano contro i “bianchi” del CCD-CDU e dell’UDC.
La storia recente, in Regione e in provincia, sembra indicare un ritorno alla sinistra democristiana, e quindi ad una guida di centro-centrosinistra (e parimenti un marcato spostamento a destra dello schieramento di Capponi, sostenuto da 1/3 del Terzo polo, cioè i finiani, dalla Destra, dalla Lega Nord, dall’ex candidato di Fiamma Tricolore ora Fronte Verde). Ma è, appunto, storia recente, chiaramente influenzata anche da quanto accaduto a livello nazionale.
Anche io penso che al ballottaggio gli elettori di Acquaroli dovrebbero votare per Pettinari (nel senso: mi aspetto che lo facciano, non è che sia un imperativo categorico!), se non altro perché Capponi ha improntato la sua campagna elettorale con toni apertamente berlusconiani, come se fosse stato vittima di un golpe giudiziario ordito dalle toghe rosse, ed ha invitato esponenti di governo che forse gli hanno nuociuto più di quanto non lo abbiano aiutato (come Cicchitto, Alfano, la Carfagna, Brunetta, ecc) politicizzando al massimo delle elezioni che hanno perso il loro valore di consultazioni amministrative.
Comunque, anche a Camerino (discorso ateneo) e Cingoli (discarica) non mi pare abbia ottenuto risultati lusinghieri, nonostante abbia fatto di questi due argomenti un esempio per la propria campagna elettorale sulle cose fatte. Di certo il candidato dei due che saprà trascinare il proprio (disilluso) elettorato al voto e saprà motivarlo vincerà questo ballottaggio.
Le Marche regione rossa? Ma quando mai?
Prima del crollo della Prima Repubblica, per una quindicina d’anni nelle Marche DC e PCI ottenevano quasi lo stesso numero di voti. La giunta regionale era un quadripartito di centrosinistra (nel senso di allora) che comprendeva DC, PSI, PRI e PSDI. Il PCI non faceva parte della giunta regionale.
Il PCI controllava le amministrazioni locali della provincia di Pesaro-Urbino, ma aveva un ruolo marginale in quelle della provincia di Macerata (tra i comuni importanti solo Civitanova e Tolentino hanno avuto, per alcuni anni, giunte di sinistra con la DC all’opposizione). La situazione era più contrastata nelle province di Ancona e di Ascoli Piceno.
Le cose cambiarono dopo il 1993, quando il centrosinistra cominciò a prevalere nettamente alle politiche, vincendo nella quasi totalità o nella totalità dei collegi, così come alle elezioni regionali, a quelle provinciali e a quelle della grande maggioranza dei comuni sopra i quindicimila abitanti, con una parziale inversione di rotta negli ultimi anni. Ma affermare che le Marche erano una regione rossa anche prima basandosi sul fatto che il presidente della giunta regionale per molti anni è stato un esponente del PSI mi sembra veramente ingiustificabile.
PS Ma perché è stata eliminata la possibilità di dare il pollice recto o verso agli articoli?
Solo perché alcuni hanno le manie di persecuzione?
Mah…
Guardi, io ho portato dati abbastanza circostanziati, scrivendo quale fosse il partito dei presidenti che governavano la regione e quando. Non ho mai parlato di Pci (tra l’altro ho scritto che non c’è stato nessun monolite comunista al vertice della regione. Mi dolgo se il rosso – che sia delle manine o quello per identificare i partiti di sinistra – le crea qualche disturbo di lettura), ma ho citato il Psi, Pds, ecc. Tant’è che i comunisti e loro eredi, cioè tutti i partiti che si dichiarano comunisti e che sono nella Federazione della Sinistra, o che hanno dato vita al partito di Sel (tra cui c’è la corrente di Rifondazione Comunista di Vendola), a queste provinciali hanno preso poco più del 9%. Sel è del 2009 eh, è una formazione politica piuttosto recente, le cui radici “rosse” e comuniste sono piuttosto evidenti. Il problema è il colore. Lo vogliamo chiamare “rosa confetto” ? Mi va benissimo, basta che il concetto sia chiaro. Le Marche sono storicamente una regione di centrosinistra, la provincia di Macerata è stata negli ultimi 15 anni più di sinistra che di centrosinistra, per il comune è tutt’un’altra storia.
Seguendo il suo ragionamento ed applicandolo al caso odierno, sig. Valenti, si potrebbe dire che Pettinari, pur essendo democristiano, siccome è stato sostenuto dal Pd e il Pd viene dall’esperienza dell’Ulivo, e nell’Ulivo oltre alla Margherita c’erano i Ds, e i Ds sono il Pds, e il Pds è il PCI allora Pettinari non è per niente “bianco” come candidato. Boh. Se Pettinari è stato scelto come candidato presidente, un motivo ci sarà. Se l’Udc ha questa forza dobbiamo capirlo il perché, e ricordarcelo anche tra 20 anni. Altrimenti si potrà dire “si vabbè, era sostenuto da Pd e Di Pietro, Pettinari in fondo era un comunista”.
Ho volutamente evitato di parlare del caso di ogni singola città, provincia e comune, ma solo della regione, perché altrimenti si potrebbe dire tutto e il contrario di tutto. Dalla rossa Pesaro (senza virgolette) ad Ascoli Piceno, patria di Tambroni. Ma sarebbe come dire che Bologna è una città “nera” perché c’è nato Gianfranco Fini.
Sulla provincia di Macerata mi pare che lei abbia sostanzialmente scritto quello che penso anche io, cioè che c’è sempre stato il dominio del centrosinistra, ad eccezione di un’inversione di tendenza data dagli ultimi anni (vittoria di Capponi). Mi pare ingiustificabile argomentare con tanta leggerezza il dopo Prima Repubblica… quel 1993 non è casuale: sono spariti PSI e DC, assi portanti di mezzo secolo della politica repubblicana italiana, e si è confermata la vittoria di quella sinistra/centrosinistra che già aveva avuto modo di governare nella regione dagli anni ’70. Se le pare poco…
Lu dato che me pare interessante che nisciuno delli consiglieri de Macerata e delli politici de macerata entra nellu consigliu della provincia. Quistu dovria falli rifrlette non c’è un candidatu maceratese!!! Dovria lascià perde tutti de fa politica perché ha perso Maceratata e non simo rappresentatai. Oh! Macerata dovria esse lu capuluogu della Povincia!!!
Se la percentuale dei votanti fosse rispettata al ballottaggio significheebbe che il nuovo Presidente della Provincia di Macerata, in soldoni, rappresenterebbe solo circa il 25% del corpo elettorale.
Cioè governerebbe essendo sostenuto da una piccola minoranza degli aventi diritto al voto.
Ed è proprio questo che si vuole: che votino solo gli apparati di partito, gli amici e i parenti dei candidati cosicchè si governerebbe non con il voto favorevole del 50% + 1 degli aventi diritto al voto ma solo con il voto di quella tua parte che, per mille interessi, ti sostiene… Parte ampiamente minoritaria rispetto ai cittadini elettori.
Al ballottaggio SI deve andare a VOTARE poi, per protesta, per dire che non si è d’accordo sui nomi, per informare tutti che le balle sono frantumate inicare indicare bianca, nulla o scrivere (come ho sentito) “mai così tanto sterco di vacca su una unica scheda elettorale”… Ma si deve andare a VOTARE
Altrimenti si fa solo il giochetto sporco dei politicanti di professione che governano (cioè si fano gli affari loro) solo con un consenso elettorale limitatissimo..
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E comunque c’è da modificare la legge per le Provinciali perchè come è stata pensata è una cretinata…
Non è possibile che i voti maceratesi (di qualsiasi partito) NON siano rappresentati in Consiglio Provinciale…
…. Anzi, meglio, ci sarebbe da abrogare le leggi che regolano l’elezione provinciale.
… Anzi, di più, abroghiamo le INUTILI Province.
Scusate ma la ripartizione dei seggi non va per percentuale di voti?? L’articolo va per chi ha preso più voti ma non corrisponde poi alle percentuali. Grazie
@Tamara Moroni
Cara Tamara, il tuo commento fa quasi tenerezza…Ma cosa ti aspetti da due vecchie volpi come Acquaroli e Calzolaio? Pensavi che di fronte a un risultato del genere sarebbero rimasti a difendere l’orgoglio identitario? (Un’identità che non si capisce bene quale sarebbe, tra l’altro). Credevi davvero che dietro i manifesti obamiani da c’è-un’italia-migliore si fossero scordati di essere un socilista e un pidiessino adusi al potere e allergici all’opposizione? Pensavi che non avrebbero colto l’occasione per mettere le loro zampotte nella torta? Hanno un ottimo 10% e ora passano all’incasso, come dal loro punto di vista è giusto che sia. Il resto sono solo chiacchiere da campagna elettorale, sta a noi vaccinarci dalle cazzate che si sparano prima delle elezioni.
FORZA CAPPONI NON MOLLIAMO!!!
FACCIAMO VEDERE A SEL E PD E UDC CHE LA POLITICA DEGLI INTERESSI NON VINCE SULLE PERSONE E I PROGRAMMI!!! CHE IL BENE DI TUTTI E’ PIU’ IMPORTANTE DEGLI AFFARI DI POCHI…
CAMBIARE SI PUO’, NOI TI SOSTENIAMO!!! NON MOLLARE!!!! FORZA CAPPONI!!!
Come previsto, dopo i proclami di orgoglio, fatta la spesa si passa alla cassa … ma stavolta a riscuotere e non a pagare!
Gli unici che pagano (salato) sono gli elettori … sapete quanto è costato ogni volto dato alla LAM? Se non ho commesso errori circa 600,96 euro (costo elezioni € 1.500.000/2496 voti LAM). Che bella la democrazia!
La provincia non deve diventare un satellite ridicolo della nostra ridicola politica nazionale. Lasciateci l’orgoglio di dire “almeno nella nostra terra non vincono i Berlusconiani”, la nostra terra va controtendenza a questa morte intellettuale, culturale, politica e sociale che attanaglia l’intero stato. La nostra terra non è disposta ad accettare lo scempio della democrazia che il nostro governo continua a fare ogni giorno, giochi politici di compravendita di voti, umiliando qualsiasi azione concreta di cambiamento in positivo. La nostra terra non accetta di essere ridicolizzata con barzellette e prostituzione.
La nostra terra rigetta coloro che hanno avuto il coraggio di invitare Alfano simbolo della mafia di stato, forse futuro candidato e vergogna dell’interno sistema legale. La nostra terra non accetta coloro che hanno invitato la Gelmini che da anni umilia studenti di tutte le letà, professori, università, vergogna della nostra cultura. La nostra terra si rifiuta di accettare Mara Carfagna, velina, show girl che continua a sentirsi ministro e ad arrivare sempre dopo che le cose avvengono, credendo che un ministro si debba limitare a cercare di risolvere un problema invece che prevenirlo. Vergogna della società. Come potete credere a coloro che chiamano ai dibattiti pubblici il figlio di Bossi, il Trota, vergogna di ogni meritocrazia e simbolo del nepotismo che governa questa nazione.
Come potete credere in chiunque ponga lo stemma del PdL vicino alla propria faccia? un partito che chiaramente si regge sulla falsità e sulla menzogna, sulla corruzione. Neanche lo strappo dei finiani poi ritornati all’ovile vi ha chiarito le idee? come potete credere a coloro che mettono il simbolo della lega nord vicino alla propria faccia? e il simbolo de La Destra? Chinque decida di rappresentare questa schiera di corrotti ladri, massoni, pancioni è costretto a perdere in una terra dove le persone ragionano ancora con un briciolo di cervello, dove le persone riescono ancora a vedere che si sta camminando sull’orlo del precipizio. Se poi uno proprio vuole essere di destra o comunque rappresentare gli elettori di centro destra deve decidere di staccarsi dalla partitocrazia nazionale perchè sono troppi i compromessi da accettare, saranno troppe le volte in cui sarà costretto a calarsi i pantaloni e mettersi a 90 per poter essere scelto da dei cittadini intelligenti.
Poco importa se l’alternativa è la meno peggio, qualsiasi cosa per non prendere parte attiva allo scempio della democrazia che sta avvenedo ogni giorno, persino Napolitano ha affermato che la democrazia è più morta che viva e voi volete continuare a guidare a 300 all’ora contromano? No basta, viva l’opposizione, di qualsiasi tipo, colore e natura essa sia.
@ Filippo Ceccarelli:
anche io sono andato a vedermi i governi regionali dal 1970 in poi e devo dire che ha ragione lei (anche se io userei piuttosto l’aggettivo “rosa” che “rosso”), grazie dunque dell’informazione (non so perchè ma mi ero sempre immaginato questa “bianca” candidezza delle Marche, le origini nello Stato della Chiesa, le colline soavi, chissà…)!
@ Tamara Moroni:
beh, senz’altro ha ragione lei quando dice che certamente le parole devono avere un senso, e che quindi poi bisogna essere corerenti con esse… Io non vivo più a Macerata e non seguo le dichiarazioni dei singoli candidati, ma insomma, da tutti i commenti che sono stati postati mi sembra che qualche dubbio sulla coerenza di Calzolaio ci sia; da questo punto di vista però sono diabolico e continuo a dire che per esempio apprezzo la crudezza del contenuto dell’intervento del Sig. Matteo Mancini (il quale a sua volta forse non sarà d’accordo con me però, non so)!!! Cioè, si potrebbe provare a interpretare [quasi “psicologicamente” (a proposito – non c’entra niente: lei è una psicologa? Così, è una curiosità che m’è venuta leggendo qualche suo commento scorso in cui forse l’aveva anche scritto…)] le parole e ragionare così: SEL ha cercato il PD, il PD anche naturlamente era interessato a SEL, è solo che ha ritenuto l’interesse nei confronti dell’UDC più forte; il PD è maggiorenne e ha preso le sue decisioni, SEL ha dunque a sua volta tirato i conti ed è corso da solo, dicendo che non avrebbe potuto sostenere un candidato dell’UDC: alla fine però si può addirittura quasi dire che sia andata meglio a tutti e due!!! Hanno ampliato lo spettro di voti, e se adesso si rimettessero insieme, vincerebbero! Dove si paga il dazio? Lei lo sa benissimo, perchè appunto lei è la parte lesa: ciò va a discapito degli elettori di SEL che veramente non volevano un candidato dell’UDC e il cui voto quindi può essere considerato come scippato! Non so come funziona col ripartimento dei seggi, se dipenda dal 1° turno (come credo), se dal 2° o se da una miscela dei due; l’unica cosa che comunque le resta è decidere se e chi votare tra 2 settimane in base alle alleanze che verranno strette. Io capisco che lei si senta imbrogliata, scippata della sua volontà… Certo, se nei partiti ci fosse gente nuova e giovane, che prova a mettere su un progetto e per questo vuole andare alla conta per vedere che presa ha avuto il progetto nella popolazione; poi, a bocce ferme tra un turno e l’altro, tesse un patto strategico per la sua volontà di governare, sarebbe un conto, ma questo ragionamento non si può più applicare quando nei partiti ci sono vecchi “volponi” come mi sembra che il Sig. Matteo Mancini li abbia chiamati, perchè a questo punto si capisce che tutto è stato fatto con il solo scopo di rimanere lassù… Comunque rimane anche da considerare che questi quasi 20 (!!!) anni di berlusconismo, questa rissa continua, insulti, paure hanno massacrato il nostro bello stile di vita di una volta… Forse fare un accordo, anche “zozzo”, da quel punto di vista lì, non sarebbe male, potrebbe essere più lungimirante… Lungimiranza… Il suo ragionamento su Pisapia e lo sfondare a sx: beh, non ho nessun problema a dire che potrei essere d’accordo con lei, il fatto è però che la politica non è una scienza, cioè le teorie non sono verificabili perchè gli esperimenti non sono ripetibili! Io per questo, pur essendo un elettore del centro-sinistra, non sono andato a votare, ma perchè ci hanno ingiustamente tolto le primarie!!! Quindi il mio ragionamento è: Pettinari non è nè il diavolo, nè l’acqua santa. Pettinari è Pettinari, compreso che un anno fa stava dall’altra parte come vice!!! Scandalo? Come prima reazione risponderemmo sì, poi però si potrebbe pensare: beh, lasciamolo stabilire ai cittadini [capisco che mi sto spostando dalla questione dell’allenaza post-1° turno SEL-PD, ma neanche troppo]! Lasciamo che Pettinari si presenti dunque alle primarie, e poi, se vince, sosteniamo tutti Pettinari; se no, sosteniamo comunque chi avrà vinto (non è questa una questione di libertà?)! Per me dunque il 1° turno vale come primarie e adesso al ballottaggio andrò a votare (virtualmente, perchè in realtà non posso) Pettinari. Ripeto dunque che è qui dunque che secondo me entra in gioco il fattore libertà: Pettinari si accorge di qualcosa (maliziosamente o meno) e cambia idea; si presenta (purtroppo, ahimè, non alle primarie) e gli elettori decidono liberamente (sì, forse mi son spostato troppo, il mio ragionamente vale più per un elettore del PD che di SEL: mi scusi… Beh, c’è ancora il piccolo argomento dei vent’anni di berlusconismo che potrebbe trattenerla dallo sbattere la porta in faccia a Calzolaio – anche se allora da questo punto, visto che le Marche è una regione… arancione (come abbiamo precedentemente discettato conil Sig. Filippo Ciccarelli), forse è davvero tempo che cambi aria, affinchè anche il centro-sinistra possa avere una pausa di riflessione per ripensarsi…)…
Saluti,
Nicola
“Non so come funziona col ripartimento dei seggi, se dipenda dal 1° turno (come credo), se dal 2° o se da una miscela dei due.”
Dipende dal primo turno.
A parte questo, non capisco questo parlare come se SEL avesse già deciso a favore non dico dell’apparentamento (che dovrebbe essere voluto pure da Pettinari), ma anche soltanto di dare indicazione di voto a favore di Pettinari.
Secondo me SEL farebbe bene a non dare indicazioni di voto, ma non vedo dove sarebbe lo scandalo se anche decidesse di optare per un appoggio a Pettinari.
@ A TUTTI!
PRIMO E’ ORA DI FINIRLA DI DIRE CHE IL PD E’ UN PARTITO DI SINISTRA!!!
SECONDO,SMETTETELA VOI DEL PD DI FARE SCELTE SCELLERATE SOLO PERCHE’ SIETE IL PARTITO PIU’ GROSSO NON SI SA DI COSA E POI QUANDO VI VA MALE DARE LA COLPA ALLA SINISTRA VERA DI NON AVER ACCETTATO LE VOSTRE IMPOSIZIONI!!!!
TERZO IO HO VOTATO SEL E VI ASSICURO CHE COL CAVOLO CHE VOTERO’ PETTINARI .
HO ANCORA UNA COERENZA IO!!!
QUARTO AL SIGNOR CAPPONI E SOCI DICO DI FINIRLA D’INSULTARE UN’EVENTUALE APPARENTAMENTO TRA IL CENTRO E LA SINISTRA COME SE FOSSE LA PESTE QUANDO LUI DOVREBBE VERGOGNARSI DI PARTIRE SEMPRE GIA’ CON L’ESTREMA DESTRA(E MI FERMO QUI)GIA’ ATTACCATA AL SEDERE!!!
@Filippo Ciccarelli
Il presidente della giunta regionale era del PSI, ma la giunta regionale di cui era espressione era DC-PSI-PRI-PSDI, se non erro con l’appoggio esterno del PLI. Non era una giunta di sinistra; erano le giunte che governavano in tutta Italia.
Capisco che partiti come il PSDI o il PRI, considerati i termini del dibattito politico di oggi, sembrino di sinistra, per non parlare del PSI, persino di quello degli anni 1980 (e, del resto, anche la DC era molto più centristra dei partiti di destra di oggi), ma da qui a considerarle di sinistra, quando erano soltanto la traduzione su scala regionale del pentapartito nazionale, ce ne corre. Il PCI otteneva, nelle Marche, percentuali più alte della media nazionale; una delle prime giunte di sinistra negli anni 1970 fu quella di Ancona, etc. Ma la regione non era “rossa”, non era dominata politicamente dal PCI, soprattutto in certe zone (la provincia di Macerata su tutte).
Il paragone con Pettinari non regge. Pettinari è il candidato alla presidenza di una coalizione in cui dominano partiti di centrosinistra; Massi era a capo di una giunta regionale in cui la DC, aveva fra il triplo e il quadruplo dei voti del PSI.
Il discorso che fa lei, invece, si applica pienamente al periodo dopo il 1993. Da allora, il centrosinistra ha vinto:
– tutte e quattro le elezioni regionali;
– tutte le elezioni provinciali nelle province di Pesaro-Urbino e Ancona, tutte tranne l’ultima in provincia di Macerata, due elezioni provinciali in provincia di Ascoli Piceno (contro due della destra) e le uniche elezioni provinciali in provincia di Fermo;
– la grande maggioranza delle elezioni comunali nei capoluoghi (tutte le volte a Pesaro e Ancona, tutte tranne una a Macerata, tutte tranne due a Fermo e una volta persino ad Ascoli!) nonché la grande maggioranza di quelle dei comuni sopra i quindicimila abitanti, con poche eccezioni, la più importante delle quali è Civitanova.
Soprattutto, la sua tesi è valida per le politiche, nelle quali le Marche hanno sempre votato per il centrosinistra dal 1994 a oggi, a volte anche massicciamente. Nelle tre elezioni in cui si è votato anche con i collegi uninominali le Marche si sono comportate da regione rossa: nel 1994 12 collegi a 0 alla Camera e 6 a 0 al Senato, nel 1996 11 a 1 e 6 a 0, nel 2001 10 a 2 e 4 a 2.
La regione era di sinistra pure prima? In confronto ad oggi, senz’altro sì!