Candria (Sel): “Questo primo maggio
è la festa del lavoro che non c’è”

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Esildo Candria, coordinatore provinciale Sinistra Ecologia e Libertà

Da Esildo Candria, coordinatore provinciale di Sinistra Ecologia e Libertà:

Domani è la Festa del lavoro, quello che non c’è. Domani è la festa delle lavoratrici e dei lavoratori, anche di quelli che sono in cassa integrazione, in mobilità, di tutte quelle persone – insomma – che stanno realmente pagando questa crisi economica.

Il primo maggio non può  essere la festa del precariato, della flessibilità, della disoccupazione e  non può nemmeno essere l’unico momento in cui si ricordano – snocciolando cifre spaventose – le morti bianche, quelle sul lavoro.

Ci sono momenti in cui una campagna elettorale deve abbassare i toni su sterili polemiche partitiche ed occuparsi, riflettere sui problemi reali della collettività.

Per questo le dichiarazioni dell’organizzatore regionale del Pd appaiono come una mera provocazione e ricerca di voti, in cui ci si appella a qualche incomprensibile alchimia politica – nota peraltro solo a pochi funzionari di partito – di voto utile senza però presentare nessun progetto credibile.

Ci sono problemi, caro Salvi e caro Ucchielli, che vanno oltre la dialettica politica fra schieramenti, e sono quelli con cui quotidianamente la gente è obbligata a confrontarsi, che umiliano un padre di famiglia che non arriva alla terza settimana del mese, che toglie la dignità ai nostri giovani, costringendoli a rinunciare ai propri sogni ed aspirazioni.

Confrontiamoci, ma non sul voto utile, poniamo le nostre attenzioni non sulle preferenze, ma sulla crisi Merloni che investe tutto l’alto maceratese, sulla crisi del comparto calzaturiero, denunciamo i contratti settimanali che caratterizzano le assunzioni nei centri commerciali, facciamo una politica al servizio della gente e non dei candidati.

Viceversa, se non si ha un programma, ci si vede costretti ad attaccare l’avversario, riproponendo purtroppo la stagione che ha caratterizzato il governo provinciale di centrodestra guidato da Capponi e Pettinari, in cui non vi è stato alcun sostegno al rilancio del lavoro.

Allora il vero voto utile, anzi quello necessario, è quello dato alle idee, ai progetti che SEl ha messo in campo e per cui vuole governare questa provincia”.

 



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