La sanità maceratese, al pari di quella regionale, rischia il collasso. Lo affermano i Segretari generali della Cisl confederale e dei Pensionati – rispettivamente Marco Ferracuti e Dino Ottaviani – insieme ai responsabili della Funzione pubblica (settore sanità) Giuseppe Donati e Sistino Tamagnini.
Per il Segretario generale della Cisl di Macerata “i tagli dei trasferimenti al Servizio Sanitario operati dalla manovra estiva di correzione dei conti pubblici avrebbero dovuto imporre una riorganizzazione del sistema regionale, da snellire eliminando sovrastrutture inutili e costose come le Zone territoriali e rendendo le Aree Vaste l’unica articolazione dell’Azienda unica. Purtroppo la modifica della legge 13 del 2003 è stata una semplice operazione di restyling. E’ mancato il coraggio di mettere mano all’apparato amministrativo recuperando risorse da investire nei servizi”.
La situazione della Zona 9 descritta da Sistino Tamagnini appare drammatica. “La carenza cronica di personale ha fatto si che i lavoratori del comparto (amministrativi e sanitari, con esclusione dei dirigenti) accumulassero a novembre del 2010 un credito orario di 82.469 ore, al quale si sommano ferie maturate e non godute per altri 98.000 ore. «Per smaltire questo carico incredibile – afferma Tamagnini – nel 2011 servirebbero altri 120 dipendenti! Al contrario, nel 2011 perderemo per pensionamento altre 12 unità, rimpiazzabili solo 70%. E’ chiaro che in una situazione i lavoratori non possono recuperare dal punto di vista psicofisico e sono pertanto sottoposti ad un intenso livello di stress che pregiudica il numero e la qualità delle prestazioni erogate, aumentando anche il rischio clinico».
«Non a caso dal 27 ottobre – prosegue Giuseppe Donati della FP regionale – in mancanza di una compagnia disponibile, l’Asur è costretta ad assicurare direttamente i propri dipendenti». Secondo Donati questi sono i sintomi evidenti di un sistema ormai vicino all’implosione, perché non si può pretendere di mantenere lo stesso livello dei servizi diminuendo il personale in organico, senza al contempo dare alcuna indicazione sul modello di un sistema che va necessariamente riorganizzato. «Se finora la sanità marchigiana ha retto – conclude Donati – è anche perché chi se lo poteva permettere, in mancanza di una risposta dal pubblico, si rivolgeva alle strutture private. Ma la crisi che imperversa, cancellando posti di lavoro e falcidiando i redditi, pregiudicherà anche questa soluzione».
Secondo i responsabili della sanità della Cisl di Macerata una soluzione può essere rappresentata da un Ospedale unico per tutta la Provincia. Questo consentirebbe di avere un bacino d’utenza più appetibile per i grandi professionisti e di dare vita così ad una o più eccellenze ospedaliere, realizzando allo stesso tempo risparmi importanti attraverso le economie di scala.
Per il Segretario generale dei pensionati Cisl la condizione affinché ciò si realizzi è che i cosiddetti “Ospedali di polo” non vengano chiusi ma riqualificati per dare risposte alla fragilità, alla post-acuzie e alla cronicità. Servono più posti letto di RSA e di Residenze protette per assistere i tanti anziani non autosufficienti ospitati nelle case di riposo della nostra provincia, il cui numero è almeno del 30% superiore a quello dei posti letto convenzionati con le Zone territoriali. «Per questo – sostiene Ottaviani – ben venga il percorso regionale di riqualificazione delle residenze protette, volto a migliorare l’assistenza e a ridurre il costo delle rette, ma servono certamente più risorse da parte della Regione Marche».
«Lanciamo un appello ai rappresentanti regionali eletti nei collegi maceratesi – conclude Ferracuti – affinché la politica torni ad essere un luogo in cui si elaborino progetti di lungo respiro, in grado di affrontare le sfide che questa stagione difficile ci propone, nella consapevolezza che se la coperta è corta, tutti devono potersi riparare allo stesso. Perché non è possibile che per un cittadino di Ancona si spenda di più che per tutti quelli delle altre provincie».
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ma scherziamo????
L’Ospedale Unico Provinciale????
Dove???
Perchè se sorge a Civitanova si lamenteranno quelli di Camerino (che impiegherebbero abbondantemente oltre l’ora ad arrivare) e viceversa, se si facesse a San Severino, si incavolerebbero quelli di Porto Potenza (sempre oltre 1 ora per raggiungerlo).
Inoltre, visto che non è possibile avere un UNICO pronto soccorso Provinciale (poichè va da se che se c’è un emergenza a Camerino sarebbe pericoloso per la vita del paziente correre a Citanò e viceversa), sarebbe necessario che i Pronto Soccorsi (attualmente aperti ed operativi) sul territorio rimanessero comunque….
… Oppure se restasse solo 1 centro si Pronto Soccorso attivo e superspecializzato occorrerebbe, per assicurare un primo soccorso efficente, una flotta non indifferente di elicotteri il cui uso e manitenzione non sarebbe da poco.
Giusta e responsabile iniziativa sindacale per la carenza di personale nella Zona Ospedaliera 9 di Macerata. La sanità maceratese è stata sempre di livello molto positivo tanto da servire anche un vasto territorio del fermano. Nella nostra struttura posizionata al centro della città, è stato fatto di tutto, gli spazi utili per l’ampliamento sono stati tutti occupati.Con la costruzione della nuova supestrada: Civitanova Marche – Foligno e la imminente (speriamo presto) direttissima Villa Potenza-Sforzacosta,sarebbe auspicabile un intervento coraggioso di posizionare un nuovo ospedale a Macerata dando modo di sviluppare e rendere credibile una unica struttura ospedaliera del capoluogo. La città di Macerata merita tutto questo, negli anni si sono create professionalità e specializzazioni mediche che amministrative, dove a causa di spazi segnano il passo e rischiano di non essere più competitive. Produciamo quelle opportunità che possono dare modo ad uno sviluppo ospedaliero più vasto anticipando i tempi su ciò che ci circonda guardando anche alla nuova provincia di Fermo.
I responsabili della Cisl, come dice Tacconi Ivano, hanno fatto una iniziativa responsabile. Come cittadino l’operazione di fare un ospedale unico non mi piace ma penso che non risola il problema di bilancio. Io abito in prov. di Macerata ma lavoro ad Ancona e vi posso dire, come cittadino e non come politico, che la Sanità “E’ Marcia”.
Gli sprechi della sanità regionale che assorbe l’80% del bilancio sono dovuti alla commistione fra politica e sanità.
Basta vedere gli appalti che diventano sub-appalti e di nuovo sub-appalti. Quando si fa’ questo vuol dire che il capitolato d’appalto già parte caricato di costi che poi graveranno nel bilancio.
Forza con il togliere gli sprechi, ce ne sono tanti, soprattutto in Regione!!!
Chiedete questo in Regione, se non lo chiedete vuol dire che anche voi Sindacati fate parte della spartizione degli sprechi!!
Spero di essermi spiegato!
scusi Tacconi, mi chiarisce cosa è la direttissima villa potenza – sforzacosta?
?
Perchè non cominciano i medici a cercar di salvare la baracca?Quando sento parlar di sanità al collasso,mancanza di fondi per la sanità e via dicendo,mi si accappona la pelle.La vera rovina della sanità pubblica sono i super stipendi acquisiti dai dottori,dai primari ecc.,che spolpano le casse delle Regioni.E per di più tutti loro svolgono visite in ambulatori privati acquisendo altri introiti e per di più a fine prestazione ti chiedono pure:con fattura 100,senza fattura 80,così che non pagando le tasse sono a loro volta ancor più colpevoli dei disastri della sanità.Ma vergognatevi……..
caro jack, la direttissima è una favola….non vedo cos’altro può essere!! per villa potenza demoliranno le abitazioni “ingombranti” e faranno un terrazzo panoramico da dove si potrà rapidamente raggiungere la frazione lanciandosi con un parapendio mentre dalla parte di sforzacosta….già 8 anni fa il sindaco diceva: è tutto fatto, la bretella mattei-pieve si farà subito, c’è l’accordo con i proprietari dei terreni e ci sono i contributi economici di provincia, regione e ferrovie, grazie al declassamento della strada attraversata dal passaggio a livello!…poi arrivati alla pieve, si potrà salire su una mongolfiera e raggiungere sforzacosta.
…forse i proprietari dei terreni ci hanno ripensato e le cose si fanno “lunghe”!..magari hanno saputo che far costruire una stazione di servizio nel proprio terreno “porta” molti molti euro e vogliono lo stesso trattamento avuto dai proprietari dei terreni dove sono stati costruiti le 2 stazioni di servizio shell!..e pensare che in quella zona doveva essere traferita la stazione di servizio di via trento…poi non si sa perché di una sola stazione di servizio esistente, solo traferita, ci siamo ritrovati con 3 stazioni di servizio!! chissà perché!?! a macerata basterebbero 10 stazioni di servizio mentre ce ne sono 20, a discapito degli automobilisti che hanno un servizio di qualità discutibile!
l’ospedale di macerata paga 4 euro dei semplici panini vuoti, come si può pensare di migliorare la situazione???
La realtà della sanità marchigiana è migliore di quella che alcuni degli interventi che mi hanno preceduto vorrebbero far intendere. Se non fosse cosi non si spiegherebbe come mai sia stata presa , insieme ad un altro gruppetto di regioni, come esempio virtuoso nella costruzione dei parametri di costo per il processo di federalismo fiscale. Certo ci saranno sprechi ed inefficenze e medici che fanno solo gli interessi personali (o errori come quello recente del centralino unico che giustamente è stato fortemente criticato) ma nella media parliamo di un sistema che funziona egregiamente con personale che lavora con orari spesso pesantissimi ed uno stipendio assolutamente normale. Non penso che sia giusto sparare a zero su tutto perchè cosi si alimenta solo il cinismo e alla fine si giustificano proprio i comportamenti che si vorrebbero criticare visto che “cosi fan tutti”. saluti
io penso che siamo semplicemente all’inizio del collasso……roma prende talmente tanti soldi che non ci immaginiamo…. leggi, e cazzate varie sono in mano a chi noi stipendiamo. esempio stupido: io ho un’azienda, assumo un operaio, e a fine mese, gli dò un’assegno in bianco, e dico, scrivi la cifra che vuoi!!!!
MOLTIPLICHIAMOLO PER TUTTI QUELLI CHE STANNO A ROMA, ED ECCO COME STIAMO MESSI!!!!
le Marche è una regione autonoma e in dipendente, se vuole!!!!! bisogna solo sveglirsi !!!!!!
Da sempre la regione Marche è considerata una regione rossa, e se oggi il sistema sanitario è al collasso cari amici della CISL, credo che quantomeno le responsabilità vadano cercato nella classe politica che sino ad oggi ha governato, anzi non governato tali strutture. Non possiamo dare sempre la colpa ai tagli che provengono dalle finanziare romane. Sicuramente ci sono stati tagli, ma bisogna anche puntare il dito su come si amministrano le risorse che vengono ricevute. Per es non credo sia stato oculato investire di questi tempi 2.000.000 di euro sullo spot pubblicitario con Dustin Hoffman,non aprire la commissione d’inchiesta sulla nascita del nuovo CUP che tanto ha fatto discutere, per non parlare poi dei concorsi e delle procedure di reclutamento del personale che sono stati annullate.
Il problema è uno… è che a tutti va bene così.
Per il signor Mario Iesari. Ho letto il suo post e se lei afferma che la Regione è stata presa “come esempio virtuoso nella costruzione dei parametri di costo per il processo di federalismo fiscale”. ci possiamo immaginare come saranno le altre regioni!
Ribadisco quello che ho detto sopra. Come si dice: se si vuol diminuire gli SPRECHI ENORMI, i dirigenti di asur (che praticamente non fanno nulla in quanto nominati dall’assessore regionale alla sanità e quindi anche di area politica di sinistra come l’assessore. Attualmente fanno un ruolo da funzionari e non da dirigenti ossia firmano quello che c’e’ da firmare e basta) abbiano il coraggio di affrontare gli sprechi.
Ci vorrebbero – in ogni presidio ospedaliero – due reparti: un pronto soccorso e un reparto ad alta specializzazione (tipo oculistica a san severino, fisioterapia riabilitativa a treia, etc.) e concentrare le forze mediche e paramediche laddove si trovano i reparti specialistici.
Ovviamente, tuttavia, prima di reclamare il guinzaglio in pelle di coccodrillo, bisognerà provvedere a prendere il cane. Fuor di metafora, prima di tutto bisogna potenziare la qualità professionale di medici e infermieri (ad esempio Macerata, in svariati casi, non brilla in eccellenze: è solo un problema di stress?).
Ingorgare ancora di più l’Ospedale di Macerata significherebbe solamente un esodo di dimensioni bibliche dei pazienti verso ospedali fuori regione, ben oltre le fughe già in corso da decenni…