Pistarelli contro Carancini:
“La nomina di Ciurlanti a Macerata Cultura
è viziata da gravi dubbi di legittimità”

Il capogruppo del Pdl: "Sono stati violati gli indirizzi votati dal Consiglio"
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Pistarelli-Fabio

Fabio Pistarelli in Consiglio comunale

Da Fabio Pistarelli, capogruppo del Pdl in Consiglio Comunale, riceviamo:

«Sono stati nominati, dopo un lungo travaglio, i membri di Macerata Cultura, ente costituito dal Comune di Macerata qualche anno orsono e che dovrebbe avere il compito di gestire contenuti e  contenitori culturali della città, in primis il Palazzo Buonaccorsi.

La stessa storia di Macerata Cultura è lunga e travagliata: ricordiamo una polemica feroce tra il Dottor Zazzaretta, allora presidente della istituzione, e l’allora sindaco Meschini, sfociata nel fatto che  nel giorno della riapertura del Buonaccorsi il Sindaco non fece neppure menzione del presidente dell’associazione. Altro passaggio polemico, di certo legato anche a detta istituzione, è stato quello delle dimissioni da consigliera comunale di Gilda Coacci che a poche settimane dal voto ha lasciato Carancini e la maggioranza (tra le più votate del PD), in polemica con i criteri di nomina dei membri delle partecipate che coinvolgevano appunto  Vittorio Zazzaretta, suo consorte.

Ora, con grave ritardo, arrivano le nomine da parte del neo sindaco Carancini del nuovo Presidente e dei membri del cda di questa associazione. Di male in peggio: la nomina del Presidente è viziata da gravissimi dubbi di legittimità. Infatti è stato nominato Graziano Ciurlanti, già a capo per due mandati consecutivi (10 anni ) dell’APM, azienda del Comune che gestisce le farmacie comunali, il trasporto urbano e il servizio idrico. Aver gestito la distribuzione dei farmaci forse in effetti poteva  essere un buon requisito per essere a capo di Macerata Cultura, vista la situazione in cui versa la nostra città ed anche in cui versano i conti della gestione del palazzo Buonaccorsi, molto onerosa.

Il problema è però che sono stati violati gli indirizzi votati dal consiglio comunale con delibera n.39 del 7 giugno 2010, essendoci la regola che non può essere nominato in enti comunali chi ha già avuto incarichi per due mandati consecutivi.E’ chiaro che spostare il nominato da un ente ad un altro e nominarlo un’altra (terza) volta è un palese aggiramento della norma introdotta dal consiglio comunale, ed è una grave mancanza di rispetto per l’istituzione e le regole che la dovrebbero sovrintendere.

Il sindaco deve ritirare questa nomina, ripristinando la correttezza e il rispetto delle regole e del consiglio comunale, oggi palesemente sfregiate e quel che è più grave attraverso una chiara forzatura ed arrogante imposizione.»



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