Il Fronte Verde e il comitato cittadino Natura Libera ribadiscono con forza il loro no alla costruzione dell’impianto fotovoltaico di 120.000 metri quadri che sorgerà a Sarrocciano. Alla conferenza stampa che si è svolta questa mattina nei pressi della storica Abbazia di San Claudio, il coordinatore regionale del Fronte Verde Tonino Quattrini ha ribadito le motivazioni che li porta ad opporsi ad un tale consumo di territorio: « Questa opera avrà un impatto paesaggistico enorme e contribuirà alla desertificazione e alla distruzione di terreni agricoli di pregio che dovrebbero essere invece tutelati come una nostra risorsa.» Loretta Di Chiara, responsabile di Natura Libera, ha esortato le forze politiche, sociali e associazioni ambientaliste ad esprimere una posizione chiara e a sostenere i cittadini preoccupati per il consumo di territorio.
Al termine della conferenza stampa, Quattrini ha consegnato ai rappresentanti della stampa una lettera, che sarà inviata al Presidente della Regione Marche Gianmario Spacca, al Prefetto Calvosa commissario straordinario della Provincia di Macerata e al sindaco di Corridonia Nelia Calvigioni.
La nota oltre a ribadire le motivazioni dell’opposizione di carattere tecnico ambientale, pone l’accento sulla contraddittorietà tra l’autorizzazione alle costruzioni a forte impatto ambientale, come accade a Sarrocciano e l’ordinanza regionale per la lotta alle polveri sottili PM 10.
«Ci sembra assurdo obbligare i cittadini al divieto del transito auto – si legge nella lettera – ed autorizzare un impianto che desertifica 120.000 metri quadri togliendo terreno agricolo alla coltivazione e al suo naturale ricambio ecologico. Il verde e le coltivazioni assolvono al compito dell’abbattimento delle polveri sottili PM 10 e perciò l’autorizzazione all’impianto ci sembra un vero e proprio attentato alla salute».
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Non si può che aderire, seppure nella diversità delle idee.
E’ un peccato davvero grande che progetti come questo di Sarrociano, , cosi fuori scala rispetto al nostro territorio, ci costringa a schierarci contro le energie rinnovabili che rappresentano sicuramente una componente decisiva per lo sviluppo sostenibile. Ma non cosi . Questo progetto lo considero improponibile.
progetti così fuori scala rispetto alla limitatezza, fragilità e ricchezza produttiva del nostro territorio non dovrebbero essere autorizzati, indipendentemente dall’uso della fonte utilizzata; in questo caso il fine (buono) non giustifica i mezzi (cattivi) e rischia di danneggiare anche la giusta e necessaria diffusione della fonte solare nelle sue forme corrette (tetti di edifici, aree compromesse, coperture di parcheggi, ecc..)