di Alessandra Pierini
Non c’è pace per il Lumacone di Piazza Mazzini. Questa notte dei vandali hanno staccato dalla base in marmo della fontana la lumaca che ne è diventato l’emblema e l’hanno gettato a terra. La Volante della Polizia, interventuta sul posto, ha trovato la scultura danneggiata in più parti a causa dell’impatto con il terreno. Ora la lumaca è al sicuro, è stata recuperata dal personale della Polizia Municipale e messa da parte.
Non è la prima volta che la fontana viene presa di mira dai vandali. Realizzata dall’architetto Guido Strinati e scolpita a mano dal maestro Sandro Piermarini, era stata inaugurata alla fine di giugno. Dopo solo 15 giorni le corna della lumaca erano state rotte e ritrovate poco lontano. Con molta pazienza la lumaca era stata risistemata e continuava a gorgogliare in Piazza Mazzini. Poi sono iniziate le polemiche: molti tra passanti e residenti avevano protestato perchè l’acqua della fontana scendeva anche sulle scale e lungo i primi metri della piazza e si temeva che qualcuno potesse scivolare, soprattutto se nel corso della stagione invernale, si fosse formata una superficie ghiacciata. Negli ultimi giorni il flusso d’acqua era stato chiuso in attesa di trovare una soluzione per regolarla in maniera più funzionale.
L’opera rappresenta uno dei pochi esempi di mecenatismo, la sua realizzazione è infatti stata finanziata dalla Macrosoft srl, azienda per lo sviluppo e l’assistenza di sistemi informativi aziendali, per celebrare i 25 anni dalla sua fondazione con la donazione dell’opera a Macerata, città d’origine dei soci fondatori della srl.
«A Macerata, a quanto pare, non c’è posto per l’arte.» Così il maestro Sandro Piermarini, amareggiato, ha commentato l’atto compiuto. Piazza Mazzini sembra essere più spoglia senza l’animaletto che ambiva a diventarne il simbolo. «Senza le telecamere – borbotta qualcuno – è inutile continuare a rimetterla al suo posto, tanto la distruggeranno di nuovo.»
Senza dubbio sarà necessario prendere delle misure per impedire che vengano compiuti atti come questo. Al di là degli interventi preventivi, comunque, la vicenda porta a riflettere anche su problemi sociali più gravi e profondi. Chi ha distrutto il Lumacone non poteva avere alcuna finalità di tipo economico, nè voleva esternare nessun tipo di protesta e non è stato frenato neanche dal rispetto per le cose belle della città. Il gesto diventa così simbolo di un malessere sociale che le telecamere potranno testimoniare ma che dovrà essere risolto con altri mezzi.
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prima gli hanno rotto le antenne ora se lo portano proprio via… mah… sempre peggio…
Che bastardi.!!!!.. ma andate a dormì la notte o magari a fa qualcosa de più piacevole … non so se me spiego!!!
ma invece di spaccare il lumacone perchè non accendete il cervello e spaccate invece i parchimetri dell’apm? almeno date sfogo alla vostra indole teppista e allo stesso tempo fornite un servizio utile per i cittadini
io riserverei lo stesso trattamento a loro…poi vedrete che non tireranno più fuori la scusa della “noia”
Spero che ci siano le telecamere e che abbiano filmato tutto
Recintatela con sbarre di ferro munite di telecamere.
non si può mai avere niente di bello e nuovo in città… la lumaca ve la metterei in quel posto…
Penso di avere una cura efficace per l’alto numero di imbecilli nostrani (altro che telecamere!…): bisognerebbe che le loro mamme li mettessero rigorosamente a pane e acqua per una settimana, e poi – civicamente – tante belle battipannate sul sedere in Piazza Mazzini, in prossimità del lumacone. Con pubblico pagante seduto sulle Scalette.
Io l’ho vista proprio ieri sera per la prima volta e devo dire che, oltre a non affascinarmi affatto, ha qualcosa che non va perchè l’acqua invece che finire negli appositi scoli va in giro per le scalette…
Considerazione personale che non pretende di essere d’accordo con i gusti degli altri…
Sono invece molto d’accordo con Filippo Davoli!
Sono una mamma e ritengo che fare il genitore sia davvero il mestiere più difficile del mondo!
Il battipanni non credo sia una grande soluzione (però aiuta) ma imparare ai figli a chiedere scusa e a riparare il danno fatto, anche quando comporta umiliazione, e relativa punizione, credo sia più che giusto.
Se non per altro almeno per insegnare loro di “non fare ad altri ciò che non vorresti sia fatto a te”!
Spesso non basta parlare con i figli, bisogna sempre controllare cosa fanno, dove vanno, con chi, perchè, ecc. ecc.
ci sono pochi controlli notturni purtroppo!
CULTURA!
era troppo delicata per vivere a lungo
A me la lumaca sembrava un pugno in un occhio con il restante dell’architettura maceratese.Invece di cercare il colpevole perchè non si organizza un movimento per togliere la fontana che fa a cazzotti col resto e ripristinare il vecchio corrimano medievale?
non si organizza perché almeno così c’è qualcosa che non sa di muffa e di vecchio in città… il medioevo lasciatelo al 400
…è l’ennesimo atto vandalico che rimarrà impunito e ho paura che non sarà l’ultimo, visti i tempi “notturni” che corrono e la mancanza di controlli… ma quanto sarà difficle a Macerata installare le telecamere di controllo?!…quando si parla di telecamere (a Macerata) sembra che si parli del demonio, ma chi bisogna proteggere? i vandali e i trasgressori in genere o la città in generale.
@ Joll Joll
Proporrei l’inserimento per largo, non per lungo, visto che la lumaca è più larga che alta… 🙂
@ Joll Joll
De gustibus, a me fa schifo, perchè non chimate un critico d’arte a giudicare come ci sta? Secondo me ne capirebbe più di me o di lei… dopoutto se il 99 per cento di macerata è medievale non vedo perchè l’architettura moderna dovrebbe staci bene… bah misteri…
La lumaca è un monumento a Macerata?