Le Associazioni intervengono sulla questione Suap Giorgini:
A seguito dello scomposto attacco “a tutto campo” portato avanti da autorevoli esponenti di Confindustria Macerata anche nei confronti delle nostre Associazioni, sentiamo la necessità di riportare la discussione in merito al SUAP Giorgini al livello di civiltà e di serietà che merita, trovando sterile e riduttivo trattare la questione come una semplicistica diatriba tra “buoni e cattivi”.
Il problema del corretto governo del territorio, del consumo di suolo agricolo, dello sviluppo socio-economico sostenibile, di cui il “caso Giorgini” è un esempio emblematico, sono temi che ormai interessano l’intera cittadinanza e non solo gli “addetti ai lavori”.
Le Associazioni sono portatrici di interessi diffusi, compito riconosciuto anche per legge, pertanto si stanno occupando legittimamente del SUAP in questione avendo chiesto da sempre all’Amministrazione di Macerata, a partire da quella precedente, una discussione ampia ed aperta su una proposta di variante al Piano Regolatore che hanno ritenuto e ancora ritengono sbagliata.
Da parte nostra non abbiamo mai messo in discussione il diritto del privato di curare i propri interessi e non riteniamo nostro compito quello di cercare eventuali colpevoli, nè pensiamo che Confindustria, come parte sociale, sia tra questi.
E’ il Consiglio, eletto da noi cittadini, che rimane sovrano in tema di governo del territorio. Scaricare quindi oggi la responsabilità di eventuali ritardi o danni subiti dalla ditta Giorgini (per effetto di promesse avventate fatte dai precedenti Amministratori, peraltro ancora sconosciuti) su chi è contrario al SUAP, significa semplicemente travisare la realtà dei fatti così come sono avvenuti e verificabili dagli atti ufficiali.
Quello che chiediamo, ancora una volta con grande determinazione, è lo svolgimento di una discussione aperta all’interno della città, capace di coinvolgere anche chi la pensa diversamente da noi. Per questo invitiamo tutti i soggetti – politici, civici e rappresentanti di categoria – come pure le pubbliche istituzioni – ad un dibattito franco e leale da svolgersi di fronte all’intera cittadinanza sui temi che riguardano il governo e l’utilizzo del nostro territorio, fragile risorsa non rinnovabile. Ci auguriamo però che la discussione sia portata avanti a “carte scoperte”, senza che il “caso Giorgini” divenga lo scudo o l’alibi per nascondere altri interessi, pubblici o privati che siano.
Durante il recente incontro che si è svolto tra le varie associazioni e cittadini interessati che si oppongono al SUAP – e durante il quale sono emerse interessanti e concrete proposte per uno sviluppo alternativo di Valleverde – i presenti hanno convenuto sulla necessità di uscire da una logica di pianificazione urbanistica di breve respiro:
La previsione di ulteriore pesante sacrificio di suolo agricolo a scopi urbanizzativi, ovunque esso avvenga, – e a maggior ragione in ambiti di grande qualità come quello di Valleverde e San Claudio -, dovrebbe essere autorizzato solo laddove vi siano evidenti interessi di carattere generale e pubblico e solo dopo aver verificato ogni possibile soluzione che preveda la riqualificazione ed il riuso di parti di città già compromesse e non utilizzate: diversamente si tratterebbe di scelte basate su di un modello ormai superato e insostenibile.
Non è più possibile rinunciare ad affrontare il tema dello sviluppo locale nella sua interezza e complessità procedendo per continue varianti parziali e particolari, pertanto auspichiamo che l’Amministrazione Comunale dia immediato avvio ad una seria e approfondita verifica dello stato di attuazione del proprio PRG e proponga le sue strategie almeno a livello dell’intero territorio comunale ma, ancora meglio si faccia promotrice di un progetto che coinvolga anche i Comuni confinanti a partire da Corridonia.
Ciclo Stile
Comitato Tutela San Claudio Piediripa Valle
Coordinamento Paesaggio Marche
Civicamente
Legambiente Marche
Maceratiamo
Macerata è nel Cuore
Sinistra per Macerata
***
La conferenza stampa di Confindustria:
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La questione SUAP ormai è divenuta di grande importanza per tanta parte dei cittadini per cui è auspicabile che il confronto pubblico proposto dalle associazioni e comitati avvenga al più presto e comunque prima di ogni delibera consiliare.
La presenza di un’azienda a così insalubre rischio, nelle vicinanze del fiume, colpisce non solo la città che la ospita ma tutti i paesi a valle del Chienti.
Come vorrei che Civitanova puzzasse ancora di pesce…
A quando questo dibattito?
A mio avviso il nocciolo del problema non è tanto essere pro o contro le aziende (più o meno salubri) o pro o contro le discariche. Una volta accettato un modello di sviluppo siamo tutti pro. Nè possiamo dire sì alle industrie o alle discariche purchè non a casa mia.
Il problema è invece la carenza del soggetto pubblico che:
non è in grado di controllare;
quando è in grado di farlo o viene avvisato di un pericolo, si gira spesso dall’altra parte per non alienarsi consensi;
se poi se ne accorge spesso è disponibile a chiudere un occhio…
Il Comune di Macerata faccia un serio esame: quali sono le sue competenze nel campo di attività della suap; come potrebbe intervenire; è disposto ad andare fino in fondo; se qualcosa va male chi se ne assume le responsabilità (politiche).
La triste vicenda Ecoservice – Discarica di Morrovalle c deve dire qualcosa.
Sull’associazione degli industriali …passiamo oltre: non hanno partorito niente di meglio che una scontata difesa d’ufficio. In sicilia i loro colleghi hanno messo fuori i mafiosi. Qui da noi un po’ di coraggio in più non guasterebbe
@Angeletti
Qui non hanno detto nulla in merito ai tanti “distratti” che hanno portato (involontariamente, si intende) senza denunciarli denari a San Marino.
‘Il coraggio, uno, se non ce l’ha, mica se lo può dare’, dice Manzoni
@ Cerasi:
Ma cosa c’entra Legambiente e il SUAP Giorgini con gli evasori di San Marino?
Non sono nè la Guardia di Finanza nè la Procura della Repubblica.
In ogni caso – avendo anche io un certo orrore degli evasori fiscali – perchè non va a fare un bell’esposto lei che sembra così ben informato?
Serve anche a questo il coraggio.
@Randazzo
Mi stavo riferendo alla lista, di cui hano parlato tutti i giornai non tanto tempo fa, in cui molti imprenditori, anche della nostra Regione e zona, semberebbe aver portato “del nero” (non di seppia) a San Marino.
Quindi mi stavo riallacciando all’intervento di Angeletti (“Sull’associazione degli industriali …passiamo oltre: non hanno partorito niente di meglio che una scontata difesa d’ufficio. In sicilia i loro colleghi hanno messo fuori i mafiosi. Qui da noi un po’ di coraggio in più non guasterebbe”) in cui, su questo argomento, gli industriali stranamente non hanno avuto nulla da dire….
Chissà forse sono stati zitti su questo argomento perchè, anche se non è previsto dal Codice Civile, evidentemente per alcuni imprenditori è insito (tra le attività professionali, nell’esercizio dell’impresa) evadere le tasse….
per marco rt
vogliamo organizzarlo per l’inizio di settembre
intervengo a nome del Coordinamento per la Tutela del Paesaggio delle Marche che sin dall’inizio della vicenda “SUAP Giorgini” si è attivato per coadiuvare e sostenere, in particolare dal punto di vista tecnico, la meritoria azione del Comitato San Claudio e di Legambiente a difesa del territorio di Valleverde.
Il presente comunicato, riportato integralmente dall’ottima testata di CM, è stato redatto e condiviso da tutte le associazioni firmatarie per cercare di riportare la questione nei termini ed al livello che merita.
Riteniamo infatti che non sia sufficiente relegare il dibattito sulla questione specifica del SUAP – per quanto importante e decisiva per la zona di Valleverde-San Claudio – perchè si rischierebbe di tralasciare il vero e cruciale tema di fondo : quello dell’individuazione di uno scenario strategico di medio-lungo termine per Macerata e territori limitrofi, scenario che non riguarda le sole attività industriali ma tutte le attività antropiche. L’emergere drammatico del problema rifiuti, con i risvolti penali che comporta, dimostra come sia necessario che il Comune capoluogo di provincia assuma un ruolo guida nei confronti delle politiche urbane e ambientali; la temporanea assenza di una guida politica provinciale non deve costituire un alibi per rimandare alcune questioni che rivestono ormai aspetti emergenziali (ambiente e mobilità su tutte)
E ancora la profonda crisi in atto nel settore dell’edilizia residenziale deve essere elemento per ripensare le politiche abitative decise dalle precedenti amministrazioni se non si vuole andare incontro ad una fase di grave depauperamento dei valori del patrimonio immobiliare esistente a fronte di un ulteriore compromissione del territorio periurbano e di una mancata risposta alle effettive richieste del mercato
Questa amministrazione ha davanti a sè il tempo sufficiente per avviare una stagione di ri-programmazione delle scelte del passato e contemporaneamente di avvio di un processo di pianificazione concertata e condivisa sia con i soggetti istituzionali che con quelli portatori di interessi particolari e diffusi
In definitiva il “caso Giorgini” può rappresentare un’irripetibile occasione per iniziare una nuova stagione della Politica maceratese caratterizzata dalla partecipazione consapevole, ampia e trasparente di tutte le componenti attive della società alla determinazione delle scelte. Se il buon giorno si vede dal mattino…