di Alessandra Pierini
L’aria che si respira negli uffici della Provincia di Macerata è oggi quella dell’ultimo giorno di scuola quando si ha la sensazione che ormai si è fatto tutto il possibile. Manca la serenità e la spensieratezza, sostituite in questo caso dall’amarezza per come sono andate le cose e dalla sensazione di impotenza di fronte ad azioni e decisioni di altri.
Si attende a breve la nomina del Commissario e quindi la fine dell’Amministrazione Capponi. Assessori e consiglieri, nel limbo in cui si trovano da giorni, sembrano frastornati
Umberto Marcucci, ancora per qualche giorno Presidente del Consiglio, ha finora mantenuto la posizione di terzietà che il suo ruolo richiede. Vulcanico e iperattivo, in questi mesi, si è speso nell’organizzazione e promozione di eventi, cerimonie, commemorazioni rivolte ai giovani, alle scuole e alla cittadinanza. Oggi è seduto alla sua scrivania e sfoglia le cartelle in cui ha conservato pratiche, depliant e inviti e le passa in rassegna una per una. Appena entriamo ci omaggia con la Costituzione della Repubblica Italiana, pubblicata recentemente dalla Provincia di Macerata e una riedizione de “La sala del Consiglio provinciale: personaggi illustri e stemmi municipali”. Marcucci non ha finora preso posizione sulla questione Lam e sulle conseguenze della sentenza emessa dal Consiglio di Stato ma oggi non si sente quasi più Presidente del Consiglio e, tra “Niente paura” di Ligabue e “Knockin on heaven’s door” dei Gun’N’Roses, canzoni che come un dee jay seleziona dal suo computer, ci dice la sua.
Marcucci, cosa accadrà nelle prossime ore?
“Nei prossimi giorni la Prefettura nominerà un Commissario in conseguenza della sentenza del Consiglio di Stato, dunque il Consiglio provinciale sarà definitivamente sciolto.”
Cosa pensa della sentenza?
“Penso che sia una sentenza che penalizza pesantemente questa provincia. Probabilmente la Lam aveva diritto a partecipare alle elezioni ma è stato solo l’ultimo grado di giudizio a stabilirlo. Il rammarico più grande è che una divisione interna alla sinistra determina conseguenze drammatiche in termini economici, le elezioni costeranno 1.800.000 euro, e in termini politico-amministrativi.”
Possiamo verosimilmente dire che la sua attività sta per terminare. Che bilancio può fare delle azioni svolte dalla Presidenza del Consiglio Provinciale?
“E’ stata un’attività positiva e di grande soddisfazione. Abbiamo stabilito una relazione a 360 gradi con enti locali, scuole, istituzioni, con le due Università, patrimonio del territorio che abbiamo rilanciato. Abbiamo promosso iniziative alle quali hanno preso parte migliaia di studenti, penso al Giorno della Memoria, al Giorno del Ricordo con Quirino Principe, abbiamo consegnato a 1.900 studenti una copia della Costituzione e alcuni Sindaci, ad esempio Cesare Martini di San Severino, hanno ripreso sul nostro esempio a consegnare la costituzione ai diciottenni. Abbiamo lavorato per promuovere la legalità.”
Quali sono le azioni già previste e che si interromperanno?
“Molte sono le cose che andranno perse: un programma di lavori, un bando di concorso lasciato come atto di indirizzo per il 150mo anniversario dell’Unità d’Italia, riflessioni di alto valore scientifico, testimoni viventi di fughe da Berlino Est già contattati per essere ospiti nel giorno della Libertà, testiomoni dei campi di sterminio e della tragedia delle Foibe. Si perdono attività di valore culturale lontane dalla retorica. Abbiamo voluto dare un messaggio di libertà, non condizionato.”
E se invece dovesse fare un bilancio dell’attività della Provincia di Macerata?
“L’attività del Presidente Capponi e della sua Giunta non è stata quella del politicante ma del politico che si proietta nei prossimi 10 o 15 anni, basta pensare alla dorsale informatica e al Piano di Sviluppo Turistico, agli interventi a favore delle imprese e al piano di formazione professionale. Tutto ciò si fermerà con il commissariamento.”
Cosa prevede per il futuro?
“Affronteremo la nuova competizione elettorale con la serenità d’animo che ci viene da 10 mesi in cui abbiamo lavorato con amore, impegno, passione, ideali ed idee. Personalmente sono a disposizione del Popolo delle Libertà, se i coordinatori provinciali e regionali e i loro vicari riterranno utile il mio contributo.”
Tra quasi un anno si voterà per le provinciali e tra due anni per le comunali a Civitanova Marche. Se le chiedessero di scegliere, cosa farebbe?
“Sceglierei la Provincia e il ruolo di Presidente del Consiglio perchè è necessario ridare dignità alle assemblee elettive che hanno perso la centralità con la fine della I Repubblica. In questi 10 mesi con l’aiuto di tutti i capigruppo consigliari ho cercato di ridargli un ruolo e vorrei continuare.”
Pensa che le coalizioni che parteciperanno alle nuove elezioni saranno le stesse?
“Auspico che Franco Capponi possa contare sulla stessa formazione che lo ha portato alla vittoria il 6 e il 7 giugno 2009.”
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Sig. Gentilucci, le paga lei le spese per le nuove elezioni?????? Presidente Capponi, si prepari, vinceremo anche stavolta!!!!!
…..testimoni viventi di fughe da Berlino Est già contattati per essere ospiti nel giorno della Libertà, testiomoni dei campi di sterminio e della tragedia delle Foibe….
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Giustissimo commemorare la caduta del Muro e le Foibe.
Ma forse ci sarebbe ancor più da commemorare gli eccidi nazifascisti in Provincia ed invitare, perchè no, i sopravvissuti alle dittature fasciste cilene e argentine, ad esempio.
Altrimenti le “giornate della memoria” finirebbero solo per essere a senso unico, visto che si fa di tutto per ricordare solo alcuni crimini (sempre i cattivi e mangia bambini comunisti) e si fa di tutto per minimizzare altre ricorrrenze (come il 25 aprile) o non le si ricordano proprio (Vietnam, ad esempio, dove i cattivi e mangiabambini erano in questo caso gli “amici” americani).
Cerasi mi spiace che lei, che interviene su tutto, non si sia reso conto delle celebrazioni organizzate dalla provincia di Macerata per il 25 aprile ed il 2 giugno. Tra gli altri è venuto nella nostra provincia Piero Terracina che ha incontrato la cittadinanza e il mattino seguente gli studenti. Per inciso Piero Terracina è l’unico sopravvissuto di una famiglia di 8 persone dal campo di sterminio di Auschwitz. Poi il resto lo legga o sul sito dell’Università di Macerata o di Camerino o sul sito della Provincia. Per conoscere il Giorno della Libertà, cerchi la legge 61 del 2005.
Caro Marcucci,
lei mi insegna che se accomuni diverse celebrazioni è facile, poi, porre l’accento su quello che si vuole.
E non a caso, se non erro, mi sembra che quest’anno lo stravolgimento della Resistenza sia venuto da quella lucida, profondissima e acuta mente del consigliere della Lega.
Per quanto riguarda la legge io so di cosa parla, mentre a volte sembra che i consiglieri di centrodestra, della Provincia ma non solo, sembrano conoscerla poco o interpretarla come meglio gli aggrada.
Infatti, mi corregga se sbaglio, sulla legge c’è scritto che l’abbattimento del Muro è l’evento simbolo per la liberazione dei Paesi oppressi e auspicio di democrazia….
Mi sembra pure, ma anche qui mi coregga se sbagio, che la legge ricordi che devono essere organizzate comemorazioni ufficiali e momenti di approfondimento che illustrino il valore della democrazia e della libertà evidenziando OBIETTIVAMENTE gli effetti nefasti dei totalitarismi passati e presenti.
Però poichè il Presidentissimo ha la fissa patologica dei cattivi comunisti mangiabambini ecco che spesso si accendono le luci SOLO su certi totalitarismi e non c’è nemmeno una parola su altri totalitarismi, guarda caso di ispirazione di destra e parafascista.
Sarà sicuramente un caso (perchè un vero democratico, come lei, mi insegna che lo spirito della legge 61 riguarda TUTTI i totalitarismi che sono TUTTI da condannare) ma c’è una certa allegia da parte della Provincia (guarda che caso retta dal centrodestra) per ricordare anche le dittature fasciste argentine, portoghesi, cilene o spagnole.
E mi sembra, ma anche qui sicuramente io sbaglio, che il 25 aprile (senza il quale non ci sarebbe stato alcun 2 giugno ne alcun giorno della memoria) sia per molti di voi una ricorenza di cui siate quasi “costretti” a ricordare, ma che fareste volentieri a meno.
Ripeto quanto già detto, lei continui ad occuparsi di tutto, purtroppo però è poco attento a quanto la provincia di centrodestra, e non di sinistra, ha organizzato. Provincia che ha ricevuto, tra l’altro per la prima volta negli ultimi 15 anni, e guarda un pò proprio per le celebrazioni del 25 aprile, per la bontà stessa delle iniziative, il patrocinio del MIUR. Continui con le sue disattente osservazioni.
alla fine non vince nessuno, ma perde senz’altro tutta la cittadinanza che si sobbarca 1800000 euro per le nuove elezioni che sono sicuro saranno condite, da una altissima percentuale di astenzionismo.
scusate ho sbagliato astensionismo , non con la z come ho scritto prima
Sguissss…. Sguisss….
Anche a chilometri di distanza si sente che sta scivolando, tentando disperatamente di arrampicarsi sugli specchi.
Però, con i suoi interventi, aiuta la popolazione a capire.
E se la popolazione capisce poi cresce.
E se cresce evita poi di cadere nei trucchi dei saltimbanchi.
Se a degli appunti si replica con generiche e forvianti risposte si comprende come un politicante si rapporta on la popolazione.
Il politicante, colto in castagna, glissa, evita di rispondere, fa finta che non gli vengano fatte le domande, sposta l’argomento, la butta sul piano personale, dribla gli argomenti scomodi, risponde fischi per fiaschi…
Fischi per fiaschi proprio come sembrerebbe fare lei che, per spostare l’argomento e cercare di tirare acqua al suo mulino, introduce il MIUR (che non c’entra NULLA con il mio precedente intervento) come se il MIUR fosse la massima-assoluta-inequivocabile-unica fonte legittimata a dare patenti sulla Resistenza (cosa tra l’altro NON vera).
Però così facendo lei cerca di evitare di replicare a quanto ho scritto e cioè che sembrerebbe che la Provincia, nel Giorno della Memoria, ricorda soltanto alcuni totalitarismi (guarda caso sempre qelli dei cattivi comunisti) ma si dimentica di far presente che ci sono stati altrettanti abominevoli totalitarismi fascisti.
E non a caso, nella sua NON risposta, non ha nulla da dire in merito all’osservazione che le ho fatto: come mai (visto che si dovrebbero ricordare TUTTI i totalitarismi, perchè questo è il senso della Giornata della Memoria) non si ricordano i totalitarismi fascisti di Spagna, Portogallo, Argentina, Cile???
Chissà: forse perchè ricordare il totalitarismo fascista argentino poi potrebbe portare a ricordare alcuni italiani che furono grandi amici del regime dei generali (uno su tutti Licio Gelli).
Italiani che poi cercarono (un esempio su tutti la P2) di sovvertire l’ordine democratico in patra.
E guarda caso sia Gelli che Berlusconi hanno avuto a che fare con P2.
Ma è solo sicuramente un caso che la Provincia, per il Giorno della Memoria, guardi SEMPRE ai cattivi comunisti ma dimentichi (chisà poi perchè, visto che vi glorificate di essere democratici) di guardare ai regimi fascisti…