“Chi ha violentato il Chienti
deve essere identificato
E deve pagare”

CHIAZZA SUL FIUME - La denuncia delle associazioni ambientaliste

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di Laura Boccanera

<<Il Chienti è stato massacrato, quanto successo è l’ennesimo scempio perpetrato nei confronti di una zona protetta>>. Non tardano ad arrivare i commenti delle associazioni ambientaliste che denunciano lo sversamento di sostanze e liquami all’interno del fiume. <<Aspettiamo i risultati dell’Arpam – afferma Giorgia Belforte di Legambiente – poi però esigiamo che chi ha violentato il fiume venga identificato e paghi>>.  <<Sono tante le situazioni di illegalità che puntualmente ci vengono segnalate – aggiunge Maria Grazia Pierluca di Cittàverde – Purtroppo occorre sottolineare che vi sono ancora colpevoli ritardi nelle operazioni di messa in sicurezza e Bonifica di siti industriali inquinati e inquinanti per i quali il Ministero dell’Ambiente ha chiesto l’intervento della magistratura. Possiamo paragonare il fiume Chienti ad un grande ammalato che necessita di terapie intensive ma che viene curato con l’aspirina. Non è possibile lasciare un Sito Nazionale come il bacino del Chienti da anni in una grave stato di inquinamento da sostanze chimiche cancerogene, mutagene e tossiche in balia degli inquinatori. La politica e le istituzioni che vi hanno varie competenze non possono pensare che questa grande risorsa ambientale che è il Chienti possa essere lasciato praticamente incustodito,non sorvegliato e poco monitorato>>.

Intanto già  domani si dovrebbe venire a conoscenza dei primi risultati derivanti dalle analisi Arpam; sul caso i Carabinieri hanno consegnato questa mattina una nota informativa alla Procura.



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