Da Narciso Ricotta, capogruppo del Pd:
Ho letto le lacrime di coccodrillo del Consigliere Comunale Carlini di Pensare Macerata che in sostanza dice: in Commissione Urbanistica ho votato per Carelli Presidente ma non ero d’accordo. Intanto ricordo a Carlini che il voto che si può esprimere in Commissione ed in Consiglio è favorevole (si) o contrario (no) o astenuto: non esiste il voto si ma non sono d’accordo! Non condivido, inoltre, il giudizio di Pensare Macerata sul lavoro svolto dalla Commissione Urbanistica la scorsa consigliatura che mi pare eccessivamente severo: ricordo ad esempio la positiva riforma del regolamento edilizio che è oggi in Regione all’avanguardia in tema ambientale. Infine sul tema della discontinuità rilevo come la stessa di per sé non sia un valore e che il programma della coalizione prevede il completamento di tutte le azioni amministrative ancora in corso lasciate dalla precedente amministrazione. Pertanto invece di discontinuità mi pare più opportuno parlare di giusto rinnovamento: questo punto è stato infatti marcato fortemente dal Sindaco (non con il tenersi la delega all’Urbanistica come aveva già fatto pure Meschini) ma con la scelta di una giunta totalmente rinnovata. In questa sede e nelle nomine che si dovranno fare negli enti ed aziende partecipate si misura il rinnovamento legato ad una nuova storia: spero però che il rinnovamento sarà sostenuto da Carlini anche quando il Sindaco dovrà conferire importanti incarichi per lo Sferisterio e per il Teatro Lauro Rossi. Invece i ruoli istituzionali sono governati da altre regole: la volontà popolare che elegge i consiglieri e lo Statuto del Comune che prevede che ogni Consigliere fa parte di una Commissione e che i membri della Commissione al loro interno eleggono a maggioranza il Presidente. Carelli è stato eletto Consigliere Comunale per i consensi ricevuti e Presidente della Commissione Ambiente e Territorio perché su 9 commissari che hanno partecipato al voto (la Commissione è composta da dieci membri) 8 gli hanno dato il loro consenso ed uno ha votato scheda bianca”.
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Ricotta, in politichese, dice a Pensare Macerata che dovrà protestare anche quando Bianchini sarà messo a capo di Sferisterio o Lauro Rossi e non si può che dargli ragione.
Il vero rinnovamenento ci potrebbe essere se a Bianchini fosse dato un ruolo NON RETRIBUITO che scaccerebbe i dubbi che tanti maceratesi hanno sulla sua volontà di vero rinnovamento.
Ma tutto può succedere, io sono fiducioso (ancora..)
Veramente Roberto il discorso è (nemmeno tanto mascherato) un’altro: non rompete le balle che poi (con le vostre stesse motivazioni) noi le romperemo quando ci sarà da votare Bianchini quale Sovraintendente al Lauro Rossi….
Quello che però mi preme sottolineare è come un cosa ovvia diventi, improvvisamente, una connotazione positiva.
Se ci sono dei regolamenti comunali vecchi credo sia lapalissiano che, se un Comune ne fa uno NUOVO, quest’ultimo, al confronto di quelli VECCHI degli altri Comuni è un passo avanti.
Se tutti regolamenti dei Comuni marchigiani non prevedono nulla riguardo al risparmio energetico OVVIO che se un regolamento (uno solo) ne parli -seppure brevemente- qust’ultimo regolamento, rispetto a tutti gli altri, sia più innovativo, più moderno, più all’avangardia…….
………………..Ma se poi domani tuti gli altri regolamenti Comunali ne parlassero appena-un-pochino-di-più di quanto è scritto sul regolamento “nuovo” ecco che questo regolamento -rispetto ai regolamenti di tutti gli alri Comuni (che sono più reenti)- diventa automaticamente sorpassato, visto che il confine è stato spostato più avanti.
Quando permisero a tutti i maschi di votare, rispetto a prima quando si votava per censo, era un grosso passo avanti, una legge rivoluzionaria…
………Ma quando permisero, nel 1946, di votare anche alle donne la legge che indicava il voto a tutti i maschi (rivoluzionaria fino a 3 secondi prima) è diventata automaticamnte vecchia ed obsoleta…
… Ma perchè non la smettono “di prenerci per le mele”, come dice Guccini
Ricotta…un buon comico!!!!
“avanti popolo alla ricotta…bandiera rotta,bandiera rotta la trionferà…”
Caro Ricotta, Mi aspettavo un qualcosa di nuovo e soprattutto una maggioranza più compatta, il primo giorno di legislatura, avete presentato emendamenti al vostro programma da scolaresca di scuola serale per ottenere la prima media. Poi presidenti e vicepresidenti di Commissione con un grande vogliamoci bene. Tutto questo per ricordarvi di non ripetere lo stesso stile per le municipalizzate. L’APM ha prodotto ottimi e coraggiosi risultati, vi chiedo per il bene di Macerata, di non rovinare quanto di positivo è stato fatto. Mi rendo anche conto che con l’uscita del consigliere Borgiani dal proprio partito, abbiamo raggiunto in consiglio comunale la bella cifra di 13 gruppi Consiliari. Tredici interventi su ogni argomento in oggetto, il deserto in aula sarà inevitabile. Se il rinnovamento, come si dice largo ai giovani lo interpretate in questa maniera, voglio rimanere dove sono, con la volontà di continuare le mie battaglie per una Macerata migliore e soprattutto difendere con determinazione le proprie tradizioni di capoluogo.
Caro Tacconi è dal 1994 che, eccetto rari casi, la qualità del Consiglio Comunale è in discesa….
dobbiamo tutti ammirare la lezione politica offerta da Ricotta: “si vota SI, NO o ASTENUTO. Il neo-eletto Carlini come ha fatto a non ricordarlo?
Doveva votare il Sig. SI come presidente della Commissione o in alternativa la Sig.ra NO……ma mi pare che nessuno dei 2 fosse disponibile!!!! ( ASTENUTO non si è fatto vivo).
Andiamo Ricotta!!!!!
E’ evidente la prepotenza del grande partito che impone i propri diktat e che accetta malvolentieri il dissenso degli alleati.
Ricotta come Berlusconi? Direi di sì.
E poi un po’ di umiltà: avete vinto per un pelo di ….. ed è evidente che non siete in grado di andare incontro alle critiche che vengono dai cittadini; non vi sfiora l’idea che forse qualcosa avete sbagliato negli ultimi 5 anni?
Ma Ricotta è tutto d’un pezzo e non cede di un cm.
Ah Ah Ah