Numeri da brivido quelli sull’economia della provincia di Macerata nel 2009 emersi al termine della prima giornata del congresso provinciale della Cgil.
Il numero dei disoccupati ha ampiamente superato quota 10000, raggiungendo 11700 unità contro le 8753 dell’anno precedente.
In netto aumento anche la quota di lavoratori iscritti alle liste di mobilità: nel 2008 erano 1850, mentre lo scorso anno sono diventati 2707, per un totale di .087 addetti rispetto ai 2800 del 2008. Negativo anche il quadro dei disoccupati o inoccupati censiti dai Centri per l’impiego: sono aumentati dagli 8753 del 2008 agli 11709 nel 2009.
Il discorso non migliora quando si parla di nuove assunzioni: solo il 12% dei contratti è a tempo determinato. Nel resto dei casi si tratta, invece, di contratti a tempo determinato (50%), intermittente (13%), interinale, di apprendistato e flessibili. In peggioramento anche i dati sul numero di imprese maceratesi che sono state costrette a fare ricorso alla cassa integrazione.
In duecento hanno avuto bisogno della cassa integrazione ordinaria e in quaranta di quella straordinaria. In diciannove casi sono stati applicati contratti di solidarietà.
Stando a quanto emerso dalla prima giornata di lavoro, questi numeri sono però destinati a lievitare ulteriormente.
La Cgil, guidata a livello provinciale da Aldo Benfatto, si sta concentrando su venti procedure di licenziamento aperte in Confindustria Macerata e su una decina di attività in fase di cessazione o di fallimento. Anche in questo caso, si tratta di realtà produttive molto importanti per il territorio come Antonio Merloni, Ceramica Adriatica, Lapredil, Sira, Pelletterie 1907, Guzzini, Teuco, Villeroy Boch, Iltech, Samp.
“solo il 12% dei contratti è a tempo determinato. ” ? Forse c’è un errore ? Penso si voleva scrivere (in)determinati, detto questo, 3000 posti di lavoro in una piccola provincia come quell di Macerata sono una enormità ! 🙁
Questi sono i reali problemi…è mai possibile che nel 2010 la gente rimane ancora senza lavoro e per di più senza nessuna prospettiva per il futuro ? Il lavoro e la casa devono sempre e comunque rimanere temi centrali della politica ma in Italia si pensa ad altro…
Ho il sospetto che questi posti di lavoro non verranno mai più recuperati, spero che sia una crisi ciclica, ma credo che non lo sia affatto.
Un sincero augurio di bruciare all’inferno a chi sta causando, per proprio tornaconto personale, l’impoverimento della classe media!
“solo il 12% dei contratti è a tempo determinato. ” ? Forse c’è un errore ? Penso si voleva scrivere (in)determinati, detto questo, 3000 posti di lavoro in una piccola provincia come quell di Macerata sono una enormità ! 🙁
Questi sono i reali problemi…è mai possibile che nel 2010 la gente rimane ancora senza lavoro e per di più senza nessuna prospettiva per il futuro ? Il lavoro e la casa devono sempre e comunque rimanere temi centrali della politica ma in Italia si pensa ad altro…