di Alessandra Pierini
Di Cosmari parlano tutti, dal politico impegnato all’esperto di salute dei cittadini, dal cittadino appartenente al comitato antidiscarica al residente di Sforzacosta e dintorni al quale, suo malgrado, ogni giorno un odore inconfondibile ricorda la presenza del termovalorizzatore. In pochi però hanno varcato la soglia dei rassicuranti uffici per entrare in quello che sembra essere a tutti gli effetti “l’aldilà” dei rifiuti. La nostra guida è Mauro Caporalini, responsabile della produzione e il nostro viaggio inizia, come nella migliore tradizione, dall’Inferno, luogo riservato all’RSU (Rifiuto Solido Urbano).
Attraversiamo la soglia della porta che dà verso l’interno dell’impianto e ci ritroviamo in un rumoroso spazio all’aperto, continuiamo a camminare fino ad un capannone dove la luce non entra e tutto è scuro e ferroso. I mezzi arrivano qui carichi di rifiuti che vengono pesati per stabilire il costo dello smaltimento e scaricati nella fossa di accumulo. Il loro cammino è illustrato in uno schema che Caporalini ci descrive minuziosamente proprio dal punto in cui inizia la vera tortura per “l’indifferenziato”: “I rifiuti vengono triturati dal mulino a martelli, poi vengono ripresi da un nastro trasportatore, il quale li fa passare sotto un separatore magnetico che capta il materiale ferroso contenuto, dopodichè arrivano al vaglio di selezione. Qui la strada si divide, da una parte va il materiale organico, comunemente detto “umido”, dall’altra va il “secco”. Per quanto riguarda l’organico, esso viene introdotto in un cilindro biostabilizzatore, all’interno del quale viene sottoposto ad un processo di fermentazione aerobica accelerata, per poi passare in un capannone dove è sottoposto per 15 giorni ad operazioni per la maturazione, al termine delle quali il suo volume si è ridotto di molto perciò è pronto per diventare terra di copertura per la discarica.”
Sorte ben diversa tocca invece al secco che va ad un classificatore ad aria il quale separa la frazione leggera da quella pesante. La componente leggera viene ulteriormente deferizzata e sminuzzata fino a ridursi in una sorta di coriandoli che vengono inviati alla pressa pellettizzatrice. I pellets che si ottengono hanno grande potere calorifico e rappresentano il C.D.R. (combustibile derivato da i rifiuti). Alla componente pesante tocca la “pena” peggiore rappresentata nel nostro Inferno dei rifiuti dal forno a griglia. Da un oblò osserviamo le fiamme dall’inaudita potenza divoratrice. “Qui la temperatura è tra i 950 e i 1000 gradi – ci avvisa Caporalini – da qui proviene il riscaldamento e l’aria condizionata di tutto l’impianto.”
In questo girone infernale non vengono trascurati neanche i fumi: “I fumi – spiega Caporalini – passano attraverso la fase di post-combustione e vengono a contatto con la caldaia che riduce al minimo la produzione di diossine, poi passano nella torre di assorbimento acidi in cui vengono investiti da un getto di bicarbonato il quale reagisce formando dei sali che vengono inviati ad aziende che li utilizzeranno nella loro produzione. Il resto dei fumi viene lavato per poi arrivare attraverso il camino nell’atmosfera.”
L’impianto produce anche energia elettrica, tanto che nel corso del black out il Cosmari ha continuato a lavorare. E’ chiaro che un impianto di questo genere richiede una costante supervisione, qui si lavora 24 ore al giorno e tutti i giorni.
Il Purgatorio del Cosmari è nell’area di produzione del compost di qualità dove scontano la loro pena materiali organici provenienti dalle grandi utenze, il verde proveniente dalle potature e i fanghi. Questi materiali vengono controllati all’arrivo e poi accumulati, si passa allora lla triturazione. Le tre componenti vengono poi miscelate in opportune percentuali e sottoposte alla fermentazione aerobica. Dopo la stabilizzazione il compost viene ulteriormente raffinato e ripulito e il prodotto finale è impossibile da collegare a quello iniziale. I rifiuti si sono trasfigurati e trasformati in una polvere piuttosto sottile e dall’odore molto leggero. “Oggi è un giorno di promozione – dice la nostra guida – normalmente il compost viene venduto, oggi lo regaliamo in piccole quantità ai privati.”
Giungiamo finalmente all’ultimo capannone. Forse definirlo Paradiso è una forzatura ma è anche vero che in quest’area si soddisfano molte delle condizioni ideali nella raccolta dei rifiuti. Innanzitutto qui arrivano raccolti in maniera virtuosamente differenziata e i la maggioranza dei rifiuti giunti in questo capannone saranno reinseriti da centri specializzati per il recupero dei materiali. “In questa fase – va avanti Caporalini – recuperiamo carta, plastica, ferro e alluminio. Viene fatta una selezione manuale dei rifiuti da valorizzare che vengono passati attraverso un separatore magnetico per poi essere imballati da una pressa.” Le coloratissime balle fanno mostra di sè nel piazzale che, immerso di luce, sembra essere il luogo ideale per i rifiuti, un vero Paradiso.
Il nostro viaggio termina qui ma considerando la sorprendente quantità di rifiuti che abbiamo visto in questo breve giro e che probabilmente si è accumulata nel giro di pochi giorni, non possiamo che riflettere sulla strada da prendere in futuro. “Il Cosmari è un impianto un po’ troppo piccolo rispetto alle nostre esigenze – ci dice Caporalini – sarebbe necessario ampliarlo. Si sta anche pensando di installare pannelli solari sui tetti.” Certo è che se non vogliamo che il nostro territorio diventi un vero Inferno è giunto il momento di ripensare ad una politica di gestione dei rifiuti che prenda il via dalla riduzione della produzione, per continuare attraverso una raccolta molto più consapevole e termovalorizzatori e discariche sono solo l’ultima tappa di un cammino che parte da lontano.
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L’inchiesta tra i cittadini, “Siamo rassegnati a convivere con questi odori nauseanti”:
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Insomma è tutto sicuro, salutista, perfetto: un fiore all’occhiello che tutto il mondo ci invidia…..
L’unico insignificante, insulso, ridicolo punto negativo e che il complesso sia piccolo, purtroppo…..
……..
…….. (ed il non detto, ma è voce che circola in città da tempo, è che magari con 2 o 3 camini tutto potrebbe essere risolto)
Peccato che ad una certa età si scopre che Babbo Natale non esiste, così come non esiste la favola del Cosmari dal camino buono.
Il camino va chiuso, subito, senza se e senza ma e va potenziata ai massimi liveli la raccolta differenziata: ci sono realtà che in pochissimo tempo sono arrivate ad avere una raccolta differenziata di oltre il 60-70%… Noi siamo 20 anni almeno che facciamo differenziata (prima solo “volontaria” nei cassonetti, poi in ogni appartamento) ma non riusciamo a potenziarla come si dovrebbe….
Erano gli anni 80 e raccoglievo le firme contro il Cosmari. Negli anni pero’ il Cosmari ha dimostrato di operare bene ed ora auspicherei un suo potenziamento.Giusto parlare di recupero, di diminuzione dei rifiuti, giusto persino parlare del sesso degli angeli se vogliamo, ma poi dobbiamo calarci nella realtà.
Gli angeli non sappiamo se esistono, ma i rifiuti si e sono sempre di piu’. Non vengono dalle lontane galassie, ma sono prodotti da noi ed in qualche modo dobbiamo eliminarli. Raccolta differenziata in primis, per quanto come cittadini ci impegniamo a fare, poi recupero poi? meglio incenerire in modo controllato che abbancare lasciando le conseguenze alle future generazioni. Se ognuno di noi vorrà impegnarsi allora avremo meno incenerimento e meno abbancamento. Domani sorgeilsole.Vedremo
“ogni giorno un odore inconfondibile ricorda la presenza del termovalorizzatore”
Spero che la signora Pierini non si offenda, ma questa affermazione dimostra che si è capito poco di ciò che fa il Cosmari e di quali sono i problemi che genera.
Al signor Sorgeilsole (ma è il nome o il cognome?) vorrei poi far presente che anche la sua frase “meglio incenerire in modo controllato che abbancare lasciando le conseguenze alle future generazioni” ha poco senso. Al di là comunque di stravaganti preferenze (è come scegliere tra un dito in un occhio e un pugno nello stomaco), è possibile evitare sia l’uno che l’altro. Se c’è la volontà politica…
Una provincia di 57 comuni con con soli trecentomila abitanti , che non riece a realizzare una discarica per i suoi rifiuti e che utlizza anche un inceneritore che dovrebbe essere addirittura ampliato ….cose da pazzi .
Dico una sola semplicissima ragione per cui si dovrebbe spegnere la linea di incenerimento: l’ubicazione dell’impianto , una valle stretta che trattiene al suo interno tutte le varie emissioni del camino , lasciandole ricadere sui vicini abitati di sforzacosta , casette verdini , passo del bidollo e pollenza scalo.
Ritengo l’impianto inadeguato e collocato nel posto sbagliato perché non è possibile che frazioni come quella di Sforzacosta debba subire i cattivi odori, malgrado il Comiato Anna Menghi nel 2005 fece votare una mozione che impegnava l’Amministrazione comunale a far spostare altrove la lavorazione della frazione organica (ovviamente la giunta Meschini non fece nulla). Non siamo contro l’idea del Consorzio dei Comuni per la gestione dei rifiuti, siamo contro quell’impianto, nato male su cui si sono spesi fiumi di demnaro e senza risultati concreti per la qualità della vita dei Cittadini.
La mozione è stata votata nel 2005.
Perchè non venne presentata nel 1997?
Cerasi prendi in giro o scherzi? Tu dove eri quando l’amministrazione Menghi attaccò apertamente il CONSMARI da sola contro tutti, e io in persona bloccai la lavorazione della FOS e presentai un certificato di una Università che certificò all’epoca il mancato rilevamento delle diossina e metalli pesanti. Ma informati prima di sparlare e fare il sapientino.
E’ uno dei motivi per cui è caduta l’amministrazione Menghi e lei lo sa benissimo!!!!!
Quando leggo che il rifiuto viene “valorizzato” bè…io mi sento preso per i fondelli!
Intanto ringrazio Dio di non abitare nelle vicinanze. Tra poco dovrò scegliermi dove andare ad abitare…di sicuro ho escluso a priori sforzacosta, casette e pollenza, e non per il cattivo odore.
http://it.wikipedia.org/wiki/Inceneritore#Studi_epidemiologici
Se torniamo sull’argomento CON.SMA.RI. solo in campagna elettorale allora è solo una farsa, a parte il Comitato Anna Menghi che dal 1997 non ha mai smesso di occuparsene. Comunque io da presidente di Circoscrizione ci sono entrata più volte è non era di sicuro tutto questo splendore: anzi, il fatto è che l’impianto nato per separare i rifiuti no prevedeva l’inceneritore,perciò al dilà del fatto che non doveva comunque sorgere lì, mi senbra logico affermare che il camino NON DEVE FUNZIONARE, lo domostra anche il fatto che è vergognoso avere un ‘impianto del genere vicini all’oasi dell’Abbadia di Fiastra. Di che vogliamo continuare a parlare? Basta dire che anche la regione non autorizza la costruzione di nuovi impianti del genere, perchè allora la Provincia di Macerata deve continuare a discutere di questo argomento, tanto meno non deve neanche pensare al suo ampliamento. Si deve solo fare una vera e seria racolta differenziata
E FOSSO MABIGLIA DI CINGOLI , SITUATO DAVANTI AD UNO DEI BORGHI PIU BELLI D’ITALIA BALCONE DELLE MARCHE FIORE ALL’OCCHIELLO DEL TURISMO DELL’ENTROTERRA CON IL PARCO ACQUATICO VERDE AZZURRO IMPRESA TURISTICA UNICA IN TUTTA LA REGIONE , DOVREBBE ESSERE IL LUOGO DEPUTATO ALL’ULTIMO STADIO DI QUESTO GIRONE DANTESCO ? IL PIÚ INFIMO? GIRONE DANTESCO CHE MALE FUNZIONA GIÁ DAI PRIMI “CERCHI” E QUANDO ANCHE LA PROGRAMMAZIONE IMPIANTISTICA DEL CICLO DEI RIFIUTI CHE PARTE DALL’ALTO NON É RISOLTA , ANZI FÁ ACQUA DA TUTTE LE PARTI? QUANDO SI ATTUA UNA POLITICA SULLA LOCALIZZAZIONE DEGLI IMPIANTI SCADUTA E VECCHIA DI 11 ANNI ( PIANO PROVINCIALE DEI RIFIUTI) ? QUANDO SI BAYPASSANO CLASSIFICHE DI STUDI APPROVATI ( RELAZIONE TECNICA COMARI DEL 24.05.2010) PER FAVORITISMI POLITICI? QUANDO IL COSMARI MANDA AVANTI UN PROGETTO DEFINITIVO (IN ATTO A FOSSO MABIGLIA DI CINGOLI ) SU CUI PENDONO PESANTI DUBBI DI LEGITTIMITÁ E LEGALITÁ MA NONOSTANTE QUESTO IL COSMARI, NON AUTORIZZATO SOGGETTO PROPONENTE, PROSEGUE IMPERTERRITO, SENZA ASCOLTARE E SENZA LA VOLONTÁ CITTADINA E COMUNALE ? QUANDO LO STESSO COSMARI NON HA MAI INFORMATO I CITTADINI E MAI SI É COMFRONTATO CON LORO NONOSTANTE LE INNUMEREVOLI ASSEMBLE CITTADINE A CINGOLI? QUANDO IL COSMARI É UN SOGGETTO INCOMPETENTE ALLA LOCALIZZAZIONE DI IMPIANTI DI DISCARICA? VI SEMBRANO QUESTI I LUOGHI DEPUTATI ALL’ULTIMO ANELLO DI QUESTO GIRONE DANTESCO? VOGLIAMO VERAMENTE UCCIDERE QUESTI LUOGHI? VOGLIAMO VERAMENTE UMILIARE IL CUORE DELLE MARCHE?
VOGLIAMO DAVVERO DEOPUTARE QUESTI LUOGHI AL PIÚ INFIMO ANELLO DI UN GIRONE DANTESCO CHE SE NON CANTATI DA DANTE SONO STATI CANTATI DA DUSTIN HOFFMAN/SPACCA NEL LORO ULTIMO CONTRADDITORIO SPOT SULLA BELLEZZA PARADISIACA DEL NOSTRO TERRITORIO! VERGOGNA VERGOGNA E VERGOGNA . ALLORA GUARDATE QUESTI LUOGHI PRIMA DI PASSARE AD ALTRO E FAR FINTA CHE IL PROBLEMA NON VI RIGUARDA! LE MARCHE , QUELLE BELLE, SONO ANCHE VOSTRE!
http://www.panoramio.com/favorites/2763936
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Lei ha scritto che la mozione era stata presentata nel 2005.
Io ho solo chiesto perchè non venne presentata nel 1999…. Perchè si arrabbia?
Era lei che doveva specificare (nel suo primo post) che nel 1999 avevate messo in atto altre misure.
Da come aveva scritto sembrava che, fino al 2005, non vi eravate interessati della cosa….
(PS: prima di voi, negli anni ’80, già altri avevano “attaccato” l’inceneritore)
lei Cerasi dovrebbe sapere che da novembre ’97 al luglio 1999 l’amministrazione era giudata dala giunta Menghi e una amministrazione comunale non presneta mozioni, a parte che all’epoca non c’era ancora il Comitato Anna Menghi. Le mozioni le presentano i Consiglieri comunali ecco perché mi arrabbio come dice Lei. Le cose all’epoca contro il CONSMARI le fece solo l’amministrazione e non i consiglieri
La sua giunta di Centro sinistra Cerasi fece “accendere ” l’inceneritore durante l’amministrazione Maulo. Si Informi, fu uno dei motivi per cui Maulo non fu ricandidato dalla sinistra
Continuo a non capire il senso del sue repliche.
1) Da come aveva scritto (il primo post) mi era sembrato che del Consmari vi fosse interessati SOLO nel 2005: mi scuso se ho interpretato male, interpretazione dovuta come detto dal suo scrivere.
2) Su Maulo vedo che è molto più informato lei, che era fuori daqlle discussioni, di chi ha fatto le riunioni ed ha scelto i perchè ed i percome della decisione di non ripresentare Maulo (tanto che corse da solo, se non ricordo male).
Non vorrei che lei desse troppa importante alle voci non confermate di corridoio o alle frottole, che si dissero all’epoca, poichè la scelta (non felice) di candidare Quagliani, a quanto ricordo, c’entra veramente in modo molto, molto, molto marginale rispetto ai diversi motivi per cui Maulo non vene riproposto, da buona parte di coloro che l’avevano sostenuto nel 1994.
3) Visto che continua a ripetere che nel 1999 ci fu una “congiura di palazzo” contro l’Amministrazione (cioè una cosa “interna”) potrebbe spiegare dettagliatamente quali furono imotivi per cui la stragrandemaggioranza dei consigieri mandò a casa il Sindaco (cioè la cosa “esterna” che vide la città) visto che i giochini interni e le motivazioni non si sono mai chiaramente capite.
Dopodiche, visto che molti attori dell’epoca sono tutt’ora candidati, si potrebbe invece anche chiederemaggiori spiegazioni anche a loro.
Il fare vittimismo, lasciando semrpe intendere chissà (cosa ma senza mai spiegare cosa), non credo porti molti voti.
Lascite perdere. sto assistendo al movimento delle marionette contaminate dalle basse leve della politica….. I rifiuti li produco, li producete….. Smettetela di piagnucolare, il CONSMARI che lo vogliate o no, sta lavorando ininterrottamente per liberarci quotidianamente dall’immondizia!!! lo avete capito questo? Il politichese lasciatelo da parte!
Caro Bufalo, se per lei pensa che l’inceneritore è la soluzione definitiva ai rifiuti è libero di farlo.
Credo che comunque anche lei si renda conto della pericolosità di tale tecnologia, sbandierata come all’avanguardia, ma che in realtà produce anche tumori.
Sappiamo tutti benissimo che bruciare una cosa non significa eliminarla ma trasformarla in qualcosa di diverso: qualcuno direbbe energia… io direi invece soldi (http://it.wikipedia.org/wiki/CIP6) e morte.
Non comprendendo la materia, mi piacerebbe sapere di più su cosa ci sia dietro e quali sono gli interessi in ballo, ma posso anche fare a meno di togliermi questa curiosità, perchè sono più interessato a vedere i problemi risolti.
Pertanto se l’inceneritore risolve il problema di spazio per accatastare i rifiuti, una politica di “rifiuti zero” potrebbe risolvere i problemi causati dall’inceneritore. Non dico che sia facile, ma non credo nemmeno che sia utopistico, basta la volontà della gente.
Un giorno (sicuramente lontano) ci arriveremo, nel frattempo non mi accontento.
Sinceramente, di ringraziare l’inceneritore, non me la sento. Sarei disposto a ringraziare invece chi il problema lo risolve in maniera definitiva.
Ovviamente non parlo del CONSMARI, piccola realtà che gioca secondo le regole scritte da altri, ma della volontà della classe politica nazionale…ma l’aria che tira in quei posti è simile a quella che si respira sulla superstrada tra macerata a pollenza, se poco poco tiri giù il finestrino.
Bufalo o come ti chiami, vai a Sforzacosta e raccontagli la tua storiella però mettici la tua faccia
Ricorda malissimo, caro Cerasi. Maulo, non ricandidato, chiese ed ottenne di essere capolista dell’attuale PD. Conoscendo il rigido codice comportamentale interno della sinistra, la domanda sorse spontanea: se Maulo non era ricandidabile come sindaco, perché mai poteva esserlo come capolista?
@Filippo.
Ho scritto che non ricordavo precisamente.
Ero sicuro che nel 1999 l’amico Gian Mario era in corsa, ma non ero certo se come Consigliore o come candidato Sindaco.
I motivi, per cui lo presentarono come capolista, dovresti chiederli agli allora dirigenti del Pds…
Io so solo che ad un certo punto, nelle discussioni, venne fuori l’ipotesi di cambiare totalmente Giunta è lasciarlo al timone.
Ipotesi che venne scartata.