Da Vittorio Lanciani, candidato sindaco della lista “Essere Macerata”:
“Siamo ai titoli di coda”. La candidatura a sindaco di Fabio Pistarelli per il Popolo della Libertà è ormai cosa fatta. Tutto come previsto da anni e adesso gli alleati inghiottano “il rospo”.
La mia candidatura a Sindaco non è compatibile con Fabio Pistarelli, non perché anche lui è candidato sindaco ma perché nasce da una storia politica, la nostra, che non vuole mollare agli interessi di partito, ma pensa solo a Macerata e a quello di cui ha bisogno per il futuro.
Da cittadino, prima ancora che da antagonista gli pongo dieci domande, io maceratese doc, a lui che tra l’altro non lo è. Dica alla città:
perché non mosse paglia Lui ed il suo fido Cacchiarelli, per evitare che la Giunta Menghi finisse in quel modo, e per quali interessi fu mandata a casa?
perché candidò prima Vitaliana Vitaletti e cinque anni fa Giovanni Meriggi, persone rispettabili ma estranee ai partiti della coalizione, non sostenendoli poi elettoralmente e facendo perdere il centro-destra per dieci anni?
Perché quando ero Coordinatore di Forza Italia a Macerata nel 2000 e nel 2005, su mia precisa richiesta ha rifiutato di Candidarsi Sindaco allora ed ora è disposto a sacrificarsi visto che è palese che non è possibile ripetere lo schema delle provinciali dove Capponi era sì un candidato moderato che univa?
cosa ha fatto in quindici anni di Consigliatura Regionale per la sanità maceratese e spieghi bene come andò la chiusura di Villalba a vantaggio di Villa Pini a Civitanova
perché Macerata non fa parte dell’Erf e Civitanova si, anche perchè un ex Campo Boario come sede provvisoria è sempre meglio dei locali ex-Barcaccia di Civitanova, dove da giovani si andava a ballare d’estate?
Perché non ha pensato che il Cosmari, che così com’è, è bene che venga ristrutturato con un termovalorizzatore che renda inutile la stucchevole partita della discarica, evitando che i cattivi odori insopportabili che invadono da anni Sforzacosta non arrivino anche a Piediripa come sta ormai succedendo?
Perché La Casa delle Libertà prima ed il PDL poi, nel Piano Casa, il massimo dell’opposizione che ha espresso è stato l’astensionismo?
Come mai è nel PDL, di cui oggi vorrebbe essere il leader, Lui che invece dopo la svolta di San Babila era torturato dal dubbio che il Partito unico non fosse la soluzione ed era d’accordo con Fini che aveva apostrofato l’evento “Siamo alle comiche finali”?
Perché nei Coordinamenti del PDL, ai vari livelli, non ha voluto la rappresentanza dei Circoli della Libertà, vera voce del popolo, visto che anche questi sono tra i fondatori del PDL al pari di AN e FI?
Perché impone la sua candidatura prima di concordare il programma, di dire quale macerata vuole?
Quando avrà risposto pubblicamente a queste semplici domande i cittadini capiranno che Fabio Pistarelli non è adatto a fare il Sindaco, come dice giustamente Giulio Conti.
Ecco perché esiste ESSERE MACERATA e perché sono stato costretto a candidarmi Sindaco: perché per difendere la mia Macerata da questa politica incapace, sono disposto ad impegnarmi in prima persona e a non cedere di un millimetro sugli interessi della città”.
Lanciani evidentemente conosce molto bene Pistarelli e la sua storia; non altrettanto però sa di rifiuti.
L’incenerimento di rifiuti è un’attività assolutamente disastrosa sotto il profilo ambientale e sanitario, non elimina la necessità di avere discariche, è economicamente insostenibile (salvo contributi pubblici).
belle domande, alle quali – ormai incuriosito – attendo altrettante risposte. Tuttavia, caro Lanciani, non si senta costretto a candidarsi sindaco. Come vede, ce n’è una proènna che si è già fatta avanti…
Caro Filippo, la candidatura di Lanciani non è una costrizione ma una logica conseguenza al progetto di rilancio per Macerata. Hai ragione quando in diversi interventi hai manifestato l’incapacità della politica maceratese nel gestire l’amministrazione comunale. E per tutta risposta non sentiamo mai parlare di programmi, progetti o soluzioni ma sempre e solo di nomi. Macerata merita altro che squallide beghe che si consumano tra pirmarie più o meno truccate e giochi di potere tra Roma ed Ancona. Qui ci vogliono persone che abbiano progetti e soluzioni e mi sembra che l’unico con le idee chiare sia proprio l’arch. Lanciani.
Veramente, di costrizione ha scritto Lanciani: “ecco perché sono stato costretto a candidarmi sindaco”.
Quanto ai programmi, il primo a presentarlo è stato Ballesi (ne ho una copia, l’ho presa alla conferenza stampa che ha fatto al Claudiani, ormai quasi un mese fa). Quello di Lanciani dove lo posso trovare?
A me pare che la lista che sostiene l’amico Lanciani, abbia un programma embrionale già positivamente discusso, con tanto di diapositive, in tre conferenze al Claudiani, su tre temi diversi e interdisciplinari. Quello era l’embrione, l’apertura sulla città di alcune idee, anche di viabilità, tra le quali due estremamente condivisibili. Siamo nella fase prodromica delle elezioni ed ogni candidato ( e lista) ha partorito alcune idee-guida. Non si può fare altrimenti, credo, e sarebbe ingeneroso produrre un programma inapplicabile.Io sono un “tifoso” delle liste libere, che chiamo di “centro” solamente per una metafora geometrica, una allegoria dello spazio non occupato dalle coalizioni “organiche” ( che per me è una brutta parola). Ma il parere è personale. Vedo e leggo con attenzione i testi e le idee lanciate da codeste liste, non mi arrogo, appartenendo al centrosinistra nessun diritto “divino” di essere infallibile e di presentare il programma migliore del mondo. Noto, leggendo il programma di Ballesi, una articolazione puntuale di alcuni “temi” sui quali non si può non concordare, come mi è capitato molte volte di leggere, a proposito di MacerataTiamo, spunti notevolissimi e affatto generici sul tema dell’acqua, dell’ambiene e della rivisitazione del Piano Casa. Per me ( e questa volta parlo come IDV) è un forte arricchimento sia il confronto, sia l’adesione ad alcuni temi portanti che caratterizzano le liste civiche.Nutro la speranza che il candidato Sindaco del centrosinistra la pensi come me.Ritengo ne Nessuno abbia la formula magica per la “svolta” di Macerata, ritengo che il termine “svolta” faccia parte dell’armamentario pubblicitario degli avversari, durante qualsiasi campagna elettorale. Da autore di poesia e di testi critici ( qui Filippo mi comprenderà) so bene, e meglio di altri, che l’auore raffina e varia il testo, cassa termini e, molto spesso, blocca dei pezzi interi di testo, inadeguati e inutili. Il testo finale, ripulito, se veramente è ripulito,non è semlice “mediazione”, ma vera e propria novità.Lanciani ha inoltre “lanciato”, ad una mia riflessionecon lui, quando gli chiedevo, e non per provocazione, ” ma dove prendiamo i soldi per fare certe cose?”, alcune idee, affatto peregrine, cert passaggi del programma di Ballesi che qualche detrattore ha considerato “utopici”, ad una lettura interna non lo sono affatto. Forse la svolta, quella autentica, sta appunto nella “ipotesi” di un progetto Alto, che non si attua in due anni e forse neoppure in una legislatura. Alcune cose si debbono fare “immediatamente”, la più stupida, ma la più “civile”: una straordinaria manutenzioneordinaria della città.
Caro Filippo è il solito discorso: è nato prima l’uovo o la gallina? L’importante è avere un ottimo brodo. Il fatto è che chi avrebbe dovuto dare una risposta seria e concreta a noi cittadini sta litigando per le primarie e le candidature. Mentre chi ha le idee chiare le mette a disposizione della città.
Caro Guido, è esattamente lo spirito che ho colto in Lanciani, e tu lo hai spiegato, come solo tu sai fare, in modo perfetto.
Caro Gianfranco la provocazione di Lanciani, purtroppo, rimarrà una piacevole discussione tra noi quattro….. manca solo una birra fresca…
FabriG, ti conosco nella realtà?
Vorrei dire… con Guido ci si vede quasi tutti i giorni; con Gianfranco ci si incontra… prendiamocela davvero, questa birra fresca! No?
Quello dell’amico Cerasi è un testo Assoluto, da far invidia ad Ungaretti… Breve, fulminante, parodico, tra epigramma e ironica malinconia. Si fa riferimento ad un detto popolare, qui, dal Poeta-Cerasi, evocato come spunto di approfondimento. Essere o non essere, sembra dire il Cerasi nel suo accorato appello. L’amico Cerasi, e lodico con estrema simpatia e stima, sembra Diogene che cercando il dialogo e la verità, di notte, usciva dalla sua casa-botte, esclamando: ” Cerco l’uomo”.Ciao.
Filippo ci conosciamo eccome da circa X anni…. abbiamo perso i contatti ma ti prometto che presto ti offrirò questa benedetta birra. Anche perchè qui mi sembra che possiamo parlare solo di Pirandello e non di Macerata, dal momento che “interrogato il morto non rispose”……
Lanciani evidentemente conosce molto bene Pistarelli e la sua storia; non altrettanto però sa di rifiuti.
L’incenerimento di rifiuti è un’attività assolutamente disastrosa sotto il profilo ambientale e sanitario, non elimina la necessità di avere discariche, è economicamente insostenibile (salvo contributi pubblici).
belle domande, alle quali – ormai incuriosito – attendo altrettante risposte. Tuttavia, caro Lanciani, non si senta costretto a candidarsi sindaco. Come vede, ce n’è una proènna che si è già fatta avanti…
Caro Filippo, la candidatura di Lanciani non è una costrizione ma una logica conseguenza al progetto di rilancio per Macerata. Hai ragione quando in diversi interventi hai manifestato l’incapacità della politica maceratese nel gestire l’amministrazione comunale. E per tutta risposta non sentiamo mai parlare di programmi, progetti o soluzioni ma sempre e solo di nomi. Macerata merita altro che squallide beghe che si consumano tra pirmarie più o meno truccate e giochi di potere tra Roma ed Ancona. Qui ci vogliono persone che abbiano progetti e soluzioni e mi sembra che l’unico con le idee chiare sia proprio l’arch. Lanciani.
Veramente, di costrizione ha scritto Lanciani: “ecco perché sono stato costretto a candidarmi sindaco”.
Quanto ai programmi, il primo a presentarlo è stato Ballesi (ne ho una copia, l’ho presa alla conferenza stampa che ha fatto al Claudiani, ormai quasi un mese fa). Quello di Lanciani dove lo posso trovare?
A me pare che la lista che sostiene l’amico Lanciani, abbia un programma embrionale già positivamente discusso, con tanto di diapositive, in tre conferenze al Claudiani, su tre temi diversi e interdisciplinari. Quello era l’embrione, l’apertura sulla città di alcune idee, anche di viabilità, tra le quali due estremamente condivisibili. Siamo nella fase prodromica delle elezioni ed ogni candidato ( e lista) ha partorito alcune idee-guida. Non si può fare altrimenti, credo, e sarebbe ingeneroso produrre un programma inapplicabile.Io sono un “tifoso” delle liste libere, che chiamo di “centro” solamente per una metafora geometrica, una allegoria dello spazio non occupato dalle coalizioni “organiche” ( che per me è una brutta parola). Ma il parere è personale. Vedo e leggo con attenzione i testi e le idee lanciate da codeste liste, non mi arrogo, appartenendo al centrosinistra nessun diritto “divino” di essere infallibile e di presentare il programma migliore del mondo. Noto, leggendo il programma di Ballesi, una articolazione puntuale di alcuni “temi” sui quali non si può non concordare, come mi è capitato molte volte di leggere, a proposito di MacerataTiamo, spunti notevolissimi e affatto generici sul tema dell’acqua, dell’ambiene e della rivisitazione del Piano Casa. Per me ( e questa volta parlo come IDV) è un forte arricchimento sia il confronto, sia l’adesione ad alcuni temi portanti che caratterizzano le liste civiche.Nutro la speranza che il candidato Sindaco del centrosinistra la pensi come me.Ritengo ne Nessuno abbia la formula magica per la “svolta” di Macerata, ritengo che il termine “svolta” faccia parte dell’armamentario pubblicitario degli avversari, durante qualsiasi campagna elettorale. Da autore di poesia e di testi critici ( qui Filippo mi comprenderà) so bene, e meglio di altri, che l’auore raffina e varia il testo, cassa termini e, molto spesso, blocca dei pezzi interi di testo, inadeguati e inutili. Il testo finale, ripulito, se veramente è ripulito,non è semlice “mediazione”, ma vera e propria novità.Lanciani ha inoltre “lanciato”, ad una mia riflessionecon lui, quando gli chiedevo, e non per provocazione, ” ma dove prendiamo i soldi per fare certe cose?”, alcune idee, affatto peregrine, cert passaggi del programma di Ballesi che qualche detrattore ha considerato “utopici”, ad una lettura interna non lo sono affatto. Forse la svolta, quella autentica, sta appunto nella “ipotesi” di un progetto Alto, che non si attua in due anni e forse neoppure in una legislatura. Alcune cose si debbono fare “immediatamente”, la più stupida, ma la più “civile”: una straordinaria manutenzioneordinaria della città.
Le 10 domande…..
Il morto, interrogato, non rispose
Caro Filippo è il solito discorso: è nato prima l’uovo o la gallina? L’importante è avere un ottimo brodo. Il fatto è che chi avrebbe dovuto dare una risposta seria e concreta a noi cittadini sta litigando per le primarie e le candidature. Mentre chi ha le idee chiare le mette a disposizione della città.
Caro Guido, è esattamente lo spirito che ho colto in Lanciani, e tu lo hai spiegato, come solo tu sai fare, in modo perfetto.
Caro Gianfranco la provocazione di Lanciani, purtroppo, rimarrà una piacevole discussione tra noi quattro….. manca solo una birra fresca…
FabriG, ti conosco nella realtà?
Vorrei dire… con Guido ci si vede quasi tutti i giorni; con Gianfranco ci si incontra… prendiamocela davvero, questa birra fresca! No?
Quello dell’amico Cerasi è un testo Assoluto, da far invidia ad Ungaretti… Breve, fulminante, parodico, tra epigramma e ironica malinconia. Si fa riferimento ad un detto popolare, qui, dal Poeta-Cerasi, evocato come spunto di approfondimento. Essere o non essere, sembra dire il Cerasi nel suo accorato appello. L’amico Cerasi, e lodico con estrema simpatia e stima, sembra Diogene che cercando il dialogo e la verità, di notte, usciva dalla sua casa-botte, esclamando: ” Cerco l’uomo”.Ciao.
Filippo ci conosciamo eccome da circa X anni…. abbiamo perso i contatti ma ti prometto che presto ti offrirò questa benedetta birra. Anche perchè qui mi sembra che possiamo parlare solo di Pirandello e non di Macerata, dal momento che “interrogato il morto non rispose”……
Fabrizio Gentili