
Il progetto per il nuovo parcheggio di Rampa Zara
di Luca Patrassi
I numeri sono impressionanti: sono oltre 77 i milioni di euro che saranno impegnati nel programma triennale delle opere pubbliche come informa l’atto appena sottoscritto dal dirigente dei Servizi tecnici del Comune di Macerata, l’ingegnere Tristano Luchetti. Nel dettaglio sono 40 i milioni di cui è previsto l’utilizzo già il prossimo anno, soltanto il 4% delle opere prevede finanziamenti con ricorso alla contrazione di mutui.

Il sindaco Sandro Parcaroli
Rilevante – per ampiezza e rilevanza – anche il dettaglio delle opere che si andranno a realizzare. In ordine di elencazione nel programma comunale. Restauro e manutenzione straordinaria edifici comunali (270mila euro), manutenzione straordinaria edifici scolastici (400mila euro), manutenzione straordinaria grandi opere e beni culturali (400mila euro), lavori di miglioramento e adeguamento scuola De Amicis (2 milioni e 495mila euro), manutenzione straordinaria delle strade esterne e interne al centro edificato (1,9 milioni di euro), manutenzioni pubblica illuminazione (300mila euro), messa in sicurezza e consolidamento dell’intera area interessata dal dissesto nel quartiere di Collevario, via Verga (2 milioni 630mila euro), sisma 2016 scuola elementare IV Novembre (3,6milioni), sisma 2016, scuola materna ed elementare Fratelli Cervi (2 milioni), sisma 2016 Convitto nazionale Leopardi (8,3 milioni), manutenzione impianti sportivi (346mila euro), realizzazione nuovo capannone in contrada Valleverde (1,8 milioni), sisma 2016 scuola materna Ercole Rosa (1,4 milioni), sisma 2016, scuola dell’infanzia e primaria Mameli (2,3 milioni), sisma 2016 – municipio (3,9 milioni), sisma 2016 teatro Lauro Rossi (1,9 milioni di euro), messa in sicurezza e risanamento del versante in frana di via Enrico Mattei (1,4 milioni), riparazione con rafforzamento locale Palazzo Buonaccorsi (800mila euro), miglioramento sismico edificio comunale borgo Nicolò Peranzoni 53, sede associazioni (2 milioni), miglioramento sismico edificio comunale via Crispi 113 sede associazioni (700mila euro), programma di rigenerazione urbana ex scuola materna via Alfieri (1,9 milioni), programma di rigenerazione urbana ex scuola Helvia Recina (1,5 milioni), miglioramento sismico uffici comunali di viale Trieste ex distretto militare (2,6 milioni), riparazione con rafforzamento locale uffici comunali di Palazzo Conventati in piaggia della torre (600mila euro), riparazione con rafforzamento locale del civico cimitero, chiostri ed ingresso a confine con via Pancalducci (3 milioni), realizzazione parcheggio Rampa Zara (5,1 milioni), realizzazione di un centro diurno polivalente per persone diversamente abili a Rotacupa (1,6 milioni), realizzazione parco attrezzato, area camper a Rotacupa (300mila euro), intervento di valorizzazione del parco archeologico di Helvia Ricina ed eliminazione barriere architettoniche (500mila euro), riqualificazione del padiglione 2 del centro fiere di Villa Potenza (700mila euro), realizzazione dell’area giochi e parco fluviale del centro fiere a Villa Potenza (200mila euro), riqualificazione dello spazio eventi all’interno del centro fiere di Villa Potenza (900mila euro), restauro chiesa San Paolo con l’8 per mille (5,6 milioni).

Il Convitto
E poi: restauro ex chiesa San Barnaba (400mila), riqualificazione locali sottostanti all’ex Upim (1,3 milioni), cimitero manutenzione straordinaria “galleria scura” (250mila euro), strada Valleverde Piediripa (2 milioni), strada piano di lottizzazione via Marche via Ancona (200mila), messa in sicurezza e risanamento della strada Madonna del Monte Sambucheto (960mila), ripristino scalinata via Ettore Ricci (160mila), restauro monumento ai Caduti (650mila), manutenzione Papalina e sua corte (300mila), riqualificazione urbana via Trento (500mila), adeguamento sismico scuola via Panfilo (4 milioni), museo archeologico (2 milioni), ascensore rione Marche viale don Bosco (150mila euro), realizzazione rotatoria intersezione via Ventura-via Bramante (600mila). Quasi cinquanta gli interventi indicati nel piano triennale: ci sarà sicuramente chi ne sarà ben contento e chi contesterà l’eccesso di cantieri.
Il pensiero del primo cittadino Sandro Parcaroli: «Capacità di ascolto, di programmazione, di reperimento delle risorse grazie a progetti di qualità che ci hanno permesso di vincere bandi europei e ministeriali. Stiamo portando a termine opere importanti che la città attendeva da decenni e ci prepariamo a un’altra stagione ricca di realizzazione. Concretezza, non slogan ideologici che nascondono l’incapacità di fare».

Andrea Marchiori
L’analisi dell’assessore comunale Andrea Marchiori: «Per la gran parte sono opere vere e concrete sia nell’oggetto che nel finanziamento: si tratta solo di verificare il tempo con il quale l’Ufficio ricostruzione le metterà in Conferenza dei servizi: gli interventi per le scuole sono in uno stato progettuale molto avanzato. Complessivamente si tratta di una sorta di grande programmazione per il prossimo triennio».
Giusto per capirsi, che significa che sono opere vere? «Se si va a guardare i Dup presentati nei dieci anni di amministrazione Carancini nel piano delle opere pubbliche erano indicate una lunga serie di opere mai realizzate, il libro dei sogni. Le nostre, invece, sono opere vere».
A breve scadenza il 2026 cosa propone? «Vanno in cantiere alcune opere di edilizia scolastica, interventi per la prevenzione del dissesto idrogeologico, la tutela del patrimonio comunale come palazzo Buonaccorsi, via Verdi, Villa Potenza, ho voluto fortemente inserire la rigenerazione del monumento dei Caduti, poi ancora gli interventi nell’area del centro fiere e il restauro della bellissima ex chiesa di San Barbaba, un gioiello nel centro storico dove sarà realizzato un auditorium piccolo ma incantevole per ambientazione, poi ancora l’intervento sul piano seminterrato dell’ex Upim, la riqualificazione della parte storica del cimitero, la scalinata di via Ettore Ricci».

La scalinata di via Ricci
La riflessione politica finale e il ringraziamento agli uffici: «Per portare a termine un’opera importante si dice occorrano due mandati: l’amministrazione Parcaroli ha dimostrato non solo che in cinque anni sono stati completati quasi tutti gli interventi di programma ma c’è stata anche capacità di programmazione e quindi se dovesse, come credo, essere un decennio di amministrazione Parcaroli, sarà servito per rigenerare tutta la città. Qualcuno pensava fosse un obiettivo ambizioso, qualcun altro lo derideva ma con i fatti abbiamo dimostrato che si può dare una svolta a una città che per troppi anni era stata gestita in modo sornione. La struttura del Comune è la stessa di prima, il corpo dipendenti è persino dimagrito e questo significa che la macchina è stata rodata per ottenere risultati straordinari. Il merito è di chi lavora alle dipendenze del Comune, dei professionisti dell’amministrazione e della capacità della politica di far funzionare bene una macchina sottoutilizzata».
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