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Ricostruzione, Prisco a Tolentino:
«Attenzione massima sulle infiltrazioni
Il Viminale alza il livello di guardia»

LA VISITA del sottosegretario a fianco di Silvia Luconi, candidata in Consiglio regionale per Fratelli d'Italia: «Fondamentale garantire legalità e trasparenza negli appalti». Annunciato il "cantiere digitale" per monitorare la presenza dei lavoratori stranieri

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Emanuele Prisco con Silvia Luconi

di Francesca Marsili

«Il cantiere della ricostruzione, il più grande d’Europa, è oggetto di attenzione anche del ministero dell’Interno. Assieme alla struttura antimafia e al ministero del Lavoro abbiamo innalzato il livello di attenzione per evitare infiltrazioni mafiose e molte aziende sono state fermate prima che firmassero contratti. Inoltre nelle prossime settimane partirà il cantiere digitale per la mappatura della presenza e la regolarità dei cittadini stranieri che lavorano nei cantieri».

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Ad annunciarlo è il sottosegretario al ministero dell’Interno di FdI Emanuele Prisco, in visita ieri sera a Tolentino a fianco della candidata al Consiglio regionale e collega di partito Silvia Luconi. L’occasione è stata quella per fare il punto sugli interventi del Governo dopo i molteplici fatti di microcriminalità avvenuti a Tolentino e nell’entroterra nell’ambito della ricostruzione post-sisma.

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«La presenza di Prisco a Tolentino non era scontata, sebbene necessaria – sottolinea Luconi -. Tolentino ha affrontato dei momenti difficili in questo 2025, eventi mai accaduti prima che hanno suscitato nella popolazione un senso di insicurezza da un lato e anche di rabbia dall’altro. Facendomi interprete delle dichiarazioni dei miei concittadini raccolte per strada ho percepito nel corso di questi mesi il desiderio di non sobillare o esacerbare gli animi, ma semmai di avere aiuto, presenza, ascolto e risposte da parte delle Istituzioni e degli organi preposti. La presenza dell’onorevole -aggiunge Luconi – ha testimoniato esattamente questo: l’essere arrivato in un territorio di cui conosce gli antefatti, di cui conosce le realtà e per il quale è intervenuto insieme al Governo nazionale e alla Regione, fornendo i sostegni economici necessari per prevenire, ma anche per reprimere. La popolazione ha bisogno di certezze e di interventismo e quando queste arrivano nei tempi e modi giusti allora significa che la politica ha fatto quello per cui viene scelta: dare risposte. In tutto il mio percorso, sin dagli inizi, credo che il fine ultimo dell’impegno sociale e politico sia proprio quello di essere presente e costante, di conoscere i problemi ed intercettare le risposte, con impegno e coerenza».

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Prisco, che ieri sera ha fatto visita anche al distaccamento dei vigili del fuoco di Tolentino dove ad accoglierlo c’era il comandante provinciale Leonardo Rampino, ha testimoniato le misure del Decreto sicurezza e le altre poste in essere in questi tre anni di Governo Meloni per innalzare il livello della sicurezza. «Abbiamo iniziato con il potenziamento degli organici recuperando i tagli del passato del personale e delle scuole di formazione delle forze dell’ordine, cercando di recuperare il gap – ha spiegato il sottosegretario -. Nel corso del nostro mandato abbiamo assunto 30mila uomini e donne tra carabinieri, guardia di finanza, polizia di stato e penitenziaria e vigili del fuoco, di cui 13mila nel primo semestre, forze dell’ordine che saranno presenti nelle città e nelle strade italiane per innalzare il livello di sicurezza».

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Poi un focus sulla nostra regione: «registrano ancora un dato positivo sul fronte della sicurezza, è una delle regioni con il più basso tasso di criminalità – ha evidenziato -. Nonostante questo quando c’è una percezione di insicurezza, quando il cittadino chiama la politica ha l’obbligo di rispondere e di innalzare il livello. Nella provincia di Macerata rispetto al semestre dello scorso anno c’è stata una riduzione del 5,5% di reati. Grazie alle sollecitazioni della Regione Marche e del presidente Acquaroli è stata disposta una rete di potenziamento dei commissariati che riguarda anche la provincia di Macerata in quello di Civitanova.

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Inoltre – ha proseguito – è prossima la firma di un protocollo con i Fondi di coesione per l’innalzamento dei livelli di sicurezza, in particolar modo della videosorveglianza tra il ministero dell’interno e la Regione per 2,5 milioni di euro, mezzo milione sarà indirizzato proprio alla provincia di Macerata».

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