di Luca Patrassi (Foto di Giusy Marinelli)
«Cinque anni fa le Marche erano sulla strada del declino, ora sono orgogliosamente tra le regioni guida dell’Italia. Dicono che Acquaroli non sia bravo nel comunicare. E’ più affidabile chi fa e non chi dice e non ottiene risultati».
Francesco Acquaroli, candidato governatore del centrodestra a caccia del bis
La premier Giorgia Meloni è stata la protagonista oggi della giornata dedicata alle prossime elezioni regionali. La giornata anconetana della premier Giorgia Meloni e dei vice Matteo Salvini e Antonio Tajani in una piazza Roma gremita si apre con il saluto del sindaco di Ancona Daniele Silvetti: «Una piazza così – dice il primo cittadino dorico – mi fa venire in mente il 2020 e il 2023 quando la Regione e Ancona decisero di tornare protagoniste del proprio destino con il centrodestra. Siamo qui per sostenere la rielezione a governatore di Francesco Acquaroli».
Si parte con la presentazione di alcune liste del centrodestra: i Civici Marche con Giacomo Rossi, Arnaldo Giorgi dei Marchigiani per Acquaroli, Antonio De Poli per l’Udc, Maurizio Lupi per Noi Moderati. Poi entra in scena Francesco Acquaroli, acclamato dalla piazza: «Grazie di cuore per l’entusiasmo e per il sostegno che ci avete dato in questi mesi e in questi anni di governo della Regione. Voglio ringraziare gli esponenti del Governo che oggi sono qui con noi per quello che hanno fatto per le Marche in questi anni. Quando siamo arrivati alla guida, abbiamo ereditato una regione rassegnata ed umiliata, oggi c’è una spinta diversa, abbiamo lavorato tantissimo con una serie di riforme volte a ridare protagonismo ai territori. Partiamo dalla sanità, parliamo dei risultati raggiunti. Abbiamo ridato centralità ai presidi territoriali contro gli ospedali unici, abbiamo riscritto il piano sociosanitario, abbiamo aperto 40 Punti Salute, abbiamo attivato per primi in Italia la farmacia dei servizi. L’assurdo di questa campagna elettorale che ci stanno accusando di quello che hanno fatto loro: ci hanno sommersi di interrogazioni sulle guardie mediche, quando mi sono insediato c’erano 1170 medici di base, oggi ce ne sono poco più di 900 perché qualcuno si era scordato di programmare il turnover, guardate chi governava dieci anni fa. Nonostante questo siamo riusciti ad aumentare le prestazioni assistenziali e diagnostiche, la riforma sta producendo i primi effetti. Siamo la regione che da tre anni ha il miglior ospedale pubblico, siamo tra le prime sei regioni italiane per i livelli di assistenza, i Lea.
Stiamo sbloccando i cantieri fermi degli ospedali, stiamo realizzando nuove strutture. Con chi ci accusa ora non era mai capitato di vedere tante opere. Quando siano arrivati l’Europa ci aveva retrocesso tra le regioni in transizione, abbiamo iniziato le concertazioni per capire gli strumenti da calare, eravamo l’ultima regione in Italia per l’utilizzo dei fondi sociali europei, ora siamo i primi. In quelle classifiche era scolpita l’inefficienza della Regione, ora la tendenza si è invertita. Dipingono una Regione sull’ordine della catastrofe ma i dati reali dicono ben altro. Oggi siamo all’interno delle regioni del Centro Italia la seconda per crescita dopo il Lazio, nel 2020 eravamo la penultima.
L’incontro ad Ancona
Segnali importanti dall’economia per tornare ad essere una regione trainante in Italia e in Europa. Gli impegni presi sono stati mantenuti, diamo risposte ai giovani e alle imprese partendo dalle infrastrutture, i nostri oppositori non riescono a dire che il nostro aeroporto è tra i primi dieci aeroporti italiani, mai successo e grazie e questi dati cresce anche il turismo. Poi voglio ricordare la nostra legge per i borghi, stiamo restituendo dignità all’entroterra e chissà se anche quelle città del Pesarese che anni fa sono passate con l’Emilia Romagna oggi sarebbero rimaste nelle Marche. Sono riusciti a demonizzare la Zes, la zona economica speciale che ci è stata concessa per il rilancio del territorio che è uno strumento formidabile di sviluppo. Il 28 e il 29 c’è l’opportunità straordinaria per continuare il lavoro iniziato cinque anni. Quelle che oggi ci danno lezioni su tutti sono le stesse persone che quando Banca Marche falliva, governavano e si sono girate dall’altra parte e non hanno fatto nulla mentre gli altri territori hanno salvato le loro banche».
Il terzetto governativo è aperto da Antonio Tajani, leader di Forza Italia: «La nostra è un’alleanza politica che dal 1994 si candida al Governo del Paese e quando governa lo fa bene: ad Ancona, nelle Marche, nel Paese. Siamo riusciti con un grande lavoro di squadra a far sì che anche le Marche facessero parte della Zes unica per sostenere gli investimenti delle imprese. Continueremo a lavorare con grande attenzione anche per le aree interne che non possono e non devono essere abbandonate e rappresentano una priorità. Guardiamo alle Marche nella loro interezza. Il Governo sta lavorando con la Regione ad opere infrastrutturali per sostenere lo sviluppo. I dati dell’export ci dicono che nei primi sei mesi dell’anno l’export continua a crescere e questo anche grazie alle azioni del governo. Nessuna impresa italiana che lavora all’estero sarà lasciata sola nella sua azione. Poi meno tasse per tutelare il ceto medio che rappresenta la colonna vertebrale del Paese, era la filosofia di Berlusconi, Il ceto medio non deve diventare il ceto povero, ci batteremo per dare stipendi dignitosi. Le risorse andiamole a trovare tra chi non paga le tasse. Nelle Marche abbiamo un dovere, mantenere la promessa fatta da Berlusconi dopo la prima elezione di Acquaroli: “saremo sempre al tuo fianco”. Il centrosinistra non c’è più, è rimasta solo la sinistra, l’estremismo di Schlein, Conte, Bonelli e Fratoianni.
La sinistra indica al pubblico ludibrio con frase violenti l’avversario. politico, lo dico in particolare a Conte, basta con il linguaggio violento. Non siamo complici di nessun genocidio, siamo persone perbene che lavorano per la pace, non siamo dalla parte dei terroristi di Hamas che è forse il principale responsabile di quello che sta accadendo. La pace va costruita, non con gli slogan, non con le minacce. Libertà è la parola fondante fondante del centrodestra, senza valori non si vincono le battaglie politiche. Non si illudano di poterci dividere, dal 1994 lavoriamo insieme per raggiungere grandi obiettivi. Domani a mezzogiorno voteremo l’approvazione definitiva della legge di riforma della giustizia. Basta con le correnti all’interno della magistratura, basta con chi la usa per fare politica. Troppe Procure politicamente orientate commettono errori a danno di tutti».
Da Tajani si passa al vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini: «Che bella questa Ancona, fatevi sentire da Ricci che pensava di vincere queste elezioni. Siamo diversi, parto dalle Infrastrutture. Il Pd ha fatto poco o nulla per decenni. Oggi a Jesi ho inaugurato l’interporto di Jesi, l’on Ricci qualche anno fa ha dormito nella galleria della Guinza che era chiusa, noi l’abbiamo fatta. C’è chi dorme e c’è chi fa. Per quanti decenni avete sentito parlare di alta velocità nelle Marche. Noi abbiamo nominato il commissario e entro la fine della legislatura pensiamo di andare a gara per il progetto. Il ponte di Messina non costerà un euro ai marchigiani, ma porterà sviluppo. C’è chi parla e chi fa. Un sindaco di sinistra del Nord ha detto “basta al teaser contro i delinquenti”. Io vorrei che tutti gli agenti possano utilizzare il teaser per difendere i nostri figli. Siamo diversi, non abbiamo speso una parola per dire che il candidato del centrosinistra è indagato dalla magistratura, non c i interessa. Noi le campagne elettorali le vogliamo vincere sul campo. Qualche anno fa il centrosinistra ha votato per mandarmi a processo perché volevo bloccare gli sbarchi dei clandestini. Ce ne sono troppi in giro, devono tornare a casa . Non ho paura dei processi, il nostro coraggio nessuno lo può fermare.
Abbiamo una regione Marche più moderna e infrastrutturata di cinque anni fa. Stiamo facendo un bando per sostenere la manutenzione delle strade nei Comuni con meno di 5mila abitanti. Mercoledì scorso c’era un ragazzo di 31 anni, padre di due figli, all’Università dello Utah che parlava ad altri ragazzi della sua visione del mondo: mentre parlava qualcuno gli ha sparato al collo davanti alla moglie e ai suoi figli. Mi ha choccato non solo il barbaro omicidio, quello che mi ha colpito è quello che è successo dopo e sono state le reazioni senza vergogna di professori, di giornalisti, di insegnanti che hanno festeggiato. Aveva le idee che sono le nostre, le mie e per quello in Italia qualcuno ha detto che se l’è cercata. La violenza non risolve nulla. Quella morte non può lasciarci indifferenti. Paura di essere orgogliosamente italiani? Mai. Vorrei chiudere questo intervento per tutte le vittime della cattiveria con un piccolo gesto: hanno ucciso un uomo ma la sua idea sarà ancora più forte. Vi chiedono un minuto di riflessione e di silenzio».
La chiusura della giornata è affidata ovviamente a lei, alla premier Giorgia Meloni e la piazza si fa sentire: «Grazie di questa bellissima piazza sono co0ntenta di essere qui. Ho un bisogno disperato di venire da voi a prendere energia, sono orgogliosa di essere qui per sostenere Francesco Acquaroli. Da tre anni governiamo la nazionale e oggi in questa piazza c’è più gente di quanta ce ne era tre anni fa. Gli italiani vedono che ce la stiamo mettendo tutta, gli impegni che avevano assunto non sono stati disattesi. Non ci siamo risparmiati neanche un giorno pur vivendo in un contesto internazionale complesso e in un sistema italiano compromesso da anni di cattiva politica. Abbiamo considerato le difficoltà come uno sprone per evidenziare il nostro valore. l’Italia è tornata affidabile e rispettata nel mondo sempre mettendo al primo posto l’interesse nazionale. L’Italia si limitava ad accordarsi a decisioni prese da altri, ora si parla di una Nazione capace di essere un punto di riferimento, siamo fieri dei valori che difendiamo e che ci aiutano a dare le risposte in un tempo complesso. La politica può essere seria e credibile, l’Italia può tornare a correre. Giorni fa ho letto il titolo di un quotidiano inglese che diceva che “Sai se l’Europa ha un problema quando è l’Italia a dare la linea”. Gli italiani sanno di avere una politica al loro fianco e che sente il peso della Nazione e rappresentata. L’orgoglio è andare nel mondo e sapere che dietro hai una Nazione straordinaria di cui non ti devi vergognare come nel passato, la credibilità diventa capacità di attrarre importanti investimenti esteri. La scelta di Israele di occupare Gaza City non si può condividere, cerchiamo la pace. La sinistra aveva detto che il governo Meloni sarebbe caduto dopo pochi mesi, siamo attualmente il quarto più governo più longevo della storia repubblicana, i primi tre sono tutti di centrodestra. Fatevene una ragione, il centrodestra è unito da 30 anni, stiamo insieme per dare all’Italia di quello che ha bisogno, sono fiera delle persone che avete visto su questo palco e ringrazio tutto il centrodestra. Chiedete a Pd e a Cinque Stelle se sono fieri della loro alleanza. Il conte Mascetti sarebbe stato fiero di Conte, che progetto è mandare a casa la Meloni? Governo per gli italiani, non contro gli altri. Altra previsione della sinistra: la Borsa crollerà, lo spread a 300. La Borsa è ai massimi, lo spread ai minimi da 15 anni. Previsione numero 3: toglieranno il reddito di cittadinanza e ci sarà la rivolta. Ora chi poteva andare a lavorare è andato a lavorare e quelli che percepiscono un sussidio ne hanno uno maggiore rispetto a prima. Il Mezzogiorno è cresciuto più della media nazionale, il numero degli occupati è da record. E’ aumentata anche l’occupazione femminile. Abbiamo avuto il coraggio di dire basta all’assistenzialismo.
Chi lavora in Italia secondo la sinistra dovrebbe pagare lo stipendio a chi non va a lavorare. Nel nostro mondo reale c’è il diritto al lavoro. Hanno detto che la destra avrebbe favorito i ricchi e penalizzato i redditi medio-bassi. E’ accaduto il contrario. Ci ricordiamo invece quando la sinistra con i soldi degli italiani finanziava il salvataggio di alcune banche, ci ricordiamo il superbonus dato per i castelli. Il salario minimo avreste potuto farlo voi nei dieci anni di governo. La lotta all’evasione fiscale ha toccato quote mai raggiunte prima, lo abbiamo fatto con la riforma di un fisco che distingue chi è in difficoltà e chi vuole soltanto evadere le tasse. Basta con gli extracomunitari che aprono e chiudono le imprese per non pagare le tasse. L’immigrazione: in Italia si può entrare soltanto legalmente, non sono gli scafisti a decidere chi entrerà. Porteremo a casa la riforma della Giustizia prima della fine della legislatura se voi la confermerete con il referendum. L’unico condizionamento che ho sono gli impegni presi con i cittadini e tra questi quello di liberare la magistratura dalla degenerazione correntizia, la stragrande maggioranza dei magistrati vuole essere giudicata per il merito. Non ci manca il coraggio per scardinare i sistemi di potere consolidati. Ci attaccano per il decreto sicurezza che contiene misure contro i borseggiatori, contri chi fa truffe agli anziani, contro chi blocca strade e ferrovie per protestare, procedure lampo per lo sgombero delle case occupate. Stiamo lavorando per dare una casa elle giovani coppie, la sinistra cerca casa per il Leoncavallo e i centri sociali. Ci accusano di discorsi d’odio ma nessun altro in Italia è fatta oggetto di discorsi d’odio come accade a me, “vi abbiamo messo a testa in giù già una volta” mi hanno detto. Ho fatto anni di opposizione ma non ho mai avuto bisogno di usare questi argomenti, per alcuni è difficile e lo fanno per strategia politica o per tornaconto personale. Non mi faccio fare lezioni di morale da questa gente».
Francesco Acquaroli
Si passa alle Marche: «si sta riscostruendo su basi solide, il lavoro fatto non è sulla gestione del quotidiano e abbiamo dato delle risposte ai problemi più difficili da risolvere partendo dalle infrastrutture. E’ assurdo che una regione che è al centro dell’Italia sia così difficile da raggiungere. Con Francesco abbiamo creato una filiera governativa e fatto una serie di opere per trasformare il volto della regione e mettere gli operosi marchigiani in condizione di esprimere il loro valore e potenziale. Le risposte sono arrivate, le Marche sono tornate a farsi valere. Non ci dimentichiamo quando la sinistra chiudeva gli ospedali, oggi le Marche sono tra le cinque regioni più virtuose d’Italia per i Lea senza aumentare le tasse, non dimentico il cambio di passo per la ricostruzione. Possiamo sempre fare meglio e lo faremo nei prossimi anni. Fidatevi di un politico che fa più di quanto parli e non di chi fa il contrario, chi fa tanto come Francesco poi si dimentica di comunicarlo bene. Cinque anni fa il destino di questa regione sembrava scritto sulla strada del declino, ora possiamo parlare di una regione che stupisce l’Italia. Grazie per il vostro affetto».
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Grande Giorgia un abbraccio finalmente una Premier con la P maiuscola che parla con il cuore in mano !!