Giordano Ripa
«Singolare e inaccettabile che sindaco e maggioranza siano favorevoli alla variante Simonetti». È la posizione di Giordano Ripa, consigliere comunale del gruppo misto e coordinatore della lista civica Futuro per Macerata, che ribadisce il suo no alla nascita di un centro commerciale a Piediripa in vista della votazione nel consiglio di lunedì prossimo.
«Proprio loro che hanno indicato in uno dei capisaldi del programma elettorale la ferma volontà di procedere “alla rivalorizzazione del centro della frazione di Piediripa con la creazione di un luogo di aggregazione e lavoreremo al rilancio di Valleverde bloccando altri progetti di cementificazione della frazione” ora dicono sì all’approvazione di una variante che disattende i loro stessi propositi, creando un danno enorme alla popolazione di Piediripa – rimarca Ripa – ci dicano perché abdicano a loro stessi e negano il meritato rispetto ai maceratesi da cui hanno avuto il mandato a governare e che, visto questa e altre prese di posizione poco trasparenti, stanno guardando già ad una nuova stagione politica, che recuperi ed incrementi le potenzialità della città di Macerata e dei suoi servizi realmente utili ai cittadini».
Quello dell’ex esponente della maggioranza è un no fermo. «Frutto delle valutazioni maturate su base documentale negli ultimi mesi sull’iter tecnico-amministrativo e politico in atto da decenni riguardo la lottizzazione Simonetti e della convinzione, suffragata dall’ascolto dei cittadini, che un nuovo centro commerciale a Piediripa non solo non valorizzerebbe l’offerta commerciale, visto il sito già congestionato di esercizi, ma andrebbe a penalizzare le attività presenti a pochissima distanza da decenni oltre a riflettersi negativamente ed in maniera drammatica sul micro commercio del centro storico di Macerata già fortemente sofferente – aggiunge il coordinatore di Futuro per Macerata – il centro commerciale inoltre, peggiorerebbe sensibilmente il dato sul consumo di suolo: una cementificazione in netto contrasto con una illuminata prospettiva politica di decremento-contenimento del costruito. Le varianti sostanziali al Prg possono essere accolte solo in presenza di una progettazione di dettaglio che coinvolga l’ente pubblico per formare un più vasto e coincidente interesse generale, che non è rappresentato di sicuro dall’ennesimo centro commerciale a Piediripa. Da non sottovalutare infine le notevoli problematiche che si verrebbero a creare alla viabilità locale già fortemente congestionata con ulteriori disagi facilmente prevedibili e con aggravamento dell’inquinamento atmosferico ed acustico».
Purtroppo per il guadagno di pochissimi...ci rimettono tutti gli altri...Attività e Persone. Fino a che si guarda agli interessi economici di alcune persone e ai tornaconti di altri...le scelte andranno sempre contro. Questo in tutto nella vita...ma peggio dei sordi...c'è chi Non vuol sentire. E poi il nodo della viabilità a Piediripa ne vogliamo parlare? Una volta terminati i lavori sul ponte che attraversa il fiume Chienti che si avranno le 4 corsie "2 per ogni senso di marcia", poi il caos sarà ancora peggiore di quello che abbiamo adesso. Gli incidenti sulle 4 corsie ci saranno quasi ogni giorno perchè con le 4 corsie i furbetti che soiprasseranno ci saranno e poi il traffico. Se veramente si voleva risolvere una volta per tutte il problema del traffico a Piediripa si doveva adottare una soluzione com'è stato fatto a Villa Potenza dove è stata data la possibilità alle persone di Non passare dentro Villa Potenza. A Piediripa questo era possibile...ma Non andava a favore delle solite persone che invece vogliono che tutti i mezzi girino intorno alla rotatoria principale a Piediripa. Volere è potere...tutto il resto è noia...!
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Caro Dr. Ripa, condivido totalmente le tue valutazioni sull’assurdità di un nuovo centro commerciale a Piediripa…. alla faccia dei singoli commercianti di Macerata città.
Ma se Macerata da decenni è in continua diminuzione, sia come abitanti, sia come sofferenza dei suoi esercizi commerciali, anch’essi in continua diminuzione…. beh, una ragione ci sarà pure, ed essa non può che essere l’ormai conclamata incapacità delle amministrazioni degli ultimi decenni (di qualunque colore) di fare scelte favorevoli per la nostra città, ed in particolare per il nostro magnifico centro storico.
Cementificazione di Piediripa? E a Villa Potenza? Mega Centro Fiere ( ora si cercano le fiere ), rotonda ingresso Corta e Lunga ( vorrei conoscere l’ingegnere perchè una rotonda di questo genere non l’ho vista altrove), Nuovo Ponte con rotonda, bretella di Villa Potenza, bretella Nuovo Ponte che collega con la strada per Montecassiano, siamo in attesa della Nuova Bretella che collegherà Villa Potenza con via Martiri delle Foibe, Ulteriore strada Nuovo ponte -Sambucheto, Campo da rugby con mega spogliatoi, Centrale elettrica di Trasformazione presso Rotacupa ( contate 400 betoniere e altrettanti camion di inerti), Social Valley da realizzare sempre a Rotacupa. Ho dimenticato niente? Dottor Ripa a me sembra che a Piediripa sono fortunati rispetto all’inferno che staziona nella vallata del Potenza.
Ottima decisione.
Ancora non riesco a capacitarmi del fatto che l’attuale maggioranza di centrodestra voglia intestarsi un simile obbrobrio, a suo tempo fortissimamente voluto da Carancini e dal centro sinistra (che adesso gioca strumentalmente e sfacciatamente a opporsi, in definitiva a se stesso), con la decisa opposizione del centrodestra.
Un obbrobrio nefasto per Piediripa e per l’intera città, specialmente al centro storico, che non porterà affatto bene all’attuale maggioranza nemmeno in termini di consenso. Un primo forte effetto negativo si vedrà già a partire dalle prossime elezioni regionali, per manifestarsi poi pienamente nel 2026 quando si voterà per il rinnovo del consiglio comunale di Macerata.
Dicono i consiglieri di centrodestra di temere azioni risarcitorie da parte della Simonetti. Ma chi impedisce alla Simonetti di realizzare l’opera per la quale ottenne anni fa la prima variante?
Questa su cui il Consiglio dovrà pronunciarsi è un’opera nuova, sulla quale i consiglieri sono del tutto liberi di valutare secondo coscienza.
No ai ricatti, quindi, e no all’affossamento totale di Piediripa.
Quello che da anche fastidio, oltre alla scelta che appare non vantaggiosa per la Città ed i cittadini, è il metodo quasi carbonaro di procedere. Conciliaboli, rinvii, tatticismo, azioni giudiziarie ventilate o promosse, pareri legali non si sa se chiesti o cosa dicano, il tutto per poter poi arrivare al momento decisivo a votare e quindi giustificarsi asserendo che non si poteva fare altro, lasciando la motivazione ad una delibera scritta in burocratese che, comunque e lo ripeto, sarà un atto sempre posteriore e sopra la volontà dei molteplici cittadini ed utenti che su questo giornale hanno manifestato in maniera argomentata la loro contrarietà. Non mi riconosco in questo tipo di servizio pubblico e di opinabile rappresentanza della cittadinanza
Le scelte perpetrate dalle giunte precedenti (Meschini, Carancini) hanno avuto una forte connotazione di carattere speculativo, senza che si sia tenuto conto dei contenuti ambientali, tanto cari apparentemente al centro sinistra e meno che meno agli interessi dei cittadini e commercianti della città storica. Come valutare ad es. la lottizzazione Valle verde di Piediripa, desolatamente vuota ed inutile, se non come una CRIMINALE cementificazione di ettari di terreno agricolo fertilissimo? Vogliamo continuare quindi su questo versante? L’amministrazione comunale Parcaroli oggi, stabile al suo interno, dovrebbe invece auspicare il sano intervento di imprenditori come Simonetti per investire nella città di Macerata, senza alimentare oltre misura ignobili periferie urbane, offrendo loro agevolazioni ed occasioni utili per fare affari e al contempo aumentare la dotazione di servizi di cui la città VERA, manca o ne è stata privata con insensate politiche urbanistiche di decentramento. Basta quindi con gli indugi e i sotterfugi, auspichiamo un no della Amministrazione alla proposta Simonetti a Piediripa, forte e chiaro.
Centro destra e centro sinistra hanno rispettivamente le loro responsabilità, ma a dire il vero la responsabilità maggiore è del centro sinistra la cui precedente amministrazione ha lasciato alla Città questo “fardello”, una sorta di inspiegabile incompiuta esponendo anche il Comune ad un possibile risarcimento economico.