Chirurgia della tiroide a Civitanova,
riunione tempestosa e tensioni a Macerata
«Corsi sta distruggendo la nostra sanità»

OSPEDALI - Temperature bollenti e velate minacce in Ast dopo la riunione in cui la direttrice sanitaria avrebbe annunciato la decisione di trasferire il reparto dal capoluogo alla città costiera, diverse le reazioni negative dei professionisti. Il consigliere regionale dem Romano Carancini: «Uno spostamento comunicato senza un perché logico»

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Daniela Corsi

di Luca Patrassi

Spostare tutti gli interventi legati alla chirurgia della tiroide all’ospedale di Civitanova. L’annuncio fatto dalla direttrice sanitaria della Ast Daniela Corsi nel corso di una riunione con i primari delle unità operative interessate ha però scatenato una serie di reazioni negative. C’è chi evidenzia il rischio di uno spostamento in un ospedale che non ha i servizi di cui dispone invece Macerata (per esempio la Medicina nucleare) e chi pensa che sia l’ennesima spoliazione dell’ospedale di Macerata a vantaggio di altre realtà. I rumors giravano da giorni, si è parlato anche di riunioni ad alta concentrazione di tensione e di “avvertimenti”. Oggi ad ufficializzare la questione arriva un intervento dell’ex sindaco di Macerata e consigliere regionale del Pd Romano Carancini. Una nota introduttiva di commento, lo scenario della sanità maceratese secondo il consigliere regionale Dem: «Il direttore sanitario della Ast 3 Daniela Corsi – già direttore generale della stessa azienda – sta distruggendo ciò che rimane della sanità provinciale maceratese. E ciò che rimane – per fortuna è ancora molto – sono professionisti che dentro le strutture vi lavorano: medici, infermieri, oss, personale tecnico-amministrativo i quali, da un lato, attraverso le loro competenze e professionalità tengono in piedi il servizio sanitario e, dall’altro, restano il solo front-office rispetto alle responsabilità e agli errori riconducibili invece ad altri».

Il fatto nella ricostruzione di Romano Carancini: «C’è un ultimo episodio, ovviamente tenuto “segreto”, che simboleggia – uno per tutti – lo sfacelo del governo del territorio sanitario della Ast 3. Della scorsa settimana è infatti l’iniziativa di Daniela Corsi di comunicare ai diretti interessati la propria volontà di spostare la chirurgia delle tiroidi dall’Unità operativa complessa di Macerata a quella di Civitanova Marche, senza illustrare le ragioni cliniche e di efficienza organizzativa alla base della decisione. È essenziale sapere che i numeri della chirurgia tiroidea all’ospedale di Macerata sono di gran lunga superiori a quelli dell’ospedale di Civitanova Marche, con effetti positivi in termini di casistica, expertise professionale chirurgico, sicurezza per il malato, oltre che di efficienza economica. Ma soprattutto a Macerata vi è l’Unità operativa complessa della Medicina nucleare, perfettamente connessa e complementare con la chirurgia della tiroide, invece assente a Civitanova».

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Romano Carancini

I particolari: «Uno spostamento comunicato dal direttore sanitario Corsi senza un perché “logico”, asseritamente concordato con il direttore generale della Ast Ricci. Alla richiesta di spiegazioni di chi avrebbe manifestato dubbi sulla scelta di merito, la direzione sanitaria avrebbe risposto con un diktat non discutibile e, soprattutto, con “presunte minacce” di provvedimenti disciplinari nei confronti di professionisti autorevoli e preziosi per la cura dei cittadini del nostro territorio». L’accusa: «Non è più accettabile che all’interno della Ast 3 si utilizzi il metodo del “chi non è con me è contro di me”, in netto contrasto con la necessità di contribuire a un clima collaborativo, di squadra, di ascolto e di rispetto, di confronto per il bene della sanità. Purtroppo ci sono precedenti inequivocabili dell’attuale direttore sanitario Corsi che confermano come la linea del suo agire sia improntata alla divisione dei colleghi e collaboratori in “buoni” e “cattivi”. Direttore di dipartimento, direttore generale, direttore sanitario: Daniela Corsi, dal 2020 ad oggi, si è “seduta” su ogni poltrona di governance della sanità maceratese. Secondo il governo di Acquaroli e Saltamartini può fare tutto e, in particolare, deve fare tutto pur di restare in sella, nonostante i suoi risultati da direttore generale fossero tra i più scarsi di tutti i direttori delle aziende marchigiane (determina Asur 913/2022). Quest’ultimo episodio sul trasferimento della chirurgia tiroidea a Civitanova Marche dimostra che è ancora lei “la regina”, la cruna dell’ago da cui tutto deve passare anche perché braccio operativo del “protettorato politico” ad personam dell’assessore Filippo Saltamartini».

Carancini rivolge infine alcune domande al direttore generale dell’Ast Macerata Marco Ricci: «Cosa pensa di quanto accaduto a proposito dello spostamento della chirurgia tiroidea e soprattutto era stato concordato con il direttore sanitario? È possibile che all’indispensabile confronto sulle scelte con i professionisti e alla presenza talora di legittimi dubbi si debba opporre l’odioso muro del provvedimento disciplinare di stampo autoritario? Per il bene e la speranza della sanità maceratese, è venuto il tempo di dire che il re è nudo?». Per quanto possa apparire paradossale alla vigilia delle elezioni europee, a Macerata si parla di re e di regine.

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