I consiglieri 5 Stelle Roberto Spedaletti e Roberto Cherubini
I pentastellati maceratesi non ci stanno a farsi tirare in ballo dal coordinatore di Azione Massimiliano Fraticelli e replicano duro. «Crediamo – è il prologo dell’intervento dei consiglieri comunali Roberto Cherubini e Roberto Spedaletti – sia doveroso da parte nostra replicare alle affermazioni del coordinatore provinciale di Azione, Massimiliano Fraticelli che ci ha tirato per la giacca, in relazione ad eventuali accordi col Pd per le prossime elezioni regionali. E’ vero ciò che Fraticelli dice quando ricorda la nostra netta opposizione ad un centro sinistra a guida Pd che nei 10 anni di amministrazione Carancini ha fatto fare vari passi indietro alla nostra città, con la sola eccezione per quanto fatto in politica culturale, anche se molto elitariamente». L’affondo: «Non dimentichiamoci mai che il Pd da noi fortemente criticato, era figlio di quel Renzi con il quale fieramente Azione, il partito di Fraticelli, sino ad un anno fa ha cercato di dare origine a quel fantomatico Terzo Polo che viceversa non ha mai superato percentuali di gradimento da parte degli elettori che potessero configurarlo se non come Sesto Polo. Quel Pd, eterodiretto dal principe saudita, emanò il Jobs Act ed eliminò l’Articolo 18 tradendo di fatto tutti quei lavoratori che oggi scelgono le destre. Il nostro comportamento in Consiglio comunale è sempre stato, è e sarà il medesimo; un atteggiamento costruttivo incentrato alla propositività che ci vede sempre favorevoli rispetto a posizioni che reputiamo giuste e contrari quando le posizioni risultano dannose per i cittadini maceratesi e, più in generale, contrapposte agli interessi della nostra città».
L’apertura a collaborare in vista delle prossime elezioni: «La disponibilità che il responsabile regionale Giorgio Fede ha manifestato, all’incontro organizzato dal Pd, per quanto riguarda Macerata, è quella diretta a formare una coalizione con tutte quelle forze politiche che, con pari dignità e pari rappresentanza, saranno disposte a formare una coalizione fondata sulla puntuale attuazione di un programma condiviso e vincolante senza prevaricazioni o posizioni privilegiate. Solo così, a nostro avviso, si può raggiungere il peso necessario a ribaltare l’attuale situazione politica locale, sempre marcando le differenze sostanziali tra il Movimento 5 Stelle e l’attuale Pd che Giuseppe Conte ha più volte esposto. Non ci saranno mai accordi locali imposti da Roma, ma si potrà collaborare con il Pd, solo se da parte di esso ci sarà un sostanziale cambiamento di rotta, soprattutto negli atteggiamenti».
Il M5S pone condizioni piuttosto chiare «In particolare nella provincia di Macerata continuano a padroneggiare personaggi che un tempo applaudivano Renzi, poi applaudivano Letta, poi applaudivano Gentiloni. Sempre in cerca non del bene comune, ma di uno scranno da occupare. Per ora nella nostra città, dove c’è senz’altro una nuova generazione di democratici con cui lavorare alla pari e senza pregiudizi, ci sono ancora quelli che la Schlein definisce “cacicchi”. Per accordarsi con noi occorre essere modesti, non pensare di essere il centro del mondo, ragionare sugli enormi errori fatti in città ed avere una visione orientata ai giovani. Se vogliamo tentare insieme di costruire qualcosa occorre che nel Pd scompaiano supponenza e tracotanza che sino ad oggi hanno impedito di costruire un percorso comune, che porti alla candidatura di una/un giovane sindaca/o così da spronare e coinvolgere tante persone ad impegnarsi e votare per un vero cambiamento per Macerata».
Non c’è solo il Pd all’orizzonte: «Il Movimento 5 Stelle auspica e si prefigge una forte coesione di forze politiche che si pongano come fine, non solo sconfiggere una destra che confonde l’amministrare con il comandare, ma dare un volto e un indirizzo alla nostra città che guardi al futuro con particolare attenzione alle giovani generazioni ed all’ambiente. Per dare sostanza e credibilità a un punto di vista alternativo per il futuro della città, abbiamo per ora trovato nel gruppo di Strada Comune un interlocutore disponibile a elaborare insieme una serie di idee da proporre ai cittadini, chiedendo loro di attivarsi per dare testa e gambe a un percorso che possa ridare energia alla nostra stanca Macerata. La nostra forza politica si è da tempo posta al servizio per questo progetto, consapevole che tanta gente chiede un cambiamento radicale nei modi di amministrare la città. Abbiamo una grande responsabilità nei loro confronti: dare la speranza di vincere, e per non deluderla dobbiamo pensare al giorno dopo le prossime elezioni, a cosa faremo e soprattutto a come lo faremo. Le ammucchiate non sono credibili, i percorsi condivisi sì. Se il Pd resta quello dei “cacicchi” ci si prepari a perdere. Se il Pd mostrerà un volto nuovo e un nuovo modo di fare si potrà costruire un futuro importante».
(redazione CM)
.
Bene il rinnovamento! Solo grazie a nuove energie si può avere una speranza.
Comincia lo circo
Proprio per via delle intese quando il M5S era al 38% poi poco dopo si è evaporato. Non si doveva fare intese Tutti a casa 1 vale 1 Si doveva riandare al voto E non lo dico solo io ma anche quel 33% che ha lasciato il movimento A RIVEDER LE STELLE quelle del cielo però.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Ma qualcuno li sta ancora a sentire questi scappati di casa?! Ricordarsi i tanti loro vaffa e restituiamoli senza neanche rispondere!
Non torneranno a votare gli ex simpatizzanti di sinistra fino a che vedranno le stesse facce del Pd che ancora nonostante il fallimento supercollaudato si fotografano in continuazione per far vedere che ci sono sempre loro. La Schlein se la prende troppo comoda e all’interno ci sono ancora tutti quei signori che hanno portato il Pd ad essere il primo partito in via Montenapoleone a Milano e ai Parioli a Roma. L’andazzo non promette un cambiamento e la Meloni che ha dimostrato di governare con le zampe continuerà chissà per quanto tempo a cercare solo di aumentare il suo potere per assoluto narcisismo. A Macerata tutto sommato non avete una maggioranza sbragata come quella di Civitanova anche se c’è da ammettere che essere governati dalla Lega Salvini dovrebbe essere offensivo e motivazionalmente incomprensibile e probabilmente alle prossime elezioni si cambierà partito che è tutto un programma in quanto formata da un leader vanaglorioso circondato da lacchè che spero per loro che abbiano come massima aspirazione solo un guadagno facile come obbiettivo, cosa che darebbe anche una spiegazione alle parole di un Donzelli che uso solo come esempio ma che certo si trova in buona compagnia nel raccontare tutte le super mattonate ( si legge in altro modo) in difesa dell’assurdo e dell’assoluta mancanza di dignità. Però, non si sa mai, il centro destra-destra destra si fracassa da solo, il Pd si ripulisce a fondo molto a fondo e qualcosa può cambiare, si spera in meglio e soprattutto con dirigenti come scritto nell’incipit più semplici che modesti ma fortemente dalla parte di chi più degli altri soffre questo governo.
Invece di pensare alle poltrone rimboccatevi le maniche e lavorate!
davvero sorprendente e motivo di forte pessimismo che ancora a sinistra,in ogni sua approssimativa articolazione,non si sia arrivati a capire che il vero problema è la capacità di proposta qualificante in un quadro complessivo economico e sociale totalmente inedito.Forse è la ragione del ripiegamento su problemi di scarsa consistenza come quello degli uomini o simili.
Pensare che possano essere i grillini a sputare sentenze e ad avere l’ultima parola, è un atto evidentemente privo di senso. Come lo è averci stretto un’alleanza che relega il Pd a zerbino degli stellati, che usano il pretesto Renzi confermando di essere un problema democratico e solo il luogo degli opportunismi.
Se la strada dovesse essere quella ispirata dai Dem che non parlano di spinte egemoniche intestandosi, però, la guida di un raccordo elettorale, credo che la cosa vada azzerata sul nascere affrontando un nuovo dialogo che estrometta i Cinque Stelle. Capaci solo di insulti (ma altro non conoscono) e auspicando un ricambio nelle figure che ancora oggi credono di avere il ruolo ormai perduto. Il che significa che le altre forze coinvolte dovranno affermare un’autentica personalità senza andare a rimorchio ma con un ruolo pienamente riconosciuto e da rivendicare nel rispetto del confronto e di se stessi.