Filelfo, Civico22 vuole un tavolo trasversale.
Il centrodestra se la prende con Sclavi
e Dipende da noi mette nel mirino Parcaroli

TOLENTINO - Il caso degli studenti costretti a fare lezione da sette anni nei capannoni e il mancato trasferimento all'ex orfanotrofio continua a infiammare il dibattito politico

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I capannoni dove fanno lezioni gli studenti del Filelfo

di Francesca Marsili

Da settimane l’attenzione della politica cittadina è tutta rivolta alla questione licei Filelfo: alle 19 classi che da 7 anni fanno lezione in due capannoni con notevoli disagi, e alla costruzione del nuovo polo scolastico in contrada Pace che dovrà contenere tutti gli istituti superiori della città. Civico22, partito di minoranza in Consiglio, propone un tavolo trasversale che coinvolga tutte le forze politiche con alla guida il presidente del Consiglio comunale Alessandro Massi, quale soggetto super partes. Il centrodestra locale, all’opposizione, punta invece il dito contro il sindaco Mauro Sclavi, accusandolo di aver sperperato risorse per sistemare l’ex orfanotrofio con l’idea di trasferirci le 10 classi del Classico, bocciata dal presidente della Provincia Sandro Parcaroli, «ridicolizzando il Filelfo» senza interessarsi di conoscere le tempistiche di realizzazione del campus. Il gruppo Dipende da noi accusa l’amministrazione Pezzanesi di non aver valutato i tanti anni che sarebbero serviti per la costruzione del nuovo campus e sostiene che lo spostamento nell’ex orfanotrofio, sebbene tardivamente, sarebbe un segnale incoraggiante per studenti e docenti.

«La situazione dei Licei è grave e non si può non interessarsene fattivamente – precisa in una nota Civico22 -. Crediamo che le forze politiche della città debbano impegnarsi a fornire informazioni certe ai cittadini su quale sarà il futuro delle scuole superiori che da 7 anni stanno vivendo in condizioni di precarietà assoluta. Per questo il Civico 22 si assume la responsabilità di lanciare l’idea della creazione di un tavolo politico aperto a tutte le forze della città, consiliari e non, e coordinato dalla presidenza del Consiglio comunale, che è istituzionalmente l’organismo super partes della città – afferma il coordinatore locale Paolo Dignani -. Obiettivo del lavoro di questo tavolo sarà quello di proporre, nel più breve tempo possibile, una soluzione condivisa sulla questione Licei». Civico22 non manca di tirare una stilettata al presidente della Provincia Sandro Parcaroli che ha detto no allo spostamento del Classico nei locali ripristinati dell’ex orfanotrofio. «Ha ripudiato con una missiva di quattro righe le trattative avviate con il sindaco Sclavi. Sostanzialmente la Provincia si è rifiutata di firmare il previsto atto conclusivo di concessione del comune in comodato d’uso dei locali, alla consegna della struttura». «Occorre trovare, in tempi brevi, una sistemazione idonea, dignitosa ed adeguata ai licei. Questo tavolo – conclude Civico22 – dovrebbe anche fungere da traino per ricomporre la frattura istituzionale venutasi a creare tra Comune e Provincia».

filelfo-1-325x244Di tutt’altro avviso sulla questione licei sono le forze politiche del centrodestra cittadino: Fratelli d’Italia, Tolentino nel cuore, Lega, E’ viva Tolentino e Udc. «Se si vogliono i responsabili è necessario andarli a cercare nell’organo politico locale che ha sperperato risorse e arrecato danno all’intera collettività, cercando con tutte le proprie forze di perseguire l’unico o uno dei pochi temi della propria campagna elettorale», sostiene il gruppo di centrodestra riferendosi al mancato trasferimento del Classico nell’ex orfanotrofio. «La Provincia ha manifestato la sua volontà non spostando le classi dei licei e l’ho fatto anche dopo aver ricevuto la comunicazione da parte del dirigente del Filelfo che sosteneva di non aver bisogno di nulla per i propri studenti e dopo aver ascoltato le voci, non tutte concordi, tra insegnati, studenti e genitori. Genitori, tra l’altro, che hanno deciso di iscrivere i propri figli a Tolentino non densando alla struttura, piuttosto all’alto grado di formazione che nello stessa viene offerta». Il gruppo evidenzia inoltre come oltre al campus, «tutte le ordinanze che hanno finanziato i nostri istituti erano chiare e precise e prevedevano scuole nuove o adeguate sismicamente. Sorprende – concludono i 5 partiti di centrodestra – che sindaco e maggioranza non si sono impegnati di conoscere le tempistiche del campus che oggi sembriamo difendere solo noi. Dovrebbero promuovere quella scuola, non demonizzarla cercando qualsiasi appiglio per combattere il centrodestra, con l’unico risultato ridicolizzarla: sono gli unici responsabili della perdita di iscrizioni».

Il partito Dipende da noi, uscito dalla coalizione di centrosinistra qualche tempo fa, afferma: «Rimane un profondo senso di amarezza: perché si è dovuto aspettare sette lunghissimi anni per cercare di trovare una sede alternativa a quella emergenziale dei capannoni dell’ex Quadrilatero?» Per il gruppo l’attuale sistemazione dei licei era «ottimale per poter subito riprendere le lezioni nel terribile anno scolastico 2016/17 ma non sostenibile nel medio e lungo periodo». Le difficoltà che i licei si trovano ad affrontare nell’attuale sede secondo gli attivisti del movimento «è stata determinata dalla miope visione politica della vecchia amministrazione di centrodestra guidata da Giuseppe Pezzanesi che ha governato la città di Tolentino fino al giugno dell’anno scorso, «sicuramente poco lungimirante non prevedere che sarebbero trascorsi più di dieci anni prima di poter costruire il tanto atteso Campus scolastico delle scuole superiori di Tolentino e sosteniamo ancora oggi che il calo degli iscritti dei Licei di Tolentino sia esclusivamente dovuto alla sede non idonea a medio e a lungo termine».  L’iter per la costruzione del campus è alla fase di aggiudicazione dell’appalto integrato. «Sosteniamo con convinzione che la difficile situazione attuale e futura delle scuole a Tolentino, determinate dal sisma del 2016 sia stata purtroppo peggiorata dalle miopi politiche intraprese dalla giunta Pezzanesi. Il nostro terrore è che la giunta provinciale con il presidente Parcaroli continui sulla stessa strada. Paura confermata purtroppo dalle decisioni prese nell’ultimo anno dalla giunta provinciale».

 

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