Interventi di chirurgia oncologica di classe A (da trattare entro un mese) effettuati in ciascuna Regione entro trenta giorni dalla prenotazione. Dati 2022, fonte Agenas
«Il consigliere Comunale Blarasin spara sulla sanità numeri e dichiarazioni a caso, com’è tipico del centrodestra». E’ netta e senza mezzi termini la replica del Pd alle dichiarazioni del consigliere di Macerata, ex Lega, che a sua volta aveva risposto a un intervento di Romano Carancini sulla situazione dell’Ast dopo la sentenza che ha confermato l’incompatibilità di Daniela Corsi con il ruolo di dg. A parlare è Claudio Maria Maffei, delegato alla sanità dal Pd Marche.
Claudio Maria Maffei
«Il consigliere Blarasin ha fatto ieri alcune dichiarazioni nel più tipico stile populista: sparala grossa che magari nessuno ti corregge. E invece no, per stavolta le sparate le correggiamo – esordisce Maffei – Ci sono diverse perle nelle sue dichiarazioni: le Marche sono Regione benchmark perché al quinto posto per la buona gestione delle liste di attesa e sono state premiate per questo con 11 milioni. E’ difficile condensare in così poche parole così tante sciocchezze grosse come una casa. Prima sciocchezza: la Regione Marche in effetti è terza e non quinta nella classifica delle Regioni cosiddette benchmark, ma questo non c’entra niente con le liste di attesa. Vuol dire che in base a una serie di indicatori sanitari ed economici siamo tra le Regioni che combinano il miglior rapporto tra costi sostenuti e servizi erogati. Quello che il centrodestra non dice mai è che si tratta di una classifica fatta con i dati del 2018 ed è tutto merito della precedente Giunta».
«Seconda sciocchezza – continua Maffei – non abbiamo preso alcun premio. Il premio di 11 milioni di ulteriori risorse è una bufala pura. Le Marche non hanno preso alcun premio. Hanno preso nel 2022 una quota di finanziamento che viene chiamato “quota premiale” su cui le Regioni si mettono d’accordo con strani criteri tutti loro. Le Marche peraltro sono state tra quelle che lo hanno preso più basso. Altro che premio. Terza sciocchezza: le nostre liste di attesa sarebbero tra quelle che vanno meglio in Italia. Da recenti dati dell’Agenas (la Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali) le Marche sono tra le Regioni che hanno le peggiori liste di attesa persino nel più delicato dei problemi: la chirurgia dei tumori maggiore, quella che andrebbe eseguita entro un mese. Infatti – continua Maffei – se si guarda la percentuale di interventi di chirurgia oncologica maggiore fatti entro un mese scopriamo che il dato medio nazionale nel 2022 è stato del 73,78% contro il 62,73% delle Marche. Vuol dire che più un paziente su tre nelle Marche ha aspettato troppo per un intervento di chirurgia oncologica. Ma c’è altro. Come si vede nel grafico le Marche sono tra le Regioni peggiorate di più nel 2022 rispetto al 2021, con un 8% in più di persone che non sono riuscite a fare un intervento importante di chirurgia dei tumori entro un mese. Siamo al quarto posto tra le Regioni che sono peggiorate di più. Forse anziché sparare affermazioni a caso, converrebbe al centrodestra trovare soluzioni ai problemi di una sanità che nelle Marche sta sempre peggio. Dopo tre anni di governo sarebbe ora».
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Però se le prime cinque in classifica nel campionato di chirurgia oncologica sono tutte regioni amministrate dal centrodestra, che senso ha sghignazzare sulla tipica cialtroneria del centrodestra?
Accontentatevi dell’Europa League…
Come mai il dottor Maffei, così sollecito un tempo nel fornirci la classifica delle varie regioni nel campionato delle vaccinazioni anticovid, questa volta si astiene? Dopo dieci giorni il cittadino non avrebbe il diritto di avere un’idea di quante dosi, costate una follia, siano state somministrate?
E’ normale o irrilevante che tante centinaia di milioni di euro finiscano, diciamo così, nella toilette?
Tutto questo battibecco, colpa tua – colpa tua e non mia, a mio modesto parere, è emblematico di come è ridotta la società italiana.
Di come la stragrande maggioranza degli amministratori (di qualsiasi ramo politico, ovviamente) lavorino esclusivamente per la propria immagine invece che fornire soluzioni e servizi per chi si reca poi alle urne.
Apparire e non essere!
Poi ci si chiede perché a votare ci va solo la metà della gente (se non meno)?
Tristezza…
E con questi bravi amministratori che l’unica cosa che gli riescono bene è dire che la colpa è di quelli di prima a votare ci andranno sempre meno persone!!!…
Quelli di prima… ma forse si riferiscono al regno liberista del Berlusca …. libera qua libera li ….
Complimenti a Maffei per la sintetica precisione con cui sbugiarda bellamente, in base a dati ufficiali, precisi e semplici da capire, le fandonie sparate dall’esilarante consigliere leghista di Macerata. Stile professionale di alta qualità, quello di Maffei….molto diverso da quello fastidiosamente “auto lodante” (sintomo ben noto) del Ciccarelli…. vedasi l’altro articolo di CM sulla questione, dove, peraltro, il Cicca appare affetto da qualche (e comodo!) vuoto di memoria!
Tranquilli ora con due assessori alla sanità tutto andrà a gonfie vele,solo le Marche se lo possono permettere!!! il nuovo che avanza…”MODELLO MARCHIGIANO”…