Il Cosmari nelle mani di Rogante
Ciarapica vince la partita.
Lega e Buldorini messi all’angolo

RIFIUTI - Irritazione espressa da alcuni sindaci per la presenza del segretario provinciale dei salviniani i a una riunione al Consorzio, le non decisioni del primo cittadino di Macerata spianano la strada alla soluzione civitanovese: «Siamo il comune più popoloso della provincia e il maggior contribuente. Non era più tempo di rinvii»

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Sandro Parcaroli e Luca Buldorini durante la recente visita a Macerata di Matteo Salvini

di Luca Patrassi

Se settembre in terra d’Abruzzi è tempo di migrazioni, ottobre in terra marchigiana non è tempo di politica targata Lega. Prima la richiesta di rimpasto dell’esecutivo regionale a guida Acquaroli avanzata dalla segretaria regionale salviniana Giorgia Latini e rispedita al mittente, ora la richiesta della segreteria provinciale maceratese della Lega, guidata da Luca Buldorini, di assegnare la presidenza del Cosmari a un anconetano che è andata ad infrangersi sugli scogli civitanovesi. Un doppio colpo micidiale. Ieri il segretario provinciale della Lega Luca Buldorini si è presentato all’assemblea dei soci del Cosmari ed ha tenuto una riunione con alcuni sindaci del centrodestra per tentare di imporre il nome di un salviniano della provincia anconetana. Una mossa, quella di Buldorini, che ha suscitato l’irritazione dei sindaci del centrosinistra che hanno protestato per la presenza del leader locale della Lega (Buldorini non è un sindaco e la Provincia non ha mezza quota del Cosmari ed era comunque rappresentata da Sandro Parcaroli) mentre qualche malumore è serpeggiato anche nel centrodestra.

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Fabrizio Ciarapica con il neo presidente Comsari, Maurizio Rogante

Il primo cittadino civitanovese non nasconde la soddisfazione pur evitando qualunque riferimento politico: «Civitanova è il Comune più popoloso della provincia di Macerata – ci dice Fabrizio Ciarapica – ed è anche il maggior contribuente con i suoi svariati milioni di euro che versa annualmente al Cosmari per la raccolta differenziata. Civitanova esprime anche delle professionalità di rilievo assoluto, come testimoniato anche dalla competenza e dal curriculum di Rogante che ho proposto come candidato presidente, proposta che è stata accolta. Non era più il tempo di rinvii ed oggi l’assemblea dei soci ha preso la decisione giusta andando a nominare un tecnico di assoluto valore ».

A trarne vantaggio è stato il sindaco di Civitanova che si era già mosso per un candidato che fosse espressione del mondo professionale civitanovese: Ciarapica ha presentato la candidatura di Rogante che ha poi avuto la maggioranza assoluta mentre il primo cittadino maceratese Sandro Parcaroli ha prima tentato di guadagnare tempo chiedendo di cambiare tutto il Cda ed ha poi provato a chiedere un ulteriore rinvio finendo per trovarsi quasi da solo a sostenere l’ipotesi della Lega. Civitanova insomma ha ottenuto quanto cercava, dopo aver mantenuto sottotraccia il proprio candidato che è emerso indisturbato quando è uscita di scena l’ipotesi di presidenza Giampaoli. Settembre, ottobre, speriamo che per novembre il centrodestra ritrovi la strada della condivisione politica, visto che il mese entrante non è tra i migliori. Si rischiano gli scogli, per la felicità di Ciarapica.


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