Ultima settimana di attività per il Macerata Opera Festival 2023 e si guarda già avanti. Infatti, a ridosso del debutto della terza produzione operistica stasera– Lucia di Lammermoor di Gaetano Donizetti pronta a trascinare il pubblico con le sue melodie immortali e i virtuosismi del belcanto – il sovrintendente Flavio Cavalli e il direttore artistico Paolo Pinamonti rendono noti alcuni dei progetti per la prossima edizione.
Il 60esimo Macerata Opera Festival 2024 sarà dedicato principalmente al compositore Giacomo Puccini nel centenario della morte, con l’esecuzione, per la prima volta allo Sferisterio, della Fanciulla del West, cui seguiranno altre due opere molto celebri come Turandot e La bohème. È in cantiere inoltre un progetto dedicato ancora a Puccini con il Trittico (Il tabarro, Suor Angelica e Gianni Schicchi) che sarà l’occasione per conoscere i legami del compositore di Lucca con l’Europa musicale di inizio Novecento, attraverso un percorso parallelo con i lavori di altri tre compositori pressoché coevi.
Sandro Parcaroli
«Con questi titoli – spiega lo Sferisterio – si desidera tratteggiare in dettaglio il profilo artistico di Puccini: da un capolavoro della prima maturità – da sempre simbolo della capacità dell’opera d’interpretare il presente – come La bohème (Torino 1896), al successo planetario sancito anche da un titolo americano, La fanciulla del West (New York 1910), all’inconsueto Trittico (ancora New York 1918), all’estremo contributo all’esotismo orientale con l’incompiuta Turandot (Milano 1926). Nella programmazione artistica del Festival 2024 non mancherà la danza con una nuova creazione dal titolo Notte Morricone in collaborazione con la Fondazione Nazionale della Danza / Aterballetto e il coreografo spagnolo Marcos Morau. Il calendario completo sarà presentato in autunno, a ridosso delle principali fiere del turismo internazionale, dove il Macerata Opera Festival sarà presente insieme alla Regione Marche (IFTM Top Resa a Parigi, TTG Rimini, VTM a Londra)».
«L’anteprima dei titoli operistici del Macerata Opera Festival 2024 – sottolinea il presidente dell’Associazione Arena Sferisterio Sandro Parcaroli, sindaco di Macerata e presidente della Provincia – testimonia la coesione della governance e funge da base solida per la 60a edizione della più importante attività culturale cittadina. Ci allineiamo così alla consuetudine dei più celebri festival del mondo che anticipano al proprio pubblico le linee programmatiche future, con l’obiettivo di intercettare sempre più gli interessi degli appassionati. I successi collezionati finora con la programmazione artistica 2023 e la visione sul prossimo anno sono il miglior incoraggiamento per l’ultima settimana di attività che abbiamo davanti».
Intanto nuovo sold out questa volta per l’ultima recita della Traviata in programma domenica nella produzione storica firmata da Svoboda: le quattro recite e l’anteprima under30 in programma hanno portato allo Sferisterio oltre 9.500 persone. Il traguardo dei cinquanta allestimenti nel mondo della produzione maceratese della Traviata è stato celebrato con un video di Alia Simoncini e Alessandro Quartararo.
Francesca Petetta tocca ripetere.
Federica Petetta eh ma l'anno prossimo sono belle tutte e tre
Francesca Petetta eeeeehhhhmmmm..
Dipende dalle regie . Spero un almeno una opera tradizionale. Vedremo.
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Bravissimo, Paolo Pinamonti: “La Fanciulla del West” e il cosiddetto “Trittico” mi fanno gola sin d’ora. Se poteste regolamentare il golfo mistico per il melodramma, sarebbe le coup magique per proiettarsi nel futuro definitivamente.
“La Fanciulla del West” e il “Trittico” (oltre a “Turandot” e “La Boheme”)!!!
Finalmente una programmazione di spessore e di respiro internazionale!
“La Fanciulla del West” e “Trittico”: opere bellissime e di una raffinatezza esaltanti.
Benissimo, MOF!
Avanti così: mi prenoto fin da ora.
Spero solo che la programmazione consenta la possibilità di vedere tutte le opere in tempi ravvicinati, dal momento che verrò da lontano per il MOF 2024, e non potrò stare molto tempo a Macerata.
“La Fanciulla del West” e “Trittico” (oltre a “Turandot” e “La Boheme”)!!!
Che gradevolissima sorpresa.
Finalmente un salto culturale e artistico di rilievo per lo Sferisterio.
Questo programma darebbe davvero lustro, spessore e dimensione internazionale al MOF.
“La Fanciulla del West” e “Trittico”: opere raffinatissime e di una bellezza esaltante.
Benissimo, MOF!
Spero solo che la programmazione consenta di vedere tutte le Opere in un breve periodo, soprattutto per il pubblico che come me viene da lontano per assistere agli spettacoli e non può stare a lungo o ritornare ripetutamente a Macerata!
Anche per il prossimo anno le signore sceglieranno per i loro self vestiti del famoso Atelier del Cavalier Prato?
Proposta per la “Turandot” 2024:
perché il Direttore Artistico Pinamonti non sceglie la versione originale con il finale completo scritto da Alfano invece di quello tagliuzzato, accorciato e rimaneggiato da Toscanini?
Sarebbe una bella proposta e un richiamo culturale non indifferente.