Orsolini dal Dall’Ara a Macerata
«Che emozione la laurea di mia sorella»

MACERATA - Il bomber del Bologna in centro per la cerimonia di Morgana Orsolini, che si è laureata in Giurisprudenza. Ha ricordato quando ci fu la possibilità di essere acquistato dalla Rata ma decise di restare nella Primavera dell'Ascoli: «Col senno di poi devo dire che quella mia scelta fu azzeccata». Il finale di stagione in serie A e il sogno della convocazione in Nazionale

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Riccardo Orsolini con la sorella Morgana oggi in centro a Macerata

di Mauro Giustozzi

Dallo stadio Dall’Ara di Bologna alle aule dell’Università di Macerata. In meno di ventiquattr’ore Riccardo Orsolini, attaccante ascolano in forza al club emiliano che aveva affrontato nell’ultima gara i campioni d’Italia del Napoli, è passato dal campo di calcio alle aule dell’ateneo maceratese per non mancare alla laurea in Giurisprudenza della sorella Morgana, e la sua presenza assieme a familiari, parenti e amici a festeggiare la neo dottoressa ai tavoli del Bar Mercurio sotto la Loggia dei Mercanti, non è passata inosservata.

«Siamo felici e contenti, io per primo, per questa giornata speciale che sta vivendo mia sorella Morgana – ha detto l’attaccante del Bologna – attorno alla quale ci siamo riuniti in tanti, familiari e amici, per essergli vicini in questo importante passaggio della sua vita universitaria. Non ero mai stato nel centro storico ma ho avuto modo di conoscere Macerata grazie a qualche torneo di calcio da ragazzino che mi ha portato qui».

Per Orsolini, originario di Rotella in provincia di Ascoli, che è stato lanciato dal club bianconero prima di finire successivamente all’Atalanta e al Bologna in serie A, un’emozione particolare quella vissuta alla laurea della sorella. «Se è paragonabile a segnare un gol in serie A? –prosegue il calciatore- Devo essere sincero: stamattina prima di arrivare qui ero molto agitato per Morgana, perché era la prima volta che assistevo ad una cerimonia di laurea e per di più la protagonista era mia sorella. Una bella giornata per lei e per tutti noi che le vogliamo bene. C’è un aneddoto peraltro che mi lega a questa città. Una volta finita la trafila nel settore giovanile dell’Ascoli ci fu la possibilità di essere acquistato dalla Maceratese che allora militava in serie C2, la società biancorossa mi aveva cercato. Non se ne fece nulla perché decisi di restare con la Primavera dell’Ascoli. Col senno di poi devo dire che quella mia scelta fu azzeccata».

Morgana Orsolini ha frequentato il capoluogo per le lezioni fino al periodo pre pandemia. «Poi ho proseguito con le lezioni a distanza – ha ricordato lei – ma mi sono trovata molto bene nel periodo vissuto a Macerata e in un ambiente universitario sano e stimolante». Poi Riccardo Orsolini non si è sottratto nel commentare i campionati dell’Ascoli, club che lo ha lanciato e che ha nel cuore, e del suo Bologna. «L’Ascoli a mio avviso ha fatto un’ottima stagione, magari segnata da alti e bassi come ci si poteva aspettare viste le difficoltà di un torneo come la serie B –ha detto il 26enne attaccante– che io chiamerei una serie A2 visto le tante squadre forti e attrezzate che c’erano quest’anno. Il Bologna ha fatto un eccellente campionato, potevamo forse prendere qualche punticino in più ma non è finita mancano ancora novanta minuti e proveremo a strappare un ottavo posto che significa molto per noi, essendo un obiettivo stagionale che ci eravamo posti. Devo ringraziare molto mister Thiago Motta che mi ha dato molta fiducia che io credo abbia ripagato al meglio. E’ un allenatore molto preparato e competente, ha saputo ridare energia e carica alla squadra attraverso il bel gioco ed alla fine la stagione è svoltata in maniera molto positiva per me e per il Bologna». Dal bianconero al rossoblu ma sullo sfondo per Riccardo Orsolini potrebbe anche esserci spazio per un altro colore, l’azzurro della Nazionale del marchigiano Roberto Mancini. «Vediamo, questo non sta a me dirlo – conclude Orsolini- non faccio io le scelte, le convocazioni, penso solo a fare bene con la mia squadra e se verrò ritenuto idoneo dal mister ben volentieri mi metterò a disposizione della Nazionale»



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