Servizio idrico, il centrodestra:
«Società consortile con i sindaci
Niente deleghe alle municipalizzate»

MACERATA - L'assemblea dell'Ambito territoriale è fissata per il prossimo 25 maggio, i tempi stringono per evitare che, in assenza di una società unica, il servizio venga affidato tramite una gara. Nessun commento dal presidente dell'Aato 3 Alessandro Gentilucci

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acquedottoL’assemblea dell’Aato 3 è fissata per il prossimo 25 maggio: in discussione la definizione della procedura per arrivare alla costituzione di una società unica di gestione dei ciclo idrico ed evitare che il servizio, fino in mano pubblica, possa andare a gara. Il fronte maceratese delle municipalizzate del servizio idrico è arrivato a ridosso del termine ultimo utile ad evitare l’appalto, dopo anni di discussioni e di rinvii dettati dall’esigenza apparente di mantenere invariate situazioni di potere locale e relativi consigli di amministrazione e presidenze varie con gettone. Dunque Macerata si presenta ancora con una serie di municipalizzate e rumors di ulteriori divisioni sul peso da dare ad ogni singola azienda: Macerata chiede che vengano riconosciuti gli investimenti fatti per le infrastrutture, Civitanova vorrebbe avere pari dignità pur avendo una rete idrica tra le peggiori (non solo in ambito provinciale), Osimo vorrebbe giocare una partita tutta sua, magari con l’occhio rivolto da un’altra parte.

Intanto il centrodestra provinciale dice di aver raggiunto un accordo sulla scelta del modello consortile, di primo livello, con i sindaci a fare da consiglieri di controllo senza dunque delegare alle società municipalizzate come invece accade per le società consortili di secondo livello. Il centrodestra, nel dettaglio i vari partiti della coalizione, oggi ha diffusa una nota per ufficializzare appunto una prima intesa in vista del 25 maggio.« Gestione dell’acqua: il centrodestra unito dà il via libera – si legge nella nota per una società consortile di  primo livello. La risorsa idrica deve rimanere pubblica. I garanti dei cittadini sono i sindaci, non le società di gestione». Il centrodestra assicura che non ci sono divisioni interne: « È unanime la scelta del centrodestra maceratese per il gestore unico del servizio idrico integrato. La società consortile dovrà essere di primo livello, nel rispetto del mandato di rappresentanza che i cittadini hanno dato ai propri sindaci. Non è assolutamente accettabile la proposta della sinistra di costituire una società consortile di secondo livello, nella quale i sindaci vengono messi alla porta e i soci sono solo le società operative che attualmente gestiscono il servizio. Il centrodestra unito ha votato all’unanimità la proposta di costituire una società consortile di primo livello in cui i soci sono sia i Comuni dell’ambito sia le società operative, di cui alcuni Comuni sono soci, e che attualmente gestiscono il servizio idrico integrato». La motivazione: «Optando per questa scelta gli amministratori della società consortile verranno nominati dai sindaci piuttosto che dalle società operative. La nostra scelta, oltre che essere dettata dal buon senso, pone come priorità il rispetto per la fiducia che i cittadini hanno conferito con il voto ai sindaci, delegando loro la responsabilità delle decisioni».

Al momento nessun commento, seppur richiesto, dal presidente dell’Aato 3 Alessandro Gentilucci.

(L. Pat.)



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