Uno dei tre lupi trovati lungo la strada nella notte, è l’esemplare femmina, l’unico rimasto vivo
di Marco Cencioni
Tre lupi investiti e lasciati sulla strada, a distanza di venti metri uno dall’altro. Due sono morti, il terzo è in gravi condizioni. È successo ieri sera a Bolognola, lungo la strada che porta ad Acquacanina.
A trovarli Mattia Bulgherini, un giovane di Pollenza che lavora agli impianti sciistici di Pintura. «E’ stata una scena raccapricciante, ero incredulo di fronte a tanta crudeltà – dice -. Ho subito chiamato i soccorsi, che sono arrivati celermente. Non avevo mai visto un lupo prima, vederne tre in quello stato mi ha sconvolto e non sono riuscito a chiudere occhio stanotte. Quello commesso è un reato gravissimo, soprattutto all’interno di quella che è un’oasi naturalistica».
Sul posto sono intervenuti i carabinieri forestali del Parco nazionale dei Monti Sibillini, stazione di Fiastra, i tecnici del Parco, Alessandro Rossetti, biologo, e Federico Morandi, medico veterinario che ha provveduto alle prime cure dell’animale ferito, e i volontari del centro recupero animali selvatici (Cras) Marche che hanno trasportato d’urgenza l’unico esemplare vivo, una femmina, all’ospedale universitario didattico di Matelica. I militari hanno concluso il loro intervento a notte fonda. Dopo aver raccolto tutti gli elementi utili a ricostruire la dinamica dell’accaduto e, stabilito che verosimilmente i lupi sono stati investiti, hanno iniziato le indagini per risalire al responsabile o ai responsabili.
«L’esemplare ancora vivo è l’unico dotato di un collare e quindi seguito dal Parco: è un femmina e si trova in prognosi riservata, la stiamo trasportando al centro tutela e ricerca fauna esotica e selvatica Monte Adone in provincia di Bologna, specializzato in casi come questi – racconta Nazzareno Polini, presidente della Smilax Nova e responsabile della sede di Fermo del Cras Marche che si occupa del recupero e cura degli animali selvatici delle province di Fermo, Ascoli e Macerata -. Saranno svolti degli accertamenti autoptici da parte dell’istituto zooprofilattico di Tolentino sui due esemplari trovati morti, per stabilire con esattezza la causa della morte».
La lupa ancora viva, radiocollarata, è oggetto di studio grazie al progetto Wolfnet 2.0. «È una notizia triste, perché la morte di animali selvatici, ed in particolare, di animali simbolo per il Parco come lo sono i lupi, ci colpisce – sottolinea il presidente del Parco, Andrea Spaterna -. Tuttavia, questo episodio, l’ennesimo di una lunga serie che riguarda ovviamente non solo i lupi ma tanti altri animali, deve indurci ad un comportamento, nella guida, particolarmente attento, soprattutto quando ci si muove in area Parco. Dovremmo limitare la velocità e prestare attenzione, perché gli attraversamenti imprevisti sono sempre possibili: non possiamo chiedere agli animali di rispettare il codice della strada, dobbiamo essere noi, in primis per salvaguardare la nostra incolumità e per tutelare la fauna dell’area protetta, a tenere una condotta responsabile. Ricordiamo che la popolazione dei lupi nel territorio del Parco Nazionale dei Monti Sibillini si aggira intorno alle 65/70 unità, secondo i monitoraggi più recenti, concorrendo a svolgere una importante funzione come regolatore della presenza dei cinghiali e di altre specie preda. I lupi appartenevano allo stesso branco. Tra essi, probabilmente, la coppia dominante “alfa”. Le dinamiche e il comportamento di un branco sono molto delicate e dipendono, soprattutto, dagli individui cosiddetti “alfa”. Questo fatto – conclude Spaterna – ci conferma quanto sia importante la gestione faunistica in area Parco, per cui continueremo a monitorare con grande attenzione gli spostamenti e le abitudini di questa specie protetta».
Parco Nazionale dei Monti Sibillini in quanto ente preposto alla tutela di quel territorio, quali sono le azioni che pensate di intraprendere per evitare che fatti del genere si ripetano e che la convivenza tra uomo e fauna selvatica sia migliore? Inoltre, mi aspetto che siate proprio voi i primi a spingere per fare chiarezza sull'accaduto: se l'atto è effettivamente volontario, si parla di un reato penale.
figli di .......
Come cazzo si fa ad investire 3 (TRE) lupi? Già è assurdo investirne uno. A me attraversano continuamente animali e non mi è mai capitato nemmeno di andare vicino ad investire uno. Ci vuole oltre ad andare piano una certa concentrazione e dei riflessi adeguati, altrimenti meglio non guidare.
Giacomo Perticoni non te ne vantare e un attimo
Questo è vero ma per ucciderne 3 in una volta ci vuole che cè qualcosa che non va.
Che crudeltà...povere bestiole
Che bastardo
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Non è assolutamente possibile che siano stati investiti accidentalmente da una macchina. Deve esserci altro
La cosa più logica è pensare che ci siano terroristi attentatori che in unico disegno criminoso si siano appostati la notte su suv rostrati in attesa del passaggio di lupi di sinistra. Meno male che i paranoici erano i novax…