Una delle panchine rosse di Castelraimondo
Inaugurazione di due panchine rosse a Castelraimondo ai giardini pubblici e lungo corso Italia. In tanti hanno partecipato a questo doppio evento che si è tenuto questa mattina per sensibilizzare sul tema della violenza contro le donne. Due panchine in cui sono apposti anche i numeri telefonici a cui le vittime possono rivolgersi. Sono così nati due punti in cui non si vuole solo esprimere il proprio dissenso alla violenza, ma anche fornire informazioni utili. Durante la mattinata sono intervenuti gli studenti della scuola media accompagnati da una docente, che ha spiegato l’importanza di parlare di questi temi già in età adolescenziale.
Presente anche Lucia Budassi, psicologa del centro antiviolenza di Macerata e della Casa del Rifugio, che ha fornito dei dati a testimonianza della diffusione di questo fenomeno anche nelle zone dell’entroterra.
«Da gennaio 2022 a ottobre 2022 allo sportello maceratese in totale sono stati fatti 220 accessi, con 180 prese in carico – ha spiegato Budassi -. Rilevante il dato per cui le donne che hanno fatto un maggiore accesso sono di origine italiana e la metà di loro hanno tra i 40 e i 49 anni». Presente anche la coordinatrice Beatrice Pini e l’assistente sociale Giulia Sbarbati della cooperativa Il Faro, che hanno spiegato l’importanza della prevenzione fin dalle scuole e nei centri di aggregazione giovanile.
Durante la cerimonia proprio i bambini del centro di aggregazione Primavera, grazie al lavoro svolto dall’educatrice Isabella Cucculelli e accompagnati dalla volontaria Giulia Francucci, hanno letto dei loro testi incentrati sul tema. Ha voluto essere presente anche il sindaco di Castelraimondo Patrizio Leonelli, insieme all’assessore ai Servizi Sociali Ilenia Cittadini.
«Ci troviamo qui per dire no alla violenza di genere – ha affermato Cittadini – due panchine che non sono solo un simbolo, ma un’azione di sensibilizzazione e informazione, in quanto sono presenti dei contatti diretti a cui rivolgersi per le persone vittime di violenza. Un tema che riguarda tutti, i bambini, gli adulti, le associazioni, la scuola e l’ente locale.
Per dire no a tutte le forme di violenza sulle donne, quella fisica, quella verbale e per combattere una cultura degli stereotipi che rischia di legittimare sfottò a sfondo sessuale o battute denigratorie. Dobbiamo tutti insieme potenziare attività di prevenzione che favoriscono le pari opportunità. Uscire dalla violenza si può, chiedere aiuto è un primo passo per farlo».
I numeri utili che sono stati inseriti sulle panchine: sono quelli dell’associazione Scarpetta Rossa (02 84577484), del Centro antiviolenza Macerata (0733 256487), dell’ufficio Servizi sociali del Comune presieduto dall’Anna Benigni (0737 641724 interno 2) e il numero nazionale di supporto psicologico (1522). Ieri sera il comune di Castelraimondo ha voluto rimarcare il suo no alla violenza di genere illuminando di rosso la facciata del Lanciano Forum.
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Non ho capito se le panchine rosse sensibilizzano già solo a vederle o se bisogna proprio sedercisi sopra, nel secondo caso ce ne vorrebbero di più perché sennò la campagna di sensibilizzazione va troppo a rilento, e opportuna sarebbe anche l’istituzione d’un Green Pank che a tutela delle cittadine contraddistingua i cittadini già sensibilizzati.