Tre amici “catturano” lo spettro di Brocken
durante l’escursione sul Monte Bove
«Siamo stati fortunatissimi»

MONTAGNA - Massimo Garofolo, Riccardo Rastelli e Carlos Matias Donati, esperti escursionisti di Morrovalle si sono trovati di fronte al raro fenomeno e lo hanno fotografato

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Lo spettro di Brocken

di Monia Orazi

Tre amici di Morrovalle sono partiti questa mattina all’alba per un’escursione sul monte Bove e si sono imbattuti in un fenomeno rarissimo, Gloria, il nome per indicare lo spettro di Brocken. Le loro ombre sembravano più grandi, avvolte da un arcobaleno luminoso, con il sole basso all’orizzonte dietro di loro e le nuvole a circondare la cima del monte. Massimo Garofolo, insieme agli amici Riccardo Rastelli e Carlos Matias Donati, esperti escursionisti non hanno creduto ai loro occhi ed hanno avuto la prontezza di fotografare questa illusione ottica, che normalmente dura lo spazio di pochi istanti.
«Siamo partiti alle 5.30 di questa mattina per un’escursione al Monte Bove sud – raccontano i tre escursionisti – siamo arrivati sulla cima del monte intorno alle 8.30, massimo le 9 del mattino. Stavamo percorrendo l’anello del Bove sud, quando dopo l’arrivo della vecchia cabinovia, abbiamo iniziato a scendere verso il Bove nord. Mentre guardavamo verso il monte Bicco, con il sole alle nostre spalle, abbiamo visto la nostra ombra diventare più grande, circondata da un arcobaleno, una vera e propria Gloria, lo spettro di Brocken, un fenomeno tra storia e leggenda. E’ davvero molto raro assistervi, siamo stati fortunatissimi».

Spettro-Brocken-Monte-Bove-5-1-300x400Reazione pronta, i tre amici hanno subito fatto delle foto davvero suggestive, in cui sembra esserci un’apparizione mistica, mentre in realtà si tratta di un fenomeno di rifrazione ottica: la figura semi opaca, circondata dall’alone arcobaleno, è prodotta quando il sole è alle spalle di chi osserva la propria ombra, che in condizioni di poca luce, viene proiettata sulle nuvole, con una corona luminescente che circonda la parte alta della figura, creando l’impressione di trovarsi letteralmente di fronte ad uno spettro.

La cosa non ha intimorito i tre esperti escursionisti, entusiasti di aver assistito di persona al fenomeno, che ha solide spiegazioni scientifiche: «In tanti vengono a fare escursioni sui Sibillini sperando di trovare questo fenomeno, noi non l’abbiamo cercato, è capitato casualmente. La corona luminescente arcobaleno dura pochi secondi poi svanisce, siamo riusciti ad immortalarla. Deve esserci una combinazione di diversi fattori, perché questo avvenga, siamo stati davvero molto fortunati a vivere questa esperienza sulle nostre bellissime montagne». Non è difficile immaginare, che in una zona ricca di leggende come quella dei Sibillini, l’apparizione dello spettro di Brocken di fronte ad ignari escursionisti del passato, possa avere ispirato una serie di leggende, alimentando le storie che si raccontano sulla catena montuosa dei Sibillini.

 

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