Il bar Mirò
di Luca Patrassi
Recanati è differente, l’altra notte chi si è trovato ad assistere all’accoltellamento da parte di un italiano di un giovane recanatese di origini marocchine, non ha tirato fuori l’iphone per immortalare la scena magari con una diretta social ma ha disarmato l’aggressore, tamponato le ferite del giovane, lo ha portato in ospedale, gli ha salvato la vita.
Non solo il giovane commerciante, Mirco Cipolletta, titolare del bar Mirò, ha salvato la vita di un ragazzo senza pensare al rischio corso di essere aggredito a sua volta, ma il giorno dopo non vuole nemmeno parlare ed essere fotografato. «Grazie, ma come vedi ho da lavorare». Alla fine cede in parte, ma solo perché il suo bar è frequentatissimo e chiunque entra ha una battuta per lui e gli chiede ragguagli sull’episodio. Lui è il giovane titolare del bar, davanti al teatro Persiani.
Il vicolo dell’accoltellamento
«Complimenti? E di che? Di aver assistito a quella scena? Avrei preferito non fosse accaduto nulla, quel ragazzo non è che stia bene e la sua salute è la cosa più importante». Già, resta il fatto che senza l’intervento del giovane commerciante recanatese, l’aggressione avrebbe potuto prendere la strada della tragedia, peraltro a poche ore di distanza dall’omicidio di Civitanova. A Recanati però il barista ed un cliente del locale del centro città sono intervenuti per bloccare l’aggressore, il 47enne Omar Pintucci, e soccorrere il ferito, un 22enne.
Nella città del Giovane Favoloso, anche il barman è favoloso. «Ad un certo punto – racconta – è entrato nel bar il giovane poi aggredito che mi diceva di essere stato minacciato con un coltello da una persona che era nella zona, poi il tutto sembrava rientrato, ho chiuso il locale e siamo usciti. In strada i due si sono rivisti ed affrontati, pensavo a una scazzottata, poi ho visto gli schizzi di sangue e ho capito che non erano pugni, aveva in mano un coltello. Ho tolto il coltello dalle mani dell’aggressore, poi ho soccorso il giovane ferito e l’ho portato al Punto di primo intervento a Recanati giusto per far prima, l’ambulanza è partita subito per l’ospedale, era cosciente. Quando sono tornato a casa ho visto che ero sporco di sangue, ho avuto paura di essermi ferito anche io, è stato solo allora che ho preso coscienza di quanto accaduto ed anche del pericolo corso, ma al momento ho pensato solo che dovevo intervenire, dovevo aiutare il ferito».
Macchie di sangue
Nel vicolo teatro dell’aggressione le macchie di sangue sono state pulite quasi del tutto, in città il fatto resta al centro dei commenti.
Ci si informa sulla salute del giovane ferito, si sottolinea il grande gesto solidale del commerciante recanatese, gesto che permette di ristabilire una più consona valutazione dei rapporti umani nella provincia maceratese, non solo bianco contro il nero e viceversa, ma anche il colore vivo della solidarietà e dell’aiuto concreto anche in situazioni difficili e rischiose. Il commento del sindaco di Recanati Antonio Bravi sui social: «Accoglienza, cura delle relazioni e partecipazione attiva sono gli ingredienti da sviluppare giornalmente con più impegno, perché si possano evitare episodi di aggressione come quelli di cui purtroppo si sono macchiate le nostre città in queste ultime ore. Insieme a quanti si sono messi in gioco personalmente per farlo, e che vogliamo ringraziare, invitiamo a respingere fortemente l’uso della violenza, soprattutto se di matrice razzista, e invitiamo la popolazione tutta a impegnarsi perché la nostra città sia sicura, inclusiva e confortevole sia per chi ci abita, sia per chi è ospite, sia per chi è di passaggio».
«Mi disturbate, non potete stare qui» Poi accoltella un 22enne
Altrimenti poteva finire male.
La gente si porta coltelli in tasca, quanti delinquenti in giro, troppi!!!!
Dovrebbe essere normale difendere il prossimo in difficoltà...Onore al barista..che in questi tempi difficili come dai fatti successi ieri..ha fatto il suo dovere.....magari qualcuno con la stessa tempra avesse salvato il pover'uomo di Civitanova dalle grinfie di quel delinquente!!!!!!
Proporre il barista ad un encomio semplice.
Uguale uguale a Civitanova
E gli è andata bene comunque
Poi ci sono le brave persone
Invece Civitanova filmavano
Complimenti per il suo coraggio è senso civico !
BRAVISSIMO!!!!
Corragioso e bravo!
Complimenti non è da tutti
Ecchece
Ci vuole il coraggio. Tu hai dimostrato, complimenti
Complimenti al barista anche davanti ha un coltello ha salvato una vita, A Civitanova non sono stati in grado di togliere una stampella
Sei una. Bellissima. Persona lo so ai rischiato da Solo ma. Civitanova prima c'era tanta. Gente e poi. L assassino era più facile fermarlo non aveva. Coltello Sei. Un. Grande. Barista
eroeee
Ma una controllatina a sti nordafricani sempre con il coltello dietro, no???
Ha avuto più attributi di quelli a Civitanova che hanno fatto il video mentre quel povero uomo moriva.
Bravo! Dio ti benedica perché hai salvato due vite:quella di colui che doveva essere assassinato e quella dell'assassino che con questo omicidio sarebbe andato dritto all'inferno!
SEI UNA PERSONA CORAGGIOSA. CHE LA VITA TI PORTI TANTA FORTUNA
Ebbene la realtà diventa un eroica avventura.
Qualcuno che interviene esiste, dovremmo avere tutti lo stesso coraggio, non riprendere con il telefonino.
Bravissimo
Bravissimo, meriti una medaglia al valore!
Un gesto di coraggio e grande umanità. Da prenderne esempio. E invece Civitanova; hanno preferito filmare anziché aiutare.
Per fortuna ... almeno qualche spiraglio di umanità esiste ancora...non facciamo di tutta l'erba un fascio!
Bravo, coraggioso ragazzo!
Onore a questo giovane!!
Bravooòoo
Bravissimo,che Dio ti benedica
Sei un grande uomo bravo
Bravo, ma ..Hai rischiato grosso!!!
Grande mirko
Bravissimo uguale a civitanova
Bravoooioooo
Eroe bravo meriti la stima di tutta la brava gente
Così si fa
Bravo ai fatto il tuo dovere
Applausi a chi non guarda ma agisce
Bravissimo al barrista
Così si fa
È confortante sapere di questo ragazzo che si è comportato in modo solidale e umano !! Grazie per aver mostrato l'aspetto più nobile dell'essere umano dopo la tragedia di ieri.
Bravo no come a civitanova
Meno male che ha agito ad aiutare,no all,indifferenza
Complimenti al barista questo e un esempio di altruismo e umanità sentimenti che sono venuti meno a Civitanova.
Grande
Allora non è tutto perduto, un po' di umanità ancora c'è
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Analizziamo il pensiero del giovane soccorritore in quel momento: rischiare la propria vita per salvare quella di un altro. Questo ha solo un nome: eroismo vero
Pienamente d’accordo con Paolo Passaretti.
Ecco fatto, c’abbiamo già messo una bella pezza.
Onore a chi rischia del proprio per aiutare un altro, che magari nemmeno conosce. Con tutti guai che si possono avere in situazioni simili, sia al momento che successivamente, ci vuole vero coraggio.