Due amici passeggiano sul lungomare sud di Civitanova quando vengono accerchiati da cinque persone che li aggrediscono a calci e pugni. Sono stati trasportati al pronto soccorso e poi dimessi con una prognosi di pochi giorni. E’ un episodio tutto da definire quello avvenuto nella notte della movida fra sabato e domenica, i carabinieri stanno cercando di ricostruire quanto accaduto e i motivi che hanno scaturito quello che è un vero e proprio raid di violenza.
Intorno alle due un 20enne e un 43enne, entrambi residenti a Civitanova, stavano passeggiando nei pressi dello stabilimento “Antonio” quando sono stati accerchiati da un gruppo, composto da cinque persone. Non sono chiari i motivi del litigio, se ci fosse stato un precedente diverbio o meno, l’unica cosa certa è i due amici sono stati presi a botte. Pugni e calci dal branco che, dopo l’aggressione, si è rapidamente dileguato. Sul posto, una volta lanciato l’allarme, sono subito intervenuti gli operatori dell’emergenza e i carabinieri del Nucleo radiomobile della Compagnia di Civitanova.
I due amici hanno riportato ferite al volto e contusioni sul corpo e, sebbene le loro condizioni non fossero particolarmente gravi, gli operatori dell’emergenza hanno comunque ritenuto di accompagnarli in ambulanza all’ospedale, dove sono stati dimessi poco dopo una volta ricevute tutte le cure necessarie, con una prognosi di pochi giorni. I due non hanno fornito ai militari molti elementi utili ad individuare gli aggressori, vista anche la velocità con cui il raid è stato portato a termine. I carabinieri della Compagnia di Civitanova hanno avviato gli accertamenti del caso, raccolte diverse testimonianze e visionate anche le immagini delle telecamere di videosorveglianza nella zona per trovare elementi utili a ricostruire quanto successo.
(Redazione Cm)
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Vogliamo parlare anche del tizio che intorno alle 23:30 di sabato stava urinando sul cofano di una BMW bianca parcheggiata al lato della pista ciclabile sul lungomare sud difronte allo Chalet Giafranco, con una spavalderia inaudita senza cercare minimamente di nascondersi alla vista delle centinaia di persone che affollavano la passeggiata? Un vero schifo!!!
Mi sono pentito di non avergli urlato contro, ma con moglie e figlio al seguito avrei rischiato troppo che la cosa potesse degenerare.
Una cosa è certa le famiglie nel fine settimana non possono assolutamente passeggiare sul lungomare sud, sia per i soggetti che dopo una certa ora lo frequentano sia per le file di persone che attendono di entrare nei locali, che ti costringono a scendere sulla pista ciclabile, con il rischio sia per te, che per le bici che giustamente la percorrono.
E’ assurdo secondo me, non avere un presidio fisso delle autorità sul lungomare sud nei fine settimana, in più è cosi difficile obbligare certi locali di dotarsi di transenne per delimitare le persone agli ingressi in modo tale da poter consentire il passaggio degli altri?? Ma che dormete non lo vedete il casino che create o pensete solo a n’cassa il più possibile??
Signor Melappioni a tarda notte i giardini del lungo mare sud diventano un urinatoio visto cinque ragazzotti uno di fianco all’altro a fare la pipi ma cosa vogliamo pretendere mettessero dei bagni pubblici come si deve come è stato fatto a Macerata si pagano 10 centesimi ma questo è relativo.
Non credo sia solo un problema di bagni pubblici quello a cui ho assistito sabato.
Un conto è nascondersi dietro ad una pianta, un conto a starsene con il pene in mano difronte a tutti, bambini compresi.
Si chiamano atti osceni in luogo pubblico, reato penale e avrei gradito molto vedere un paio di agenti prenderlo per il collo.
vede signor Eros Melappioni, se mettessero agenti in punti strategici di quei posti le persone come quella da lei vista forse avrebbero un deterrente a non fare quelle azioni da codice penale.