L’agorà a Tolentino, Sclavi:
«In piazza con i piedi per terra»
Massi presidente del Consiglio

POLITICA - Suggestiva la prima riunione dell'assise nel cuore della città. Il primo cittadino ha donato rose bianche a tutte le consigliere e assessore. Silvia Luconi sull'elezione di Massi a guidare l'assemblea: «Per lui avremmo voluto un ruolo nell’esecutivo all’interno del quale si sarebbe assunto delle responsabilità ben precise, sedendo in Giunta e condividendone decisioni anche impopolari»

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La Giunta durante il Consiglio comunale in piazza

di Francesca Marsili

Una rosa bianca donata dal neo eletto sindaco Mauro Sclavi alle consigliere di maggioranza e minoranza e componenti femminili della Giunta. Si è aperto cosi, ieri sera, in piazza della Libertà, il primo Consiglio comunale dopo il voto delle ultime amministrative.

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Stretta di mano tra il presidente del Consiglio Alessandro Massi e il sindaco Mauro Sclavi

L’assise, suggestiva e inedita, si è svolta nell’agorà di Tolentino. Dettata dalla volontà di agevolare la partecipazione dei cittadini, ha segnato l’inizio dell’amministrazione guidata da Sclavi che sulle note dell’Inno di Mameli ha prestato il suo giuramento senza nascondere l’emozione. «Ci avete visto sui palchi, avevamo promesso di non cambiare, ed eccoci qua – ha esordito il primo cittadino subito dopo aver indossato la fascia tricolore – con i piedi per terra assieme a voi in questa piazza, della Libertà». Come da previsione Alessandro Massi di Tolentino Popolare è stato proclamato presidente del Consiglio comunale, una carica a cui lui stesso, avallata da tutta la maggioranza, aveva auspicato. Vicepresidente il consigliere di minoranza Luca Cesini del Partito Democratico.

«Nei giorni scorsi ho espresso il desiderio di riscoprire questa carica – ha commentato Massi a suo agio nel nuovo ruolo e campione di preferenze alle ultime consultazioni- il Consiglio comunale è il principale organo di rappresentanza della democrazia cittadina e di programmazione per le strategie di governo affinché Tolentino possa tornare nel prossimo futuro il ruolo di riferimento per tutto l’entroterra. Per far questo è fondamentale che lo stesso sia collegato in ogni momento con tutte le espressioni della comunità stessa lasciando da parte polemiche sterili e lavorando alacremente in simbiosi su quelli che sono i punti all’ordine del giorno da qui in avanti. Dovremo assicurare – ha concluso – la nostra attenzione verso il mondo del lavoro, dell’impresa, della famiglie e dei singoli individui recependo le istanze che provengono da povertà, emarginazione e disuguaglianze oltre a favorire il confronto quotidiano tra Istituzioni e imprese e organizzazioni sindacali per favorire in un momento come questo le politiche di sviluppo e di qualità della vita». A commentare l’elezione di Massi e del vice Cesini è arrivato l’intervento «politico» dell’ex candidata del centrodestra Silvia Luconi che ora siede tra i banchi dell’opposizione.

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Silvia Luconi

«Per quanto riguarda la presidenza del Consiglio – ha argomentato Luconi capogruppo di Tolentino Nel Cuore – abbiamo votato scheda bianca perché crediamo che la città, con il proprio voto, abbia espresso la volontà che Massi avesse un ruolo nell’esecutivo all’interno del quale si sarebbe assunto delle responsabilità ben precise sedendo in Giunta condividendone decisioni anche impopolari. Ha preferito invece mantenere un ruolo di equidistanza che lo mette al riparo da eventuali tempeste e che gli garantirà sempre un posto in Consiglio comunale, qualsiasi siano gli scenari e gli avvenimenti di questa amministrazione, e che macchierebbero meno la sua immagine per eventuali ruoli futuri. Lo avremmo voluto vicesindaco o assessore perché avrebbe dato prova delle sue conoscenze e abilità amministrative che con l’esclusione dalla Giunta nel 2019 non ha potuto dimostrare fino alla fine. La nostra sarà un’opposizione costruttiva». Riguardo l’elezione di Cesini del Partito Democratico a vicepresidente Luconi ha aggiunto: «Negli anni passati c’era un modus, proporre per questo ruolo il consigliere di minoranza della lista che avesse ottenuto più voti per dare seguito alla volontà popolare – ha sottolineato rivendicando che questo ruolo assegnato al consigliere Pd sarebbe dovuto andare ad un esponente della lista Tolentino Nel Cuore che ha ottenuto un 15,8% (subito dopo Tolentino Popolare) e quindi a Monia Prioretti che ha incassato 235 preferenze, persona conosciuta per le sue capacità.

primo_consiglio_comunale_sclavi-9-325x217Il Pd – ha proseguito – nelle ultime elezioni ne è uscito pesantemente ridimensionato con un 9,8% ed esprimendo un solo consigliere con 151 preferenze. Capiamo che il Pd abbia fatto una scelta di campo decidendo di candidarsi per andare contro una coalizione e a favore di qualcun altro il quale non avrebbe mai avuto questa chance perché con 500 voti di lista si fa fatica a fare i sindaco – ha chiosato Luconi riferendosi al sostegno della coalizione del centrosinistra in favore del civico Sclavi al ballottaggio – capiamo che queste sono cambiali che in un modo o nell’altro vadano pagate e che il sindaco debba rispettare dei patti, ma non possiamo renderci partecipi di questo modo di fare politica che non ci appartiene. Non abbiano votato Luca Cesini, ma avremmo proposto Prioretti rispettando il volere del popolo che l’ha preferita in termini di preferenze». Pacata la risposta del neo presidente del Consiglio: «C’è la distorta percezione che l’assessore sia l’unico reale impegno per la città quando invece voglio ricordare che l’impegno del Presidente del Consiglio è la seconda per importanza: svolge un ruolo essenziale di vicinanza alle realtà della città e che forse, negli ultimi anni è mancato. Ecco perché forse, negli occhi di molti, il ruolo di Presidente è stato delegittimato».
alessandro-massi-2-300x400In risposta a Luconi è intervenuto anche il capogruppo di Tolentino Popolare Fabio Montemarani, che ha iniziato l’intervento leggendo la definizione di Treccani riguardante la “Democrazia” demos -popolo e crazia, cioè forma di governo in cui il potere risiede nel popolo. «Ho voluto aprire così perché iniziamo il nostro lavoro auspicando che ad ogni Consiglio comunale ci sia la presenza numerosa dei cittadini come in questa serata, nel nome della trasparenza e della legalità, due parole che caratterizzeranno il governo di questa Amministrazione. Proprio per questi principi – ha proseguito- e per i valori che caratterizzano la coalizione di Mauro Sclavi, siamo felici della scelta fatta da Alessandro Massi quale Presidente del Consiglio Comunale. Un ragazzo giovane ma di grande esperienza, un uomo che unisce, Massi sarà l’anello della catena che chiude un cerchio, quel cerchio che notoriamente è usato da filosofi per rappresentare la continuità e l’unione, perchè tutti noi siamo qui per fare e non per disfare. Non filerà tutto liscio – ha concluso Nontemarani- per questo lavoreremo sodo e con onestà, spalla a spalla, come una squadra, i problemi che emergeranno non verranno arginati ma affrontati, perché come dice sempre mia figlia di 10 anni: non preoccuparti, papà, per ogni problema c’è sempre una soluzione»

primo_consiglio_comunale_sclavi-1-325x217Confermate dal neo sindaco Mauro Sclavi, come anticipato da Cronache Maceratesi, le deleghe assegnate ai nuovi assessori: alla vicesindaco Alessia Pupo sono andate Urbanistica, Edilizia privata e Sport; a Diego Alosi Bilancio, Patrimonio, Politiche fiscali e al Turismo; a Flavia Giombetti Ricostruzione pubblica e privata alla Gestione sisma 2016 e Pnrr; a Fabiano Gobbi Attività produttive e Commercio mentre a Elena Lucaroni sono andate Politiche sociali, Salute e Istruzione. Il primo cittadino ha tenuto per se Cultura, Lavori pubblici, Polizia locale, Personale, Decentramento e Rapporti con le partecipate. Fanno invece parte del nuovo Consiglio comunale per la maggioranza, oltre al sindaco Sclavi e al Presidente Massi, i consiglieri Luigino Luconi e Giordano Tasselli (Tolentino Civica e Solidale), Benedetta Lancioni, Samanta Casali, Fabio Borgiani, Antonio Trombetta, Fabio Montemarani e Mirko Angelelli (Tolentino Popolare) e Alba Mosca (Riformisti Tolentino). Per la minoranza: Silvia Luconi, Monia prioretti e Silvia Tatò (Tolentino Nel Cuore), Francesco Pio Colosi (Fratelli d’Italia), Luca Cesini (Pd) e Massimo D’Este (Tolentino Città Aperta). All’ordine del giorno anche l nomina della Commissione elettorale, delle Commissioni consiliari permanenti e Comunale per l’aggiornamento dell’albo Giudici popolari.

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