«Villa Buonaccorsi strumentalizzata
una vicenda in cui gli enti locali
non hanno potere decisionale»

POTENZA PICENA - L’amministrazione comunale ribadisce la sua posizione in merito all’annullamento di matrimoni all’interno della dimora storica: «Da parte nostra e della Regione massimo impegno. Abbiamo fatto presente sin dall’inizio la questione manutenzione e cerimonie. Ma le decisioni sono in capo a Ministero e Soprintendenza»

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Villa Buonaccorsi

«L’impegno di Comune e Regione sulla questione Villa Buonaccorsi non è mani venuto meno. Chi sostiene il contrario fa sciacallaggio politico e disinformazione ai cittadini, strumentalizzando una vicenda in cui gli enti locali non hanno alcun potere decisionale». Così l’amministrazione comunale di Potenza Picena ribadisce quanto già affermato nei giorni scorsi dal sindaco, Noemi Tartabini, in merito alla vicenda che ha visto l’annullamento di oltre 30 matrimoni, che si sarebbero dovuti svolgere all’interno della dimora storica.

«All’indomani dell’acquisizione della villa da parte del Ministero, il comune di Potenza Picena, in sinergia con la Regione, ha sin da subito e più volte richiesto, con ogni mezzo, formalmente e informalmente, agli uffici ministeriali e alla Soprintendenza, la possibilità di ottenere la gestione temporanea del bene, proprio in virtù della necessità di manutenzione dei giardini e di svolgimento delle cerimonie programmate. L’impegno è stato costante, ma la risposta del Ministero non c’è stata fino allo scorso 12 maggio, quando è giunta comunicazione ufficiale della possibilità di trasferimento del bene in base al federalismo culturale. E contestualmente la decisione ministeriale è arrivata anche sul fronte della manutenzione del giardino con l’incarico conferito ad una ditta esterna».

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Noemi Tartabini

Solo nei giorni scorsi alcune coppie di sposi, che avrebbero dovuto utilizzare la villa come location per i loro matrimoni, si sono rivolte direttamente al Comune: «Alla luce di tali richieste è stato fatto presente ai futuri sposi che sarebbe stata necessaria l’autorizzazione ministeriale e che la stessa non era in alcun modo scontata». Dunque, nessun disimpegno. «Da due anni opera un tavolo tecnico, costituito in ambito regionale, che ha seguito costantemente e puntualmente l’evoluzione dell’intera vicenda. Tavolo tecnico nel quale il Comune e la Regione si sono sempre dimostrati disponibili a farsi carico della gestione della villa. Siamo assolutamente consapevoli del disagio che le coppie di futuri sposi hanno vissuto e proprio per questo è stato fatto tutto ciò che era nei poteri di quest’amministrazione. Ma le decisioni, come già detto, sono in capo a curatela fallimentare, Ministero e Soprintendenza. Siamo fiduciosi, viste le recenti evoluzioni, del proseguo delle pratiche di trasferimento nel più breve tempo possibile, così che il bene possa tornare pienamente fruibile». Poi le considerazioni rivolte all’opposizione: «Il Partito Democratico fa consapevolmente disinformazione nei confronti dei cittadini, pur sapendo realmente come stanno le cose. Le risposte date a mezzo stampa dalla curatela fallimentare sulla questione matrimoni sono chiare e non lasciano dubbi».

 

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