La tenuta dei redditi nelle Marche,
Macerata ha più contribuenti di Civitanova

L'INTERVENTO di Francesco Cittadini – Nel 2020, anno in cui il PIL ha presentato una contrazione di quasi il 9%, in regione si è registrato un andamento costante. Il capoluogo di provincia, nonostante abbia subito il sorpasso sul numero dei residenti, precede la città costiera sia nel numero di contribuenti che nel reddito medio

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Francesco Cittadini

di Francesco Cittadini *

Il Dipartimento delle Finanze del Ministero dell’Economia ha reso disponibili le statistiche riguardanti i dati delle dichiarazioni dei redditi delle persone fisiche presentate nel 2021 e riferite all’anno di imposta 2020. Sono circa 41,2 milioni i contribuenti che in Italia hanno assolto l’obbligo dichiarativo, tramite il modello Unico PF, il 730 o la Certificazione Unica. Il numero totale dei contribuenti è diminuito di oltre 345.000 rispetto al 2019. Il reddito complessivo totale dichiarato ammonta a oltre 865,1 miliardi di euro (-19,4 miliardi rispetto all’anno precedente) per un valore medio lordo annuale di 21.570 euro, in calo dell’1,1% rispetto al reddito complessivo medio dichiarato l’anno precedente. L’analisi territoriale conferma che la regione con reddito medio complessivo più elevato è la Lombardia (25.330 euro), mentre la Calabria presenta il reddito medio più basso (15.630 euro). Si conferma anche durante la pandemia la distanza tra il reddito medio delle regioni centro-settentrionali e quello delle regioni meridionali.
Il reddito dei marchigiani si pone in 13° posizione a livello regionale, con un reddito medio lordo di 20.390 euro e 1.115.892 contribuenti che hanno presentato la dichiarazione. In termini assoluti (somma dei redditi) le Marche scalano due posizioni e salgono all’undicesimo posto. Rispetto al 2019 il reddito medio lordo è diminuito di poco (era 20.520 euro).
A livello provinciale sono disponibili i dati dei redditi imponibili (reddito lordo meno oneri deducibili). Quello più alto è del comune di Camerino (media di 21.001 euro) ma con un sesto del numero dei contribuenti di Macerata che la tallona al secondo posto (media di 20.866 euro). A distanza segue Recanati (media di 19.061) con la metà dei contribuenti del capoluogo di Provincia. Quinto posto per Civitanova, decimo per Tolentino, a metà classifica San Severino, Potenza Picena e Corridonia, giusto per citare i Comuni più rilevanti industrialmente. Ultimo in classifica Gualdo. Seguono i dati di tutti i comuni della Provincia.

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A livello regionale in testa troviamo il Comune di Gabicce Mare con la zona del Monte Conero che piazza tre comuni tra i primi cinque delle Marche: Ancona, Numana e Sirolo. Macerata, Pesaro, Fano, Senigallia e Ascoli Piceno nelle prime posizioni, mentre sono lontane Civitanova e San Benedetto del Tronto.

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A livello nazionale i redditi da lavoro dipendente e da pensione rappresentano circa l’84% del reddito complessivo dichiarato, con il reddito di pensione che costituisce il 31% del totale. Il reddito medio più elevato è quello da lavoro autonomo, pari a 52.980 euro, mentre il reddito medio dichiarato dagli imprenditori (titolari di ditte individuali) è pari a 19.900 euro. Il reddito medio dichiarato dai lavoratori dipendenti è pari a 20.720 euro, quello dei pensionati a 18.650 euro. Infine, il reddito medio da partecipazione in società di persone ed assimilate risulta di 16.450 euro. Si ricorda che la maggior parte dei redditi da capitale – come ad esempio i dividendi distribuiti dalle società di capitali (Spa – Srl) – è soggetta a tassazione sostitutiva e non rientra pertanto nell’Irpef. È opportuno ribadire che per “imprenditori” nelle dichiarazioni Irpef si intendono i titolari di ditte individuali, escludendo pertanto chi esercita attività economica in forma societaria, il quale può percepire un compenso ad esempio come amministratore della stessa società (che confluirebbe nella dichiarazione dei redditi personale) nonché un provento dall’erogazione dei dividendi (che salvo situazioni particolari viene tassato alla fonte, senza confluire nella dichiarazione dei redditi).
Sempre su base nazionale tutti i principali redditi medi accusano flessioni più o meno marcate: dal -11% dei redditi d’impresa, al -10% di quelli da partecipazione, -8,6% da lavoro autonomo, mentre più contenuto è il calo per i redditi da lavoro dipendente (-1,6%). Fa eccezione il reddito medio da pensione, in aumento del 2%.
Per approfondimenti: https://www.finanze.gov.it/opencms/it/statistiche-fiscali/

*Francesco Cittadini – Dottore Commercialista – Tartuferi & Associati



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