Sfruttamento dei lavoratori e caporalato:
arrestato un imprenditore (Video)

OPERAZIONE della Guardia di finanza di Camerino: l'uomo, 70enne, è finito ai domiciliari, mentre l'azienda, che si trova a Serravalle, è stata messa sotto amministrazione giudiziaria. Era già stato denunciato per aver impiegato lavoratori in nero, pagandoli meno di quanto dovuto. Il difensore: «Abbiamo fatto ricorso al Riesame, i domiciliari ci sembrano troppo»

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Sfruttamento del lavoro e caporalato: ai domiciliari imprenditore 70enne del settore manifatturiero, sotto amministrazione giudiziaria l’azienda di Serravalle. L’operazione è della Tenenza della Guardia di finanza di Camerino, che ha eseguito le misure emesse dal gip del Tribunale di Macerata.

guardia-finanza-camerinoL’imprenditore era già stato denunciato ad agosto scorso, dopo una lunga indagine delle Fiamme gialle. In particolare, era emerso che l’azienda aveva impiegato sette lavoratori completamente in nero e altri nove in maniera irregolare. I militari avevano accertato inoltre che gran parte del personale veniva retribuito con paghe nettamente inferiori a quelle risultanti dalle buste paga. In particolare, secondo gli inquirenti, veniva corrisposta una retribuzione netta inferiore di circa il 40%, rispetto a quella stabilita nel Contratto collettivo nazionale di categoria, ovvero una paga oraria compresa tra 4,5 e 5 euro. Per i lavoratori la cui busta paga era in linea con lo stipendio realmente percepito, invece, era stato riscontrato un numero di ore effettuate maggiore di quelle documentate, le quali non erano mai state pagate. Da qui, la denuncia. La Finanza ha poi accertato che che le condotte illecite dell’imprenditore erano continuate anche dopo la denuncia, per questo la Procura ha chiesto e ottenuto dal gip la misura cautelare dei domiciliari, l’amministrazione giudiziaria dell’azienda, con il contestuale affidamento della stessa ad un amministratore nominato dal giudice stesso. L’arresto, di cui si è avuta notizia oggi, è avvenuto il 19 marzo. Nel frattempo giovedì c’è stato l’interrogatorio di garanzia in cui l’imprenditore ha parlato di problemi legati a tariffe ristrette (è terzista) e negato di voler sfruttare i dipendenti. Ad assisterlo c’è l’avvocato Francesco Copponi: «Abbiamo fatto ricorso al Riesame, c’è udienza venerdì ad Ancona, vediamo. I domiciliari per una cosa del genere mi sembrano una esagerazione. Confidiamo nel tribunale per rimuovere questa misura».

Sette lavoratori in nero, nove irregolari: imprenditore denunciato per caporalato



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