Trova il cellulare di una donna e per restituirlo chiede che gli vengano pagati 100 euro: arrestato per estorsione un 43enne, Francesco Calamante, ex commesso. I fatti sono avvenuti ieri a Treia. Una donna, nella serata di ieri, ha smarrito il cellulare a Passo di Treia. A quel punto ha provato a chiamare il suo stesso numero e le ha risposto un uomo che però ha chiesto del denaro per restituirlo altrimenti lo avrebbe gettato. Il telefono, uno Xiaomi, era stato pagato un paio di anni fa duecento euro dalla proprietaria. La donna, sentita la richiesta, a quel punto ha denunciato i fatti ai carabinieri della stazione di Treia che insieme ai colleghi della sezione operativa del Norm della Compagnia di Macerata hanno deciso di organizzare un incontro per il pagamento richiesto dall’uomo. All’appuntamento, in contrada Valcerasa di Treia, si è presentato il marito della donna. L’accordo, alla fine, era stato di pagare 90 euro. I carabinieri erano pronti a intervenire e lo hanno fatto una volta che c’è stato il pagamento di denaro. Calamante è stato arrestato e oggi si è svolta la convalida al tribunale di Macerata. L’uomo è assistito dall’avvocato Paolo Marchionni. Nel corso dell’udienza ha ammesso le sue responsabilità. Il giudice Daniela Bellesi ha convalidato l’arresto e non ha applicato nessuna misura per il 43enne che è tornato libero. L’udienza di direttissima è stata rinviata al 9 febbraio. Pm Sabina Antognozzi.
(Gian. Gin.)
(Ultimo aggiornamento alle 13,46)
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Come mai in questo articolo si fa il nome per esteso del ritrovatore del telefono mentre quando si parla di fatti più gravi commessi da stranieri non c’è mai un nome?
Signora Angelelli bella domanda la risposta è che le risorse vanno tutelate altrimenti che risorse sarebbero.Prossimamente si prevede un grande afflusso di risorse per fare cosa non lo so anzi si (un gran casino).