di Giovanni De Franceschi
Prof senza vaccino, sostituzioni, quarantene, dad: venerdì si rientra in classe e la scuola è alle prese con una serie di incognite. Tra sindaci che hanno già deciso di sospendere le lezioni fino al 10 gennaio per via dell’aumento dei contagi (al momento a Tolentino, Mogliano e Petriolo) e presidi che cercano di far quadrare il tutto, reggono, in attesa delle nuove norme che il Consiglio dei ministri dovrebbe approvare in giornata, le principali scuole superiori di Macerata e non solo. Basso infatti il numero di prof no vax dichiarato dai dirigenti, perlomeno da parte di chi non si è appellato a una poco giustificata difesa delle privacy. Per inciso, rendere noto il numero o la percentuale di docenti sospesi perché non in regola col vaccino, non viola alcuna norma sulla privacy. Anzi, è un atto di trasparenza.
Claudio Mengoni
«Noi abbiamo un numero di vaccinati che supera di gran lunga il 90% di tutti i dipendenti – spiega Claudio Mengoni, dirigente del liceo Artistico Cantalamessa – Tra i circa 99 docenti, 4-5 sono stati esentati per patologie e quindi non sono stati sospesi ma dirottati verso altre mansioni, altri 3-4 invece non sono vaccinati per scelta e sono stati sospesi. All’inizio erano anche di più, poi molti hanno preso il Covid e la situazione si è risolta così. Il problema è che a questi si aggiunge ora chi è in quarantena perché positivo o perché è venuto in contatto con qualche positivo. Programmare l’attività didattica con una decina di persone in meno è un grosso problema, non è facile fare sostituzioni. Per questo avrei auspicato qualche giorno in più di riflessione, invece di ritornare in classe il 7».
Rita Emiliozzi
Percentuali bassissime di prof no vax anche all’Itas Matteo Ricci. «Non mi posso lamentare, siamo fortunati come istituto – dice la dirigente Rita Emiliozzi – con l’organico potenziato per Covid siamo arrivati a 160 docenti e 38 collaboratori con oltre 1.200 studenti e devo dire che sono stati tutti diligenti. Abbiamo circa un 2% di prof non vaccinati e lo 0,2% di collaboratori. Al momento inoltre abbiamo la segnalazione solo di tre o quattro studenti che dovranno fare la quarantena e per cui attiveremo la dad. Certo, siamo tutti un po’ preoccupati, però sono molto fiduciosa e ottimista. Anche perché la nostra scuola è sicura, le regole sono rigorose e la campagna vaccinale è stata accettata da tutti di buon grado, ognuno ha fatto la propria parte. Va detto che in questo periodo la scuola come istituzione ha avuto il grandissimo merito di essersi attivata a beneficio degli studenti, garantendo a tutti il diritto allo studio. I ragazzi sono stati supportati anche a livello psicologico, perché proprio loro sono stati i più danneggiati da questa situazione».
Roberta Ciampechini
A Ragioneria e al liceo Scientifico la situazione non va diversamente. «Allo Scientifico abbiamo un caso di prof esentato e un altro in via di definizione – sottolinea la dirigente Roberta Ciampechini – A Ragioneria invece un solo caso esentato con certificazione. Detto questo, si inizia un po’ con la paura di quello che sarà che dopo le vacanze. Già in una scuola abbiamo avuto la segnalazione da parte di 15-16 ragazzi che dovranno fare la quarantena. Allo Scientifico ho disposto che la ricreazione si faccia in classe e non più in corridoio a scopo precauzionale, poi abbiamo le macchine per il riciclo dell’aria, i purificatori e cerchiamo di attuare con il massimo rigore tutte le regole anti contagio. Però è pur sempre una fase di transizione difficile, speriamo che il green rafforzato per i mezzi pubblici porti a una vaccinazione maggiore. Noi adulti dobbiamo dare un po’ di ottimismo a questi ragazzi, poi aspettiamo l’evolversi della situazione».
«Non credo avremo particolari problemi alla ripresa delle lezioni – sostiene Claudio Bernacchia preside dell’istituto Bonifazi di Civitanova e del liceo Leopardi di Recanati – al liceo non abbiamo docenti no vax, e il numero di professori senza vaccino, un paio in totale, è legato a esenzioni per motivi di salute. Per quanto riguarda il Bonifazi qualche docente ancora deve precisare la sua posizione, ma siano nell’ordine di pochissime unità, meno di 5 credo e fra le due scuole abbiamo oltre 300 docenti. Chiaro qualcuno dovrà essere sostituito, ma al momento le assenze sono legate anche al fatto che abbiamo alcuni professori a casa malati di Covid, altri invece durante le vacanze si sono vaccinati. Sull’andamento dell’epidemia invece non so ancora esprimermi se sarà necessario tornare in dad e quando».
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Non capisco le chiusure disposte da alcuni sindaci a causa del numero dei contagi che credo non diminuiranno con 2 GG in più
Daniele E Marilena Ceschini i due giorni in più servono solo per organizzare la didattica, magari permettere alle segreterie di chiamare i supplenti necessari. Se ad oggi in una scuola metà organico risulta non disponibile (chi perché in quarantena, ci perché privo di Green Pass), non si può tornare in classe, e di scuole messe male da questo punto di vista ce ne sono parecchie.
Chi vuole studia anche così
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