di Luca Patrassi
Mentre avanza, a distanza di un anno e mezzo dall’inizio della pandemia, l’azione dell’Asur regionale tendente a sapere chi sono e quanti sono gli operatori sanitari che non si sono vaccinati, casualmente saltano fuori casi di medici ed infermieri non vaccinati che sono positivi al Covid e che prestano la loro attività in reparti in cui i profili di sicurezza sono attenzionati all’inverosimile ed in particolare rivolti ai pazienti. Un medico positivo al Pronto soccorso dell’ospedale di Civitanova (leggi l’articolo), una infermiera positiva nella struttura ospedaliera denominata Camerino/San Severino. Sono subito entrati in azione alcuni dirigenti per spegnere le polemiche sui presunti no vax, («pochi contagi», «protocolli di sicurezza rispettati») ed anche dichiarazioni degne della migliore politica dei giorni nostri («c’è la privacy», «non posso sapere se quel medico è un no vax»). Intanto, è bene informare sul fatto che ci sono casi di positivi sul fronte ospedaliero e, diversamente da quanto può essere accaduto agli inizi della pandemia, la colpa non è dei pazienti. Peraltro, anche a Civitanova, si ricordano le polemiche sollevate diversi mesi fa da alcuni medici sindacalisti che tuonavano contro la presunta mancanza di sicurezza, contro i percorsi puliti dell’ospedale di Civitanova che secondo loro tali non sarebbero stati, contro chi insomma metteva a repentaglio la salute dei medici. In attesa di conoscere l’attuale posizione di quei medici sindacalisti, appunto ci sono da registrare i casi di due operatori sanitari dell’Av3 non vaccinati e contagiati. Intanto avanza la procedura dell’Asur che ha inviato un mese fa circa ottocento raccomandate ai propri dipendenti invitandoli formalmente a far conoscere la loro situazione vaccinale: dovrebbero essere arrivate le risposte e l’Asur dovrebbe decidere sul da farsi. Magari prima della fine della pandemia.
Parliamo di eroi che in piena pandemia hanno compiuto un atto generoso e di coraggio, sacrificandosi allo SCOPO DI TUTELARE LA SALUTE COMUNE. Adesso io mi chiedo: allepoca erano scarse anche le riserve dei tamponi e del vaccino non cera neanche lombra, quindi tutti eravamo allo sbando. Ma se allepoca, mentre la pandemia prendeva vigore, ci fosse stato un vaccino, gli operatori Lo avrebbero fatto? Io questo mi chiedo e ahimè non trovo risposta Ma tengo bene a mente che non tutti sono eroi, ma soltanto chi era e resterà a svolgere le proprie funzioni a salvaguardia per il bene e la salute comune, sempre e comunque
Questo inverno hanno fatto lavorare tutti, positivi o negativi non gli fregava niente a nessuno.
Adesso avranno gli anticorpi naturali...
Se c'è l'obbligo di vaccinarsi lei e lui dovevano farlo per rispetto del lavoro che hanno scelto di fare......
Il vaccino lo aveva fatto?
Miriam Micucci nell'articolo c'è scritto di no.
Ma perché, i vaccinati non contagiano? Dove sta scritto?
Grazie a Dio sono stato sempre un pessimista...
non si finirà mai
Se facevano i tamponi un anno fa, in piena emergenza, sapete quanti ne avrebbero trovati positivi? Ma allora alla popolazione conveniva avere degli eroi...
Chiedo a tutti i vaccinati, ma quando avete firmato avete letto bene perché così non sembra!! Non sapete nemmeno la differenza tra sars cov 2 e COVID 19!!! Mah!!!
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Sarebbe ora che i responsabili politici e sanitari della regione si dessero una mossa ad applicare quanto sancito dal governo in materia di obbligo vaccinale per i lavoratori della sanità. I lavoratori della sanità si sono vaccinati nelle strutture ospedaliere, come fanno a dire che non conoscono i nomi dei non vaccinati, sono o no dipendenti della regione ?? Mi pare che manchi la volontà di contraddire i dettami dei referenti politici dei nostri governanti regionali. Non si gioca sulla salute dei cittadini per un pugno di voti.