«Prove tecniche di esternalizzazione? Così sembrerebbe, vista la comunicazione inviata dal Comune al comitato mensa della scuola primaria IV Novembre che annuncia l’utilizzo di un tipo di pasta “convenzionale” a partire dal 26 aprile e per 2 settimane in sostituzione di quella biologica». Lina Caraceni, portavoce di Macerata Bene Comune, riporta l’attenzione sulle mense scolastiche, oggetto di una discussa riorganizzazione da parte dell’amministrazione.
«E alla fine – scrive – è iniziato a cadere il velo dell’ipocrisia dietro cui questa amministrazione si è nascosta a proposito delle scelte fatte sulle MenseVerdiBio: i nostri timori sono stati confermati perché non si tratta, come l’assessora Cassetta voleva farci credere, di una riorganizzazione del servizio funzionale al suo miglioramento, nell’interesse dei bambini che frequentano le mense, ma dello smantellamento di un modello di eccellenza che puntava sul biologico e sulla qualità tanto del cibo che del servizio. Si è cominciato con la chiusura delle cucine di cinque scuole, che ora ricevono i pasti trasportati preparati all’esterno. Adesso prosegue con la sostituzione del cibo, passando dal biologico al convenzionale, smentendo le parole dell’Assessora che aveva assicurato che questo non sarebbe avvenuto».
Poi il cambiamento della pasta: «Si parte da lì ma la prospettiva è chiara: non si vuole più la migliore, quello più sana, quella biologica, ma si sceglie quella che “tiene meglio la cottura”, così da poter effettuare una preparazione anche molto tempo prima della consumazione del pasto. Una scelta che definisce chiaramente il disegno perseguito da questa amministrazione che non è certo il miglioramento della qualità del servizio mensa. Lo testimonia la marca di pasta prescelta: una delle cinque finite nel mirino dell’Antitrust e dell’autorità giudiziaria, perché sulle loro etichette c’erano richiami all’italianità del prodotto in bella vista, mentre la provenienza del grano – da paesi Ue e non Ue – appariva con caratteri microscopici nel retro. Altro che biologico, chilometro zero e controllo della filiera agroalimentare che sono alla base di un’alimentazione sana e di qualità; qui si pensa solo a risparmiare qualche spiccio e a farne le spese sono i bambini. Si tratta di scelte inaccettabili per un’amministrazione che deve avere come faro il benessere dei suoi cittadini, soprattutto i più piccoli».
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Risposta da parte di indignato: se posso preferisco acquistare informandomi dettagliatamente sui prodotti (provenienza, tecniche di coltivazione/allevamento, ecc ecc) e soprattutto leggendo il più possibile le etichette. Cercando prodotti a km zero ma pur sempre coltivati/allevati con coscienza. Purtroppo però qualche volta, causa necessità, somministro bastoncini di pesce congelato facendo mea culpa.
Tanto per la cronaca, Determina N.446 del 14/4/2021. Si affida con un unico provvedimento, poiché la spesa è inferiore ai 40.000, ad una società, il trasporto e scodellamento dei pasti per un totale di 32.000 iva inclusa circa, per il periodo 7 aprile - 5 giugno. Ma scusate...non si era partiti per una riorganizzazione volta a risparmiare 60.000?????? Che nausea...
Visto le polemiche chiuderei le mense , ognuno mangia a casa sua e ciò che vuole. Oppure tornerei ai vecchi cestini del pranzo che ci portavamo da casa. Almeno non ci sarebbero polemiche.....
Il bio fa male
Lorenzo Buschi cosa hai contro la fine del mio nome?
Fabio Cabiddu eh il cibo bio fa male e costa di più
Lorenzo Buschi è ovvio: fabio, fafigo.
Lo grézzo se li scaporda
Una domanda a tutti gli indignati. Ma a casa i vostri figli mangiano biologico e km zero?oppure lo pretendete solo dalla scuola?
Marco Moretti Pasta bio di Camerino, sí... poi, quello che in assoluto pretendo è che ciò che è stato promesso quando ho scelto un servizio (la mensa per i miei figli, che pago religiosamente ogni giorno) venga rispettato.
Marco Moretti a casa mia si! Siamo molto attenti e visto che è un Servizio che pago pretendo che la qualità sia alta
Marco Moretti non penso che tutti mangiano biologico a casa o km zero....
Francesca Acquasanta ecco...
vanno tutti di corsa, ti pare che si mettono a perdere tempo al bio....e km zero....costa pure....vi è anche da prepararlo e cucinarlo
no appunto ...almeno a scuola si potrebbe fare no? se vai al ristorante solitamente mangi cose che non cucini a casa (o non le sai cucinare o non hai gli ingredienti ecc....) quindi a scuola si potrebbe fare uno sforzetto e dare una qualità maggiore o no? p.s. ovviamente non paragono il ristorante alla mensa ci mancherebbe era solo per rendere l'idea!!!
Mi scusi, ma lei ha fatto una ricerca accurata con dati statistici certi e convalidati da istituti rinomati, per proclamare questa sentenza? A casa mia, se posso, scelgo prodotti più sani e genuini possibili, poi è ovvio che qualche volta si possa sgarrare. Ma farlo 5 giorni su 7 da un soggetto che dovrebbe avere a cuore la salute dei propri cittadini ed invece propende per il risparmi a discapito della salute, se permette, non lo accetto. Poi la invito a leggere la determina N.446 del 14/04/2021.
Marco Moretti che intervento di spessore sopraffino, che arguta domanda. Sono commosso. Grazie.
Fate attenzione che bio non significa per forza qualità
Tommaso Lambertucci domandare è lecito,rispondere è cortesia. Ma non fa niente
Marco Moretti tra una domanda (lecita) ed una malizia retorica (lecita ma alquanto sgradita) c'è una certa differenza.
Tommaso Lambertucci sgradita a lei ma legittima
Lucia Grassetti :se si' tosta"
Era il fiore all'occhiello delle mense scolastiche maceratesi. Neanche più questo...
Tagliati 60.000 per spenderne 32.281,20 in due mesi....Servizio mensa...lo state facendo nel modo giusto
Giusto
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Nessuno studio afferma che i prodotti biologici siano più salutari. Sono semplicemente trattati in modo diverso. Molto più terreno è necessario per coltivare la stessa quantità, per questo il costo è maggiore, e l’inquinamento pure, per questo una alimentazione biologica non è sostenibile a livello mondiale. I prodotti alimentari sono controllati di continuo, le regolamentazioni italiane sono tra le più stringenti in Europa. Mangiare prodotti non bio non equivale a mangiare veleno.
amen
Concordo pienamente con il sig. Mengascini, coltura bio vuol dire tutto e nulla, bio non è sinonimo per forza di garanzia.
se la cerificazione bio fosse reale qualche beneficio a livello alimentare ci dovrebbe essere, poi “fate vobis”…
Personalmente, per quello che so, i prodotti bio li evito sempre.
La Commissione Europea si prefigge di incrementare la quota di superfice agricola destinata alle coltivazioni biologiche (almeno il 25% entro il 2030 se non ricordo male) e di ridurre del 50% (sempre entro il 2030) l’uso dei pesticidi. Lo fa, nel quadro della sua strategia di sviluppo sostenibile, per ridurre l’impatto ambientale della filiera agroalimentare (uno dei maggiori) e per migliorare la salubrità e la qualità del cibo che arriva sui nostri tavoli. Fra l’altro l’Italia in questo momento è il paese che vanta la più alta percentuale in Europa di superficie agricola destinata alle coltivazioni bio. Scegliere prodotti biologici (quelli che lo sono realmente ovvio) dunque fa bene alla salute, all’ambiente e aiuta anche la produzione nazionale. Passare dall’utilizzo di un prodotto bio ad uno convenzionale in questo momento sembra essere proprio una scelta inconsapevole.
Non si potrebbe alternare il ‘bio’ con il ‘non bio’?
In casa mia si mangia solo pasta “bio”. Il motivo? Sappiamo con quanta cura il “bio” viene coltivato. E deve essere coltivato così, grazia ai controlloi che gli esperti controllori fanno sui terreni coltivati a “bio”.
Delle paste non biologiche ho le mie riserve, sia per i pesticidi e per i concimi chimci usati, sia perchè non sappiamo da dove provengono le materie prime, soprattutto se provengono da USA e Canada.
Consiglierei l’amministrazione Parcaroli di non perdersi in un bicchiere d’acqua.
Sulle mense: se quelle precedenti erano meglio di quelle proposte attualmente, perchè cambiare? Perchè costano meno? Come se la salute dei nostri figli e nipoti sia meno importante dei bilanci.
E’ possibile che un’amministrazione migliore della precedente si faccia fare le pulci dagli ex-amministratori e dai loro supporters?
Se Bio non esiste, tutto è permesso.