Daniela Corsi
Blitz treiese, quello di oggi, per la direttrice dell’Area Vasta 3 dell’Asur Daniela Corsi. La referente provinciale maceratese dell’Asur ha verificato la situazione della struttura sanitaria ed ha poi incontrato il sindaco della cittadina Franco Capponi con il quale ha avuto uno scambio di idee e di informazioni sulle prossime iniziative in chiave treiese. Secondo le prime indiscrezioni, al momento ufficiose, è emersa la disponibilità dell’azienda sanitaria a riaprire il reparto di Cure intermedie, chiuso da parecchi mesi prima per l’ondata pandemica e poi per l’esecuzione di alcuni lavori di manutenzione. A Treia la struttura sanitaria ospedaliera ad oggi è rappresentata da una eccellenza, che è il reparto di Riabilitazione diretto da Giorgio Caraffa. Per Cure intermedie si parla di riapertura a marzo. Intanto le ultime due determine firmate dalla direttrice generale dell’Area Vasta 3 Daniela Corsi sono relative all’assunzione a tempo indeterminato di una dottoressa appena specializzatasi in Gastroenterologia e di due anziani medici a tempo determinato. L’assunzione a tempo indeterminato riguarda la gastroenterologa Marta Mazzetti, prima classificata nella graduatoria dei medici in formazione specialistica attivata dall’Av3 ed assunta appena ottenuto il diploma di specializzazione. A tempo determinato le assunzioni di Paolo Manciola, medico di 69 anni, e di Diego Tummarello, medico specialista di 74 anni. Ai due appena citati è stato dato un incarico di collaborazione coordinata e continuativa per le esigenze di potenziamento del personale medico del Distretto di Civitanova.
(l. pat.)
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Non posso esimermi dal commentare come segue questa notizia della “stampa allineata che scrive sotto dettatura” … non importa da parte di chi, in un momento un chi la persistente assenza di riapertura del reparto “cure intermedie” ( prima “Lungodegenza”) stava destando “troppi” interrogativi:
1. Quando leggo il termine “blitz” sono abituato ad identificare un’azione immediata protesa a sanare immediatamente una situazione insostenibile e non a diffondere una nuova promessa di riattivazione del reparto entro oltre due mesi da ora;
2. Chiedo pertanto alla Dottssa Daniela Corsi di informarci in merito alla reale motivazione della sua visita che di certo e’ stata erroneamente definita un blitz, salvo che fosse identificabile in un’ispezione mirata al verificare lo stato dei reparti dell’Ospedale di Treia.
3. E’ ben noto a tutti che il reparto cure intermedie di Treia e’ rinomato ovunque in regione per il talento del suo personale, proteso ad assistere i pazienti da ictus, tracheotomizzati o comunque affetti da patologie o necessità di riabilitazione polmonari, terminali oncologici e altri casi sociali, oltre ad assistere i famigliari degli stessi. Dal 2008, a seguito della temporanea inagibilita’ dell’INRCA di Appignano (riabilitazione estensiva), un intero piano con 20 posti letto venne – appunto improvvisoriamente – dedicato ad ospitare temporaneamente il di Appignano;
4. Purtroppo ad oggi, a distanza di oltre 12 anni, nulla sembra essere accaduto sia in merito ai lavori di completamento dell’INRCA di Appignano, come non e’ accaduto nulla in merito al rientro di quel reparto ad Appignano;
5. Agli inizi del mese di Aprile 2020, purtroppo, un numero elevato di casi di COVID-19 si e’ diffuso nel reparto “cure intermedie” (opportunamente minimizzato, anche in termini numerici – inspiegabile perché la diffusione del virus era agli inizi e quindi difficilmente attribuibile a responsabilità precise – da parte dell’amministrazione locale) con la conseguente necessità di chiudere temporaneamente il reparto per le opportune opere di santificazione;
6. Sul “temporaneo” si e’ quindi avviata la stessa “modalità” precedentemente usata per l’INRCA di Appignano che appare ancora in fase di ristrutturazione da oltre 12 anni….! Prima il completamento della santificazione, poi opere di conversione degli impianti di riscaldamento a mezzo ventilazione in termosifoni tradizionali (strano che quelle opere, apparentemente preventive rispetto a possibili agevolazioni dei contagi COVID-19, non abbiano interessato l’intera struttura ospedaliera ma solo un piano della stessa) e infine le opere di tinteggiatura hanno quindi continuamente ritardato nel tempo la riapertura del reparto, con estremi disagi per tutto il personale (continuamente assegnato ad altri incarichi anche non confacenti ai propri talenti e competenze) e per i pazienti e i propri famigliari, costretti a migrare in tutto il territorio pur di cercare quel “sollievo” difficile da imitare rispetto alle “cure intermedie” di Treia, ancora inspiegabilmente nel “Limbo”;
7. Nonostante gli interventi di sollecito in merito alla riapertura del reparto delle “cure intermedie” di Treia a distanza di oltre 10 mesi dalla temporanea chiusura iniziale a scopo di santificazione radicale, ad oggi il reparto appare operativo, seppure deserto e costantemente illuminato, salvo la presenza di un paio di addetti che fanno base nel reparto vuoto, pur probabilmente rendendosi utili altrimenti (lo spero visto che comunque la coscienza deve prevalere sull’ iper burocrazia o altri interessi “collaterali”);
8. Immagino anche che, sia tutto lo staff che – pur disseminato nel territorio con mansioni anche di “ripiego” – che i pazienti e le loro famiglie, non ambiscano ad altro che al far ritornare in vita al più presto quel reparto di “cure intermedie” che e’ stato e vuole divenire di nuovo il “fiore all’occhiello” della nostra Treia.
Ringrazio quindi anticipatamente la Dott.ssa Daniela Corsi per quei chiarimenti che verrà fornire a me come a tutta la comunità in merito allo stato di questa curiosa vicenda che mi auguro di aver correttamente descritto e alla necessaria riattivazione immediata di quello straordinario reparto di “ cure intermedie” che tutta la comunità locale e non ci invidia.
Grazie da Antonio Cristofanelli Broglio a Daniela Corsi (15 Gennaio 2021)