di Laura Boccanera (foto di Federico De Marco e Fabio Falcioni)
La provincia di Macerata, come il resto di Italia, si è risvegliata in zona rossa. Dopo la corsa ai regali di ieri, con traffico intenso di auto nelle città (e numerosi incidenti), oggi, nel giorno della Vigilia di Natale, l’affluenza si è notevolmente ridimensionata come richiesto dal decreto legge che regola le festività. Ma la zona rossa di primavera è un lontanissimo ricordo e le strade sono ancora piuttosto trafficate.
La maggiore affluenza è naturalmente nelle poche attività rimaste aperte quali librerie, profumerie e in molti non hanno rinunciato al parrucchiere.
A Macerata regna una grande tranquillità. Le strade del centro storico sono quasi vuote, nelle zone di corso Cavour e corso Cairoli c’erano diverse persone ad affollare i negozi che vendono generi alimentari. C’è anche chi approfitta per fare un po’ di attività fisica in bicicletta. In particolare sono presi di mira gli alimentari che consentono anche l’asporto anche per il ritiro degli ultimi ordini. File ordinate e senza ressa all’ingresso delle attività.
Risveglio in zona rossa anche per Civitanova questa mattina. Pochissima gente in giro e per lo più per spese legate a prodotti alimentari (sono aperti i negozi di generi alimentari, farmacie, ottici e altri servizi essenziali) o per medicinali in farmacia. Qualche coda ordinata fuori dalle botteghe della pasta fresca. Al mercato ortofrutticolo coperto molti banchi del pesce hanno chiuso prima dell’orario di chiusura della struttura coperta per aver esaurito i prodotti ittici. Poco il passeggio, per lo più anziani o genitori con bambini, ma senza resse e assembramenti. Chiusi i negozi in corso Umberto I e nelle vie più trafficate. Qualche presenza in più negli ipermercati e supermercati della città scelti per la spesa dell’ultimo giorno dal momento che una minoranza è quella che ha optato per il Natale da asporto o con consegna a domicilio e quindi quest’anno più che mai il menù è casalingo e home made.
Questa mattina nel suo ufficio di Palazzo Sforza il sindaco ha inoltrato un messaggio di auguri alla cittadinanza ricordando l’eccezionalità dell’anno 2020: L’anno che si avvia alla conclusione è stato drammatico e la pandemia ci ha segnato così profondamente – riferisce il primo cittadino – abbiamo visto parenti soffrire, siamo dovuti restare a casa lontani da chi ci vuole bene e cambiare le nostre abitudini, parlarci prima con gli occhi che con le parole. Abbiamo dovuto sperimentare la privazione di molte libertà e stiamo facendo ancora sacrifici per arginare questo virus. Questi mesi dolorosi ci ha fatto riconsiderare alcuni aspetti, apprezzare le piccole cose, quanto sia essenziale la famiglia, la quotidianità e la normalità. Domani è Natale, un Natale inusuale perché ci si chiede di trattenere gli abbracci, ma nulla ci potrà impedire di tenere vivo il contatto umano affinché nessuno si senta solo. Sarà un Natale di meno apparenza e più sostanza, facciamo in modo che sia comunque di gioia».
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