Il capitano Massimo Amicucci, comandante della Compagnia carabinieri di Civitanova
Uno ha terminato la sua fuga nel carcere di Montacuto, l’altro ai domiciliari. Il primo, un trentunenne pakistano, clandestino, senza fissa dimora e già noto alle forze dell’ordine, sabato sera aveva tentato una rapina alla pizzeria Pizza Express di via Pietro Micca a Porto Recanati. L’altro, un 39enne italiano invece, aveva partecipato ad una rapina messa a segno sempre a Porto Recanati, mercoledì scorso, ai danni del supermercato Sì con Te di via XXV Marzo 1935. Entrambi sono stati catturati dai carabinieri. Sabato erano circa le 22 quando il 31enne, con il volto travisato da un foulard, si è presentato alla titolare della pizzeria intimandole di consegnargli tutti i soldi dell’incasso sotto la minaccia di una pistola, secondo quanto raccontato dalla donna.
La titolare si è però messa a urlare, attirando così l’attenzione del marito che era in cucina. Quando l’uomo è arrivato, il 31enne si è dato alla fuga. Sul posto sono subito arrivati i carabinieri della stazione di Porto Recanati, che hanno dato il via alle indagini. Grazie alle testimonianze e alle immagine delle telecamere di videosorveglianza, i militari sono riusciti a rintracciare il 31enne. Lo hanno trovato stanotte alla stazione, intenzionato a lasciare definitivamente la città e armato di un coltello che teneva nella tasca del pantalone, sottoposto a sequestro. Visto il pericolo di fuga e le concordanza di indizi a suo carico, l’uomo è stato sottoposto a fermo per tentata rapina e trasferito al carcere di Montacuto, come disposto dal sostituto procuratore Rosanna Buccini, che ha poi avanzato richiesta di misura cautelare al gip. E’ difeso dall’avvocato Simone Matraxia.
Il luogotenente Giuseppino Carbonari, comandante dalla Stazione carabinieri di Porto Recanati
Il 39enne era invece entrato in azione di pomeriggio, alle 17,30 circa. Lui aveva il compito di aspettare in auto ed essere pronto alla fuga. Mentre l’uomo che era con lui è entrato nel supermercato con il volto travisato da mascherina e cappuccio e ha minacciato con un coltello la cassiera di consegnare l’incasso. Presi i soldi è scappato, per raggiungere il 39enne in auto. La fuga dei due però è stata interrotta da un corriere che, realizzato quanto stava accadendo, aveva piazzato il furgone dietro l’auto. Il 39enne e il complice erano quindi stati costretti quindi a scappare a piedi. Anche in questo caso, le indagini dei militari della locale stazione carabinieri, coordinate sempre dal sostituto procuratore Rosanna Buccini, hanno consentito di rintracciare il 39enne. Per lui sono scattati i domiciliari nella sua abitazione di Porto San Giorgio. Ulteriore indagini sono in corso per individuare colui che aveva materialmente messo a segno la rapina.
Tenta di rapinare una pizzeria: il colpo sfuma grazie al titolare
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Complimenti alle forze dell’ordine per tutto quello che fanno, bisogna sempre ricordarlo. GRAZIE
Lo so che è banale dirlo ma, il pakistano clandestino e conosciuto dalle forze dell’ordine quindi con reati alle spalle non sarebbe dovuto essere spedito a casetta sua?…