Conte: «Pronti gli indennizzi
Stringiamo i denti
per respirare a dicembre»

DPCM - Il premier ha anticipato le misure economiche di sostegno per chi è colpito dalle norme restrittive: «I ristori arriveranno direttamente sul conto corrente dei diretti interessati, attraverso l’Agenzia delle entrate. Confermata la cassa integrazione e nuove indennità per gli stagionali di turismo, spettacolo e intermittenti dello sport. Rispettiamo tutti le nuove regole e riusciremo a tenere sotto controllo la curva»

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Giuseppe Conte durante la conferenza stampa di oggi

La curva epidemiologica «va tenuta sotto controllo» ma gli indennizzi per chi sarà penalizzato dal nuovo decreto «ci sono e arriveranno direttamente in conto corrente». Così il premier Giuseppe Conte ha parlato durante la conferenza stampa sul nuovo decreto (leggi l’articolo), preparandosi a un novembre di fuoco ma anche di speranza. Con l’indice Rt ormai a 1,5, il Paese turbato dalle rivolte a Napoli e a Roma e l’esigenza di salvaguardare la salute, il sistema sanitario e l’economia.

«C’è una rapida crescita della curva epidemiologica – ha detto il premier -. In tutti i territori la diffusione del contagio e lo stress sul sistema nazionale hanno ormai raggiunto livelli preoccupanti. L’indice Rt ha raggiunto la soglia critica di 1,5. L’elevato numero di persone positive al Covid ieri ha sfiorato 20mila persone. Sempre più difficile il tracciamento. Il Governo si è dato un obiettivo chiaro: tenere sotto controllo la curva epidemiologica. Solo in questo modo possiamo gestire la pandemia senza rimanerne sopraffatti. Vuol dire garantire cure e ricoveri adeguati a tutti i cittadini. Vuol dire scongiurare un secondo lockdown generalizzato. Il Paese non può più permetterselo. Vuol dire anche tutelare la salute e preservare l’economia. Dobbiamo evitare nella condizione di dover scegliere tra una e l’altra».

Le misure entrano in vigore stasera a mezzanotte e valgono fino al 24 novembre. «Non abbiamo introdotto un coprifuoco – specifica Conte -. Ma raccomandiamo di muoversi solo per lavoro, salute, studio e necessità. E raccomandiamo anche di non ricevere a casa persone che non facciano parte del nucleo familiare. È un momento complesso, nel Paese c’è stanchezza. La pandemia provoca rabbia, frustrazione. Sta anche creando diseguaglianze nuove che si aggiungono a quelle già esistenti. Ci sono persone meno tutelate che non possono contare su uno stipendio. E mi rendo conto dei nuovi sacrifici che chiediamo a ristoratori. Artisti, gestori di palestre e piscine, commercianti e artigiani. Non mi piace fare promesse piuttosto prendo l’impegno: sono già pronti gli indennizzi per tutti coloro che saranno penalizzati da queste nuove norme».

Passando agli aiuti economici, capitolo fondamentale per le categorie più colpite: «I ristori arriveranno direttamente sul conto corrente dei diretti interessati con bonifico bancario attraverso l’Agenzia delle entrate. Un sistema già usato, rapido ed efficace. Arriveranno nuovi contributi a fondo perduto. Nuovo credito di imposta per gli affitti commerciali per i mesi di ottobre e novembre. Cancelliamo la seconda rata Imu dovuta entro il 16 dicembre. Confermata la cassa integrazione. Offerta una nuova indennità mensile una tantum per gli stagionali del turismo, spettacolo, lavori intermittenti dello sport. E una ulteriore mensilità del reddito di emergenza e misure di sostegno a favore della filiera agroalimentare che risentirà delle misure che impattano su bar e ristoranti. Così chi sarà costretto a sospendere o a rallentare le proprio attività a causa delle nuove norme avrà un sostegno economico per affrontare le prossime settimane».

Conclude Conte: «Se rispetteremo questo mese, tutti, queste nuove regole, riusciremo a tenere sotto controllo la curva. L’obiettivo non è riportare la curva a zero ma tenerla sotto controllo per non avere una situazione critica anche sul sistema di tracciamento. E affronteremo dicembre e mi auguro le festività natalizie con maggiore serenità. Un Paese che è grande una volta, deve essere grande sempre. Soffriamo un poco questo mese per tornare a respirare a dicembre».

(Redazione Cm)

Firmato il nuovo decreto: bar e ristoranti chiudono alle 18, stop a piscine e palestre



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