Il vescovo Marconi, il sindaco Capponi, il parroco Don Alejandro e i titolari della ditta Fiorelli
Inaugurata alla presenza del vescovo Nazzareno Marconi, del sindaco Franco Capponi, del sacerdote della parrocchia di Treia centro Don Alejandro e dai titolari della ditta Fiorelli che ha realizzato i lavori, la riapertura ai fedeli della chiesa di San Michele di Treia. Danneggiata dal sisma del 2016, la chiesa longobarda ha riaperto le porte ieri, domenica 18 ottobre.
Dopo il terremoto, infatti, su interessamento del Comune e della Diocesi, il santuario era stato inserito tra gli interventi di immediata riparazione e finanziata nella prima ordinanza utile del commissario Errani. Con l’ordinanza numero trentadue del 21 giugno 2017 è stato avviato il programma di messa in sicurezza delle chiese danneggiate, con interventi finalizzati a garantire la continuità dell’esercizio del culto. Relativamente gli interventi l’Ufficio Speciale per la Ricostruzione, l’architetto Crocioni ha curato l’istruttoria sul progetto presentato, ha verificato la congruità dei costi previsti anche ai fini dell’autorizzazione all’effettuazione di interventi di natura definitiva e ha provveduto a determinare l’importo massimo ammissibile. Il progetto, essendo la chiesa di San Michele sottoposta a tutela ai sensi del decreto legislativo numero quarantadue del 2004, è stato sottoposto anche al parere della Sovrintendenza delle Marche. I lavori sono stati ultimati da alcuni mesi, ma un’interruzione richiesta dalla Sovrintendenza per verificare la possibilità di riportare alla luce ulteriori brandelli di dipinti e poi il Covid-19, hanno fatto ritardare la riapertura. Per fare un punto della situazione a proposito del sisma a Treia, lunedì prossimo al santuario del Santissimo Crocifisso, è in programma un incontro pubblico con coloro che hanno ancora in corso la presentazione dei progetti di recupero post terremoto (data la prossima scadenza del 30 novembre 2020). Ad oggi restano sono meno di 150 le famiglie fuori dalla propria abitazione.
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San Michele, la chiesa dell’Onglavina di Treia, strettamente legata al ricordo del parroco Don Pietro Balestra.