Cherubini sul report di Legambiente:
«I dati sull’aria di Macerata sono falsati,
c’è solo una centralina in campagna»

AMBIENTE - Il consigliere del M5S contesta, come già fatto in passato, il metodo utilizzato dall'associazione con cui al capoluogo è stato assegnato un 8: «Quando le rilevazioni avvenivano con 3 centraline, delle quali una itinerante, dovevamo fermare il traffico cittadino per gli sforamenti troppo alti»
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Roberto Cherubini

 

«Incredibile che Legambiente continui imperterrita ad esaminare i dati sull’aria in un modo che a questo punto giudico in malafede. Che scrivano che la qualità dell’aria di Macerata è migliore di altre città è falso e Legambiente dovrebbe saperlo». Sono le parole di Roberto Cherubini, già candidato sindaco e consigliere del M5S, che mette nel mirino il report “Mal’aria edizione speciale” pubblicato oggi dall’associazione ambientalista. Nel report Macerata ha riportato un 8 per la qualità dell’aria, unica città delle Marche ad aver raggiunto e superato la sufficienza. Ma Cherubini, che danni denuncia il metodo utilizzato per le rilevazioni, contesta il fatto che l’unica centralina presente a Macerata si trova in una zona di campagna a Collevario, il che produrrebbe un risultato per forza di cose falsato.  «I rappresentanti locali dell’associazione – continua infatti l’esponente del M5S – sanno sicuramente dell’importante scambio di pec tra il sottoscritto e Legambiente Italia che si limita a mandare questionari ai Comuni senza poi interessarsi né della veridicità degli stessi, né dei tecnicismi essenziali per capire veramente la qualità di aria, acqua e fonti rinnovabili. La qualità dell’aria di Macerata “risulta” migliore di altre città semplicemente perché non viene rilevata in quanto abbiamo una sola centralina in zona di campagna (Collevario). Quando l’aria veniva correttamente rilevata con 3 centraline, delle quali una itinerante, dovevamo fermare il traffico cittadino per gli sforamenti troppo alti. Dobbiamo diventare seri perché la qualità dell’aria significa qualità della vita ed ingannare in questo modo gli abitanti di quartieri congestionati come Santa Lucia è grave. Le polveri sottili causano almeno 80mila morti all’anno in Italia e quindi la questione va affrontata seriamente, non spostando una centralina oltre l’abitato. Noi speriamo, e lo proporremo alla nuova amministrazione, che si diventi tutti più seri – prosegue Cherubini – e si acquistino altre centraline da accreditare in Regione affinché si abbia un quadro preciso dell’aria che respiriamo. Città che hanno accreditato altre centraline, come Civitanova, sono virtuose ed allo stesso tempo penalizzate da un’associazione che non controlla nulla ma manda questionari ai quali ogni comune risponde come vuole e può. La classifica dovrebbe essere fatta in base alle centraline che si hanno ed alla loro collocazione. E’ davvero incredibile che si parli di aria buona con una sola centralina in campagna. Lo vadano a dire agli abitanti di Santa Lucia, ma si portino gli scudi».

 

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