La cartina di Bell’Italia
di Monia Orazi
Bell’Italia, rivista mensile di turismo, nell’uscita di giugno dedica uno speciale alle Marche: ma nella cartina allegata all’inserto “dimentica” una serie di comuni del Maceratese, inseriti tra i Borghi più belli d’Italia e sui social infuria la protesta. Numerose le sviste, una lettrice di San Ginesio ha acceso la miccia accorgendosi che la cartina non riporta il nome del suo comune. Man mano che si è diffusa la cartina, in tanti si sono accorti che mancano comuni importanti, da sempre inseriti dal Touring Club tra i borghi più belli d’Italia, bandiera arancione. Sui social una pioggia di commenti segnala le sviste e in tanti protestano per le dimenticanze, chiedendo di segnalarle alla redazione del periodico. Molti sono i paesi e i borghi dimenticati, localizzati in tutte le province marchigiane. Nel Maceratese non figurano nella cartina San Severino, Treia, Monte San Giusto, Montecosaro, Mogliano, Petriolo, Esanatoglia, fuori persino Urbisaglia con il suo parco archeologico e Potenza Picena con le sue spiagge. Escluso anche Belforte, persino Fiastra di cui viene indicato solo il lago. Fuori anche Valfornace, Gualdo e Colmurano, Pioraco, Sefro e Fiuminata che domenica scorsa grazie alle loro bellezze naturali sono state prese d’assalto dai turisti, dimenticata anche Gagliole. In compenso figurano alcune frazioni come Cupi di Visso, Garulla di Sarnano, Monastero di Cessapalombo. Eppure sono facilmente reperibili sul web i borghi insigniti dell’attestazione dei più belli d’Italia, per la loro rilevanza turistica: Cingoli, Esanatoglia, Montecassiano, Montecosaro, Montelupone, San Ginesio, Sarnano, Treia e Visso. Figurano tra i borghi bandiera Arancione del Touring Club: Camerino, Montecassiano, Montelupone, San Ginesio, Sarnano, Urbisaglia, Valfornace e Visso. Dalle proteste più o meno forti sui social a San Severino qualcuno è passato all’azione, invitando tutti a scrivere alla mail della redazione di Bell’Italia, segnalando i nomi dei comuni mancanti.
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Invece di scrivere sui ‘social’ converrebbe scrivere alla rivista.
…e manca anche Mazzangrugno, frazione del comune di Jesi, eh!! Comunque il “grande” Touring, qualche anno fa in una sua rivista, trattando della linea ferroviaria “Civitanova Fabriano”, l’ha “identificata” come linea ferroviaria “Macerata Fabriano”!! Chi è senza peccato… gv
Una rivista pubbliche quel che le aggrada e dei suggerimenti che dà risponde ai suoi lettori e solo a loro, non ad altri.
Peraltro, alcune delle località menzionate non valgono affatto la pena di essere visitate, comunque non prioritariamente.
Per il signor Vallesi. Dire ‘Macerata-Fabriano’ per intendere ‘Civitanova-Fabriano’ potrebbe essere una sineddoche (una parte per il tutto), visto che la tratta ‘Macerata-Fabriano’ è parte della linea ‘Civitanova-Fabriano’.
No, signor Iacobini, l’articolo in questione (se lo trovo le dico anche il numero e l’anno di pubblicazione) parlava proprio di linea ferroviaria Macerata Fabriano, dicendo poi, ma molto poi, che da Macerata si poteva anche arrivare a Civitanova, sulla costa. Non so se ricorda anche il “famoso” cartello autostradale all’uscita di Civitanova, poi modificato, mi pare, che indicava l’uscita per Macerata e non per Civitanova e la curiosa telefonata di un turista che, appena uscito dal casello, ha chiamato l’hotel nel quale doveva recarsi e che era a Civitanova, dicendo che era a…Macerata e chiedendo quale strada dovesse prendere, si, la strada dell’orto!! …scagli la prima pietra!! gv
Signor Iacobini, dunque: la rivista in questione è “Qui Touring speciale-Italia in ferrovia” numero 13 dell’anno 2005. Nella rivista c’è un articolo di 8 pagine “dedicato” alla tratta/linea Fabriano-Macerata, dove in tutte le pagine si evidenziano le bellezze della provincia Macerata e dove Civitanova è menzionata una sola volta in “piccolo” e molto in basso con la seguente “frase”, “Macerata si può raggiungere in treno da Civitanova”!! Qui, signor Iacobini, altro che “una parte per il tutto”, qui c’è proprio, per Civitanova, il niente!! Cordiali saluti. gv
Per me le cartine sono solo quelle del tci con scala 1:200.000. Il resto sono “scelte politiche” della rivista, i motivi per cui mette una località piuttosto che un altra bisogna chiederli solo a loro…
Citanò lives matter…