Bagni autopulenti pronti
anche in viale Trieste

MACERATA - Stanno per essere terminati anche quelli dei Giardini Diaz. Il sindaco Carancini: «Ambire di essere città di cultura, turistica, accogliente vuol dire anche essere attenti ai dettagli»
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Bagni pubblici nei pressi dello Sferisterio

 

Conclusi i lavori di restyling dei servizi igienici in viale Trieste e in dirittura di arrivo quelli dei Giardini Diaz che dovrebbero terminare nel giro di qualche giorno. «Con questi due ultimi interventi, che si aggiungono a quello già realizzato in piaggia dell’Università, si completa il progetto dell’amministrazione comunale finalizzato alla riqualificazione delle strutture presenti in città», dice il Comune.

Narciso Ricotta, assessore ai Lavori pubblici, spiega che «l’attenzione al costante mantenimento delle condizioni igieniche, che avevamo già assunto in tempi non sospetti, risulta quanto mai opportuna in questo periodo di emergenza sanitaria e ci consente di offrire agli utenti strutture nuove, funzionali e sicure».

Tornano quindi a essere fruibili i bagni pubblici di viale Trieste, a pochi passi dallo Sferisterio, in una delle zone più frequentate del centro storico, dopo una radicale trasformazione che è consistita nell’installazione, all’interno dei locali già esistenti, di bagni autopulenti con struttura delle pareti in acciaio, lavaggio automatico con disinfezione dopo ogni uso e di porte automatiche che si aprono allo scadere del tempo previsto, per evitare usi impropri dei servizi.

«Ambire di essere città di cultura, turistica, accogliente vuol dire anche essere attenti ai dettagli – dice il sindaco Romano Carancini -. Non solo musei, teatri, spettacoli, mostre, accoglienza, segnaletica, rigenerazione e tutto quello che da anni Macerata dimostra di essere. Tra i dettagli c’è anche la riqualificazione del sistema dei servizi igienici per la città in punti strategici. Noi abbiamo voluto che in quei luoghi il servizio essenziale della città di poter contare su bagni pubblici rinnovati e continuamente igienizzati fosse un segno di rispetto e di accoglienza per le persone, spesso le più fragili».

Giuseppe Giampaoli, direttore del Cosmari, spiega di aver «aderito con convinzione alla richiesta di collaborazione del Comune di Macerata nella ristrutturazione di un servizio essenziale per una città moderna e con la realizzazione di una efficiente e decorosa rete di bagni pubblici. E’ una scelta di civiltà e possiamo dire che Macerata, con questa opera, ha aggiunto un elemento in più verso una sempre più sofisticata accoglienza. Ma non secondario oltre al decoro urbano è l’aspetto sanitario, in quanto i servizi realizzati garantiscono anche tale aspetto, tanto più importante in questa fase di emergenza sanitaria in atto».

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