Mario Morgoni
«Giusto celebrare le vittime delle foibe , ma è ingiustificabile fare graduatorie delle tragedie in base alle proprie convinzioni politiche. E che tali manifestazioni siano piegate ad esigenze ideologiche e nostalgiche di forze politiche che conservano e anzi, sono orgogliose delle proprie radici antidemocratiche e illiberali, è dimostrato anche dai relatori dei convegni sul giorno del ricordo». Critica senza sconti da Mario Morgoni del Pd nei confronti dell’amministrazione di Potenza Picena.
Nel mirino del deputato le iniziative per il Giorno del ricordo e, di contro, anche quelle per il Giorno della memoria quando, secondo Morgoni, «hanno dimenticato di mettere in luce l’offesa all’umanità prodotta dallo sterminio perpetrato dai nazifascisti per concentrarsi invece sul “percorso di avvicinamento alla nascita dello stato ebraico”, tema del tutto estraneo alla celebrazione del Giorno della memoria. Eppure i rigurgiti di antisemitismo e di razzismo, i gesti di intolleranza, i tentativi di cancellare una tragica verità storica rendono evidente ogni giorno che la follia di quella barbarie cova sotto la cenere e addirittura oggi alimenta nuove e pericolose fiamme – prosegue Morgoni -. Quindi non si tratta più di solo di storia da ricordare come monito ma di gravi rigurgiti di ideologie di stampo nazifascista che affollano purtroppo le cronache quotidiane e richiedono risposte chiare e forti. Ma i nostri smemorati amministratori, incuranti di tutto ciò, si dedicano ad accademiche ed indolori ricostruzioni storiche sulla genesi dello stato ebraico».
Mentre per la Giornata del ricordo «c’è stato un grande dispiegamento di forze con addirittura due convegni, omaggi floreali agli esuli istriani, coinvolgimento forzoso delle scuole, location di prestigio eccetera». Per Morgoni i relatori invitati dall’amministrazione a parlare nelle scuole rivelerebbero la natura ideologica delle manifestazioni: «Nel primo caso lo stesso soggetto che aveva relazionato al convegno nostalgico sulla carnevalata di Fiume sempre organizzato dal nostro Comune. Mentre al convegno del prossimo 20 febbraio addirittura un giovane neolaureato, Ettore Pelati, portavoce di Fratelli d’Italia di Recanati. Una vera vergogna per il nostro Comune e un atteggiamento provocatorio nei confronti delle scuole che vengono tirate per la giacca e coinvolte in operazioni di smaccato profilo propagandistico. Non faccio appelli all’amministrazione – conclude Morgoni – ma due precise richieste: revocate l’iniziativa del 20 febbraio e poi smettetela di coltivare ideologie seppellite dalla storia ed emarginate dalla convivenza civile lusingando il vostro elettorato con l’uso delle istituzioni democratiche, repubblicane e antifasciste che appartengono a tutti e che siete stati chiamati a servire con dignità e onore. In caso contrario preparatevi ad una dura battaglia. Il 20, se non avrò impegni parlamentari, sarò lì a manifestare il mio dissenso».
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Ottimo Morgoni, questo piglio e questa chiarezza deve esserci sempre, non solo per difendere la memoria, per difendere anche lo stato attuale….
…che coraggio… gv
Le amministrazioni di Civitanova e Potenza Picena non hanno memoria eppure hanno tanti ricordi. Strano!
Sinceramente pensavo che, dopo essere passati dal negazionismo vergognoso durato decenni, al giustificazionismo di questi ultimi anni, raccontato nel modo che più fa comodo, avessimo toccato il fondo, ed invece no. Ora c’è anche chi, mi pare proprio, si da fare per scavare (e non nella memoria o nella ricerca della verità, ma in tutt’altro) e chi giudica giusto celebrare le vittime delle foibe, si, certo, le vittime, ma giudica vergognosa la commemorazione dei massacri e della pulizia etnica delle foibe, da parte dei comunisti, accusandola anche di essere “piegata ad esigenze ideologiche e nostalgiche”, si, ideologiche, e che lo facciano poi anche esponenti di destra e no, magari, l’anpi (forse di parte!?). E già!! Addirittura si critica, del precedente giorno della memoria, chi ha parlato della nascita dello stato ebraico, stato che, sempre mi pare, molte popolazioni, anche vicine a certe parti politiche nostrane, vuole cancellare. Eh, l’ideologia, si si, è sempre di parte, certo, soprattutto quella che ricorda la storia che ci è stata raccontata per decenni, ma solo quella. gv
La memoria selettiva e distorta dell’amministrazione comunale di Potenza Picena non mi stupisce. Nei discorsi celebrativi del 25 aprile, ai quali l’attuale sindaco Noemi Tolentinati e il suo predecessore, il probabile Francesco Acquaroli, hanno dovuto, obtorto collo, prendere la parola, abbiamo avuto modo di apprezzare camuffamenti e equilibrismi verbali degni dei più spericolati climbers della parola. Hanno usato, dimostrando una invidiabile fantasia e immaginazione, le più stravaganti locuzioni pur di non usare la parola FASCISMO. Una parola dovevano dire ed era FASCISMO ma dalle loro bocche non è mai uscita. E’ certamente un caso.